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Paesi baschi: Licenziato per aver sostenuto i detenuti

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C’è chi riceve apprezzamenti bipartisan indossando una maglia per solidarizzare con un neonazista ucraino che, incidentalmente, fa anche il calciatore.

E c’è chi viene fatto fuori dal Granada.

Noi stiamo con Unai Etxebarria.

Assurdo licenziamento per aver portato solidarietà a dei detenuti.

Solidarietà e repressione (nel mondo dello sport)

Unai Etxebarria, portiere del Granada CF, ha indossato una maglietta a sostegno degli otto ragazzi di Altsasu nei Paesi Baschi durante una partita.

I ragazzi di Altsasu erano stati condannati a pene detentive che andavano dai due ai 13 anni a seguito di una rissa. Era il 15 ottobre 2016 quando in un pub di Altsasu, un piccolo paesino della Navarra, scoppia una rissa tra due gruppi di ragazzi. Da un lato un gruppo di indipendentisti di sinistra, dall’altro due Guardia Civil in libera uscita con le fidanzate.

La storia di quella sera finisce con i due poliziotti che le prendono sonoramente, riportando uno un trauma psicologico, l’altro la rottura di tibia e perone, mentre gli echi di quella rissa si protrarranno fino all’ottobre del 2019 e oltre. È in quella data infatti che l’Audencia Nacional spagnola condanna il gruppo di ragazzi indipendentisti a pene che vanno dai 2 ai 13 anni per una rissa da bar, pene già di per sé completamente folli, se non fosse che l’accusa aveva chiesto un totale di 375 anni per gli 8 indipendentisti con pene che singolarmente andavano da 12 ai 62 anni con l’accusa di terrorismo e legami con Eta.

Altsasukoak aske. Stop montajes policiales” (A casa. Liberi i ragazzi di Altsasu. Basta ai montaggi polizieschi)  recitava la maglia durante i festeggiamenti per la qualificazione alla prossima Europa League dei biancorossi.

Questa dimostrazione di sostegno, agli indipendentisti condannati a pene esorbitanti, ha innescato una campagna estremista di destra, alla quale il club ha reagito aprendo un procedimento disciplinare contro Unai Etxebarri, portando al licenziamento del portiere pochi giorni fa.

In risposta, 200 persone si sono riunite domenica a sostegno di Unai Etxebarria nella sua città natale di Getxo, a nord di Bilbao, su invito del collettivo Gu Ere Bai!

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pubblicato il in Culturedi redazioneTag correlati:

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