Torino. Gli accanimenti della Procura
Frank è stato arrestato e sottoposto alla misura degli arresti domiciliari, condizione detentiva che ha passato nell’abitazione dei genitori nel quartiere di Barriera di Milano, nonostante da alcuni messi lavorasse a Bussoleno in Valle di Susa come carpentiere.
Il Tribunale del riesame, dopo aver esaminato il suo caso, ha smontato molte delle granitiche certezze che il pm Rinaudo aveva cercato di portare in aula, concedendo la misura dell’obbligo di dimora.
E qui arriva il grottesco della vicenda: nell’ordine, vengono revocati i domiciliari a Frank e gli viene disposto l’obbligo di dimora a Bussoleno, in quanto precedentemente aveva fatto richiesta di spostare i domiciliari nel paese in cui lavorava.
Avendo perso il lavoro fa richiesta di spostamento dell’obbligo di dimora a Torino, il giudice da parere favorevole ma il foglio che attesta lo spostamento della misura cautelare arriva in ritardo e Frank viene denunciato per inosservanza dell’ordine della Procura.
Giunto a Torino, gli viene notificato oltre al suddetto obbligo di dimora anche il divieto di uscire dal quartiere di Barriera di Milano costringendolo in una piccola porzione del suddetto quartiere: un recinto composto da corso giulio cesare, via sempione, via bologna e corso novara. L’accanimento dei giudici verso Frank non si limita solo a questo tipo di provvedimento ma gli viene anche interdetto il quartiere vanchiglia. Negli atti il giudice scrive che la misura è disposta per evitare che l’indagato possa frequentare zone in cui possa commettere reati.
Quindi la Procura di Torino nega la libertà di opinione, impedendo a Frank di partecipare ai cortei nel centro cittadino, e in particolar modo ai cortei che sfilano sotto al comune.
La strategia è chiara una volta in più, il dissenso va criminalizzato con provvedimenti giudiziari unici per la città di Torino. Ma se da un lato c’è un accanimento giudiziario nei confronti di chi manifesta la propria giusta rabbia, dall’altro c’è una voglia di protagonismo sociale che prende forma, che poco per volta cresce assumendo atteggiamenti e pratiche di determinata contestazione alle politiche di austerity.
Frank Libero, Liberi/e Tutti/e!
Guarda l’intervista a Frank:
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