InfoAut
Immagine di copertina per il post

Ricordare Mahmoud Darwish

||||

Le sue poesie sono state tradotte in più di 20 lingue e continuano a suonare sincere per molti palestinesi che desiderano tornare a casa.

Agosto 2017

E’ difficile sopravvalutare l’eredità di Mahmoud Darwish, poeta simbolo della Palestina, la cui scomparsa, avvenuta il 9 agosto 2008, ha lasciato dietro di sé un tesoro letterario. E’ stato una voce che ha toccato ogni palestinese, e con essa, Darwish ha consegnato l’esperienza palestinese a un pubblico globale.

Le sue poesie sono state tradotte in più di 20 lingue e continuano a suonare sincere per molti palestinesi che desiderano tornare a casa. In effetti, l’esilio è stato il filo conduttore del percorso poetico di Darwish. E, mentre l’esilio è spesso considerato come una realtà politica, l’esperienza di Darwish rivela un concetto molto più ampio. Come ha affermato in un’intervista del 1996 ripresa di seguito nel Focus Speciale di questo mese, “L’esilio è un concetto molto ampio e molto relativo. C’è esilio nella società, esilio in famiglia, esilio in amore, esilio dentro di te”. Iniziò con un esilio dal suo villaggio natale in Galilea, dove Darwish viveva sotto dominio militare insieme ad altri 150.000 palestinesi dopo l’istituzione di Israele nel 1948. Ando’ a Mosca, Parigi, Il Cairo, Tunisi, Beirut, Amman, e infine Ramallah, dove è stato sepolto. Questo vivere frammentato ha risuonato con una più ampia esperienza palestinese di spostamento e dispersione.

Eppure, nonostante la sua importanza collettiva, Darwish era spesso riservato e la sua poesia nasce da esperienze molto personali. Per esempio, è cresciuto convinto di non essere amato dalla sua famiglia, in particolare dalla madre. Ma quando nel 1956 fu imprigionato nelle carceri israeliane scrisse “Mi manca il pane di mia madre”, diventata un classico palestinese nella voce di Marcel Khalife. “Volevo espiare per i miei sentimenti nei confronti di mia madre per aver pensato che mi odiava – come una poesia di nostalgia nazionale. Non mi aspettavo che in milioni la cantassero” disse Darwish. Infatti, per innumerevoli palestinesi allontanati da terra e famiglia, questa particolare poesia è stata abbracciata come poema nazionale / di resistenza, dove la madre simboleggia la Palestina.

E’ stato per la sua maestria poetica, che spesso ha ispirato la trasformazione del personale in collettivo, che Darwish si e’ guadagnato il titolo di poeta nazionale della Palestina, anche se non senza un costo. Per lui, questa qualita’ e’ stato un peso che ha richiesto una profonda comprensione della causa palestinese, “per vedere come sviluppare il suo significato umanitario”. In effetti, come molti dei grandi pensatori della sua generazione, Darwish non ha mai perso di vista la sua umanità e di quelli intorno a lui – anche di coloro che hanno inflitto il dolore dell’esilio a lui e al suo popolo. E, mentre la Palestina ha notevolmente influenzato la sua poesia, come nel caso di “Carta d’identità”, ampia risonanza di Darwish si fonda non solo nella sua prospettiva umanistica, ma anche nelle idee internazionaliste che hanno sfidato frontiere e nazionalismo – sicuramente nel periodo post-Oslo.

Esilio, nostalgia, identità, e umanità sono i temi che vengono discussi a lungo in otto articoli di Journal of Palestine Studies * come parte dello Special Focus di questo mese, tra cui tre traduzioni di commento da parte di Darwish stesso, così come la sua dichiarazione sulla tragedia dell’11 settembre. In uno di essi, in data 24 maggio 1974, Darwish racconta un’esperienza presso l’aeroporto di Bruxelles, che è stranamente comune a quello che molti palestinesi e loro sostenitori devono affrontare oggi all’aeroporto di Tel Aviv quando cercano di visitare la Terra Santa.

Gli articoli saranno disponibili gratuitamente per tutta la durata di questo mese, agosto 2017. È possibile acquistare un abbonamento per il Journal of Palestine Studies

traduzione Simonetta Lambertini – invictapalestina.org
fonte: https://palestinesquare.com/…/…/remembering-mahmoud-darwish/

 

Ti è piaciuto questo articolo? Infoaut è un network indipendente che si basa sul lavoro volontario e militante di molte persone. Puoi darci una mano diffondendo i nostri articoli, approfondimenti e reportage ad un pubblico il più vasto possibile e supportarci iscrivendoti al nostro canale telegram, o seguendo le nostre pagine social di facebook, instagram e youtube.

pubblicato il in Culturedi redazioneTag correlati:

Articoli correlati

Immagine di copertina per il post
Culture

Leggere la Cina è capire il mondo

Non è semplice, in un periodo di attacco agli atenei e al pensiero non mainstream, trovare studi sulla Cina sottratti al paradigma “noi e loro”.

Immagine di copertina per il post
Culture

«Banditi» per necessità ovvero la Resistenza così come fu

«Una nuova retorica patriottarda o pseudo-liberale non venga ad esaltare la formazione dei purissimi eroi: siamo quel che siamo: […] gli uomini sono uomini»

Immagine di copertina per il post
Culture

Combattere per poter combattere. Storia del pugilato femminile

Nel mondo sportivo attuale la differenza tra ambito maschile e ambito femminile è ancora accentuata sotto molti punti di vista.

Immagine di copertina per il post
Culture

Blackout Fest 2025!

Dal 13 al 15 Giugno a Manituana (Torino)
Torna la festa dell’unica radio libera dell’etere torinese, qui il programma da Radio Blackout.

Immagine di copertina per il post
Culture

L’Eternauta: neve letale su Javier Milei

C’era molta attesa per l’uscita della serie Netflix tratta da L’Eternauta, il capolavoro del fumetto di fantascienza scritto da Héctor Oesterheld, disegnato da Francisco Solano López, e pubblicato sul periodico argentino Hora Cero Suplemento Semanal dal 1957 al 1959, poi ristampato nel 1961 su testata omonima.

Immagine di copertina per il post
Culture

Alcune riflessioni sulla natura e sulla guerra dei contadini tedeschi

Nel 1525 gran parte dell’Europa centrale è stata infiammata da una rivolta sociale: i contadini si sollevarono contro coloro che governavano le loro vite.

Immagine di copertina per il post
Culture

Il nuovo Papa: perché chiamarsi Leone?

Son stati scritti fiumi di parole sull’esito inatteso del conclave e anche sulla ripresa di un nome desueto da oltre un secolo Leone, dicendo troppe banalità.

Immagine di copertina per il post
Culture

L’Eternauta

Fu durante le feste di Natale del ’77 che mio padre, due miei zii e un loro amico si misero d’accordo per vedersi tutti i sabati di gennaio, dopo cena, per giocare a poker.

Immagine di copertina per il post
Culture

Il gruppo rap nordirlandese Kneecap è indagato dall’antiterrorismo inglese per il sostegno alla Palestina

In Irlanda del Nord i Kneecap, gruppo rap di Belfast, sono indagati dall’antiterrorismo britannico per il loro sostegno alla Palestina. Tutto è iniziato quando il trio hip-hop nordirlandese si è esibito sul palco del Coachella, festival annuale seguitissimo negli Stati Uniti. “Israel is committing genocide against the Palestinian people… It is being enabled by the […]

Immagine di copertina per il post
Culture

György Lukács, un’eresia ortodossa / 4 – Il partito e la dialettica marxiana

Il terzo paragrafo del breve saggio è dedicato alla questione del partito e alla sua funzione direttiva nel processo rivoluzionario, qui Lukács offre la più chiara e nitida esposizione della teoria leniniana del partito che il movimento comunista abbia mai elaborato. di Emilio Quadrelli, da Carmilla Ma proprio detta esposizione sarà oggetto di non poche […]

Immagine di copertina per il post
Confluenza

Assemblea regionale a Mazzé “Noi siamo sicuri che dire no alla guerra deve significare il ricomporre le lotte: le lotte ambientali con le lotte operaie, con le lotte di tipo sociale”

Pubblichiamo alcuni materiali a caldo in merito all’Assemblea Regionale di Confluenza dal titolo “IL DESTINO DELL’AGRICOLTURA E DEL SUOLO IN PIEMONTE: TRA AGRI-FOTOVOLTAICO E NUCLEARE”

Immagine di copertina per il post
Divise & Potere

Torino: Stefano, Jacopino e Pietro finalmente liberi! Aggravamento delle misure per Sara.

Le misure cautelari per i giovani arrestati a seguito della manifestazione in solidarietà a Ramy Elgaml di gennaio scorso a Torino erano scattate dopo pochi mesi e avevano visto quattro arresti domiciliari e quattro obblighi di firma.

Immagine di copertina per il post
Intersezionalità

Spagna. Sei attiviste condannate a tre anni di carcere, insorgono i sindacati

Cinque attiviste e un attivista sindacali sono entrati nel carcere di Villabona per scontare una condanna a tre anni e mezzo di reclusione. È accaduto ieri a Gijon, nella regione settentrionale spagnola delle Asturie.

Immagine di copertina per il post
Divise & Potere

Raccolta solidale per spese legali maxi-processo No Tav

Nel 2011 la popolazione valsusina fu in grado di costruire una mobilitazione territoriale e nazionale contro l’apertura del cantiere dell’alta velocità a Chiomonte.

Immagine di copertina per il post
Conflitti Globali

Che ci fanno dei soldati israeliani nelle scuole del Chiapas?

Questi giovani (tutti ex soldati) entrano nelle scuole pubbliche locali attraverso una associazione di “volontari” chiamata in inglese “Heroes for life” e più esplicitamente in ebraico “Combattenti senza frontiere” con il fine dichiarato di “dare un’altra immagine al mondo delle IDF”.

Immagine di copertina per il post
Formazione

Maturità: Valditara vergogna!

Il ministro Valditara non ha perso neanche un’ora per risparmiarsi una sua solita uscita contro chi prova a esprimere il dissenso dentro la scuola.

Immagine di copertina per il post
Crisi Climatica

Top 10 dei giganti dell’agribusiness: la concentrazione delle corporations del food & farming nel 2025

La pubblicazione del 2022 dell’ ETC Group “Food Barons” ha messo in luce la crescente concentrazione del potere delle multinazionali nel sistema alimentare industriale.1  di ETC Group & GRAIN, da ECOR Network Ha documentato l’aumento di fusioni e acquisizioni, la crescente influenza del capitale finanziario e la penetrazione della digitalizzazione e di altre tecnologie dirompenti […]

Immagine di copertina per il post
Sfruttamento

Napoli: scarcerati Angelo e Mimì. Andranno a processo il 12 ottobre. Decine di presidi in tutta Italia

Con le nuove norme introdotte dal governo i due imputati rischiano pene importanti in particolare per l’accusa di resistenza aggravata.

Immagine di copertina per il post
Conflitti Globali

Obbligazioni di guerra a sostegno di Israele

Un’indagine rivela che sette sottoscrittori di “obbligazioni di guerra” sono stati determinanti nel consentire l’assalto di Israele a Gaza.  Dal 7 ottobre 2023 le banche hanno sottoscritto obbligazioni emesse dal governo israeliano per un valore di 19,4 miliardi di dollari. di BankTrack, PAX e Profundo (*), da La Bottega del Barbieri Un’indagine condotta dal gruppo di ricerca finanziaria olandese Profundo […]

Immagine di copertina per il post
Approfondimenti

Raffaele Sciortino – L’imperialismo nell’era Trump. Usa, Cina e le catene del caos globale

Che cos’è l’imperialismo oggi, nell’era di Trump? da Kamo Modena Non è una domanda scontata, né una mera speculazione teorica; al contrario, siamo convinti che sia un nodo fondamentale, tanto per chi vuole comprendere il mondo, quanto per chi mira a trasformarlo – partendo, ancora una volta, da dove si è, da dove si è […]