l gruppo musicale P38-La Gang è indagato dalla procura di Torino con accuse allucinanti. Rischiano fino a 8 anni di carcere per le loro canzoni. da Osservatorio Repressione Si chiamano Astore, Jimmy Pentothal, Dimitri e Yung Stalin e sono quattro ragazzi tra i 25 e i 33 anni che formano la band P38. La Procura […]
Askatasuna è punto di riferimento, solido porto sicuro a cui guardare nel mezzo del marasma dell’oggi.
Alfredo Cospito, l’esponente anarchico in sciopero della fame da 115 giorni, è stato trasferito questo pomeriggio dal carcere di Opera all’ospedale San Paolo di Milano, in una delle stanze riservate ai detenuti in 41 bis.
Un carabiniere è indagato per l’omicidio di un uomo il cui cadavere è stato trovato, ieri sera, in un dirupo nei boschi di Castelveccana, nel Varesotto.
È di questi giorni la notizia che un agente della polizia penitenziaria di Biella sia stato arrestato e altri 27 sospesi dal servizio per ordine della Procura della provincia piemontese, per il reato di tortura sui detenuti nella casa circondariale di via dei Tigli.
Il carcere era fermo al Codice Rocco, di emanazione fascista: nel 1975 si arrivò al nuovo ordinamento penitenziario dove era contenuto anche l’articolo 90, che prevedeva la sospensione dei diritti per i reclusi nelle situazioni di emergenza.
Mercoledi 8 febbraio con l’udienza preliminare è cominciato il processo per l’omicidio di Ugo Russo dopo tre lunghi anni dalla notte in cui perse la vita a soli 15 anni. Il processo si apre con la richiesta di imputazione da parte della Procura di Napoli per omicidio volontario aggravato.
Riportiamo i comunicati della Cassa AntiRep delle Alpi Occidentali sulla grave vicenda che ha coinvolto Alessio Attanasio detenuto per 20 anni in regime di 41bis e ora spostato in Alta Sicurezza.
Anche l’università di Milano si mobilita per la liberazione di Cospito e contro il 41 bis. Ieri occupato un chiostro della Statale
In migliaia abbiamo ripreso le strade del centro di Bologna con un potentissimo grido di solidarietà e di rabbia per le misure repressive che hanno colpito tante di noi e che hanno espulso due compagne, uno studente e una studentessa, una piccola parte di un noi molto più grande, dalla città di Bologna.