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San Francisco: detenuti costretti a combattere dai secondini

Il leader di queste imprese sarebbe il vicesceriffo Scott Neu, già accusato nel 2006 di aver obbligato dei detenuti a fornirgli delle prestazioni sessuali.

Dall’inizio di marzo almeno quattro vicesceriffi hanno minacciato i detenuti di violenza o di privazione del cibo se si fossero rifiutati di combattersi, come fossero gladiatori, per il loro ludibrio. Inoltre gli agenti imponevano, sotto la minaccia di percosse e ritorsioni, ai detenuti di non ricorrere a cure mediche, anche nel caso di costole rotte o lesioni gravi.

Il caso è uscito quando due detenuti si sono rivolti all’avvocato Jeff Adachi, rivelando quanto accadeva nel carcere della contea.

Delle più scontate, quanto indegna, la reazione del sindacato di polizia, che parla di accuse esagerate e definendo i combattimenti tra detenuti “poco più che un rozzo gioco”.

Rimangono le parole dei detenuti che raccontano come venissero prelevati dalle celle obbligati ad allenarsi (perché ai vicesceriffi non piaceva perdere i loro soldi…), minacciati di violenze sessuali o di essere ammanettati e poi percossi.

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