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Perquisizione a Cagliari: nuova indagine sulla lotta alle basi

Nuova inchiesta sul movimento contro le servitù militari con l’aggravante di terrorismo. Si approfondisce ulteriormente la guerra interna contro chi si oppone al militarismo montante e alla devastazione dei territori. Riprendiamo il comunicato da Sardinnia Aresti.

Ieri all’alba la Digos si è presentata alla porta di una compagna, con un ordine di perquisizione. Cercavano telefono e PC per trovare tracce di un video fatto dalla compagna, in cui riprendeva l’episodio del Comando Militare del 20 maggio 2022.

La carte rivelano un’indagine per danneggiamento seguito da incendio (424 cp) con l’aggravante per finalità di terrorismo (270bis 1), imbrattamento (639 cp) e manifestazione non autorizzata (18 Tulps), tutto in concorso e firmato dal PM Emanuele Secci. Altre persone hanno ricevuto l’invito di presentarsi in questura, non si sa ancora il motivo. Seguiranno aggiornamenti.

Non facciamoci intimorire dalle visite poliziesche e dalle carte della procura. La lotta alle basi è viva e la sua forza sta nella nostra capacità di organizzarci e continuare a batterci insieme. Alla nostra compagna va tutta la nostra solidarietà; contro le basi, tutta la nostra determinazione.

Terrorista è lo Stato che bombarda quotidianamente la Sardegna e finanzia la guerra.

A FORA SA NATO DE SA SARDINNIA

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