Spagna: libertà vigilata per i burattinai accusati di apologia di terrorismo
I due infatti sono stati arrestati il 4 febbraio perché accusati di “apologia del terrorismo” dalla polizia.
Durante uno spettacolo in programma per il carnevale a Tetuàn, a Madrid, i due “titiriteros” di 29 e 34 anni hanno utilizzato durante la reppresentazione (che aveva proprio al centro la questione delle montature giudiziarie!) un cartello con la scritta “GORA ALKA ETA”, un gioco di parole con un chiaro richiamo alla organizzazione armata basca (Gora Eta in euskera significa “viva Eta”) e utilizzando da un lato un ribaltamento di lettere del “Viva Alkatea” ( “viva il sindaco”, sempre in basco) o dall’ altro un’ unione di Alka che con Eta rimanderebbe invece, per assonanza, ai terroristi di Al Quaeda.
Da qui l’assurda accusa di “apologia di terrorismo”, alla quale i movimenti spagnoli, che si battono contro la repressione della libertà di espressione in particolare dopo la promulgazione della “legge Bavaglio (Ley mordaza) da parte del governo Rajoy, hanno risposto con manifestazioni e campagne mediatiche.
Ne parliamo con la nostra corrispondente da Madrid Mariangela Casalucci.
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