Torino: maxi processo contro Askatasuna: la difesa chiede l’assoluzione per “condotte in difesa e salvaguardia della Costituzione”
Maxi processo contro 28 militanti del centro sociale Askatasuna di Torino. Oggi l’arringa delle difese dei compagni e delle compagne che nelle loro azioni, soprattutto in Valle di Susa contro il Tav, hanno agito “per la difesa e la salvaguardia di valori tutelati dalla Costituzione”.
A dirlo in tribunale a Torino l’avvocato Claudio Novaro spiegando ai giudici che, nel caso di una condanna per episodi singoli avvenuti durante i momenti di tensione con le forze dell’ordine, meritano l’attenuante di “avere agito per motivi di particolare valore sociale e morale”.
“Le condotte attribuite agli imputati non sono il prodotto di una inclinazione alla violenza – come sostiene assurdamente la procura di Torino – ma sono da calare in un contesto di difesa del diritto alla salute e della protezione dell’ambiente” ha aggiunto l’avvocato chiedendo in via principale l’assoluzione dei suoi assistiti e definendo “strampalata” la richiesta di quasi 7 milioni di euro di risarcimento danni, ricordando tra l’altro che le parti civili “non hanno dimostrato l’esistenza del danno”.
Un recosoconto su Radio Onda d’Urto dell’udienza da Martina, compagna torinese che ha seguito l’udienza e militante del Centro Sociale Askatasuna di Torino.
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