Livorno. Morto dopo un controllo di polizia: ennesimo omicidio di Stato?
Non vogliamo cascare in facili conclusioni, come potrebbe succedere in questi casi, ed è per questo motivo che abbiamo deciso di informarci meglio e cercare di capire cosa sia successo veramente quella notte. Luan intorno alle 00:50 si trovava nei pressi di un pub in via Ginori. Dopo aver bevuto qualche birra ha avuto alcune discussioni con dei passanti oppure degli avventori dello stesso bar in cui si trovava. Qualcuno chiama la polizia che si presenta sul posto con due pattuglie. Cosa è successo subito dopo non è dato sapere ma i fatti parlano di una chiamata successiva al 118 per soccorrere un uomo. L’ambulanza arriva ma Luan non viene fatto salire. Viene invece caricato su una macchina della polizia. Alle 2:30 di notte muore in ospedale per arresto cardiaco.
Come mai l’ambulanza non l’ha soccorso? Il 118 era stato chiamato per un malore improvviso o perché era stato picchiato da qualcuno? Cosa è successo dopo che l’uomo è stato caricato sulla volante della polizia? Sono andati subito in ospedale o direttamente in questura per la “classica” ripassata a cui vengono sottoposti molto spesso gli “ubriachi molesti” fermati nelle ore notturne?
Sono ancora molte le cose che non tornano in questa storia. La moglie di Luan viene avvertita del decesso del marito solo alle 17 del giorno successivo. Sembra che una poliziotta si sia recata in casa sua per far firmare alla moglie un foglio ( probabilmente una denuncia) dove si dichiarava che Luan era stato picchiato e derubato da ignoti. Come mai?
Nei giorni successivi la Procura di Livorno ha disposto l’autopsia eseguita dal medico legale David Forni. Gli inquirenti parlano di due mesi di tempo per i risultati ma guarda caso le cause del decesso sono già state decretate e pubblicate a mezzo stampa: “problema cardiaco e nessuna lesione”. In realtà Luan presenta almeno una ferita sotto lo zigomo. Quando sia stata procurata ancora non è dato sapere.
I familiari nei giorni successivi hanno lanciato un appello alla città. Una richiesta che ,come redazione e come attivisti, sosterremo in ogni modo. Quella sera in via Ginori e in Piazza Cavour c’erano molte persone. Non è possibile che nessuno abbia visto niente. Da Livornesi a Livornesi chiediamo a tutti di farci arrivare delle testimonianze anche in forma anonima. Perché i familiari e tutta la città devono conoscere la verità. Perché non succeda mai più che un ragazzo possa morire dopo un controllo di polizia.
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