InfoAut
Immagine di copertina per il post

I braccianti di Saluzzo vogliono un tetto

||||

Ed è ancora mobilitazione fra i braccianti agricoli di Saluzzo. I lavoratori, per la maggior parte di origine africana, impegnati nel lavoro stagionale di raccolta della frutta nel saluzzese, da giorni dormivano all’addiaccio e avevano passato più di 20 ore sotto la pioggia torrenziale di questi giorni, quando in quasi 200 hanno iniziato la protesta per le vie della capitale del marchesato piemontese.

Sono centinaia i braccianti a dormire nel PAS, il centro di prima accoglenza stagionali, ma la forte affluenza di braccianti in questi mesi, ha saturato la sua capacità di accoglienza, messa a disposizione del comune, così da giorni in centinaia dormivano all’aperto, in condizioni insostenibili.

I braccianti si sono mossi in corteo spontaneo e determinato, sotto la pioggia battente, sono arrivati fin sotto il comune di Saluzzo per chiedere di poter incontrare il Sindaco e ottenere un posto al coperto dove dormire. Carabinieri, digos e polizia, hanno cercato di contenere la rabbia dei braccianti, ma con scarsi successi. Infatti, non avendo ottenuto un incontro con il primo cittadino, il corteo è proseguito e sono stati rovesciati cassonetti per le vie del centro. Sono stati inoltre praticati blocchi stradali che hanno mandato in tilt la circolazione. In seguito, le forze dell’ordine e il comune di Saluzzo sono stati costretti ad aprire il palazzetto CRS al foro boario, prontamente occupato dai braccianti agricoli.

Quella di ieri a Saluzzo è stata una mobilitazione spontanea e auto-organizzata dai braccianti, che ha colto di sorpresa comune, forze dell’ordine e caritas, suscitando reazioni politiche isteriche da parte di politici e amministratori locali. Il sindaco Mauro Calderoni del PD, ha convocato un incontro urgente in Prefettura a Cuneo per affrontare il problema. Nelle sue dichiarazioni il primo cittadino si scaglia contro i braccianti, e chiede misure più stringenti per il controllo di domanda-offerta della forza lavoro migrante e stagionale, criticando il modello porta-porta. Ancora una volta esce tutta l’ipocrisia del partito democratico quando parla di accoglienza e solidarietà, infatti dietro questi termini il pd nasconde disciplinamento e sfruttamento della forza lavoro migrante, in questo caso dei braccianti. Accogliamoli si, ma a patto che lavorino per una miseria e che non si lamentino.

A fare eco alle dichiarazioni del Sindaco le parole della Lega cittadina, che arrivano a chiedere la chiusura del centro comunale di accoglienza dei lavoratori e che vengano messi direttamente a dormire nelle aziende agricole. Anche qui si smaschera cosa si nasconde dietro le politiche del Carroccio: la richiesta di un disciplinamento della forza lavoro migrante ancora più duro e lontano dagli occhi dei cittadini, dove sfruttamento e paghe da fame possono essere occultate meglio, e dove l’autorganizzazione delle lotte diventa più difficile.

A fare da sfondo ci sono gli interessi dei produttori agricoli del saluzzese e del cuneese, che sono più che contenti di questa maggiore affluenza di manodopera, che legge di mercato vuole, permette di rendere più malleabili le paghe, e più ricattabili i migranti. È chiaro che qui l’interesse a cui non si vuole rinunciare dal PD alla Lega, passando dai produttori agricoli è la possibilità di avere manodopera a bassissimo costo, e un facile “nemico” da presentare ai cittadini e lavoratori saluzzesi, che gli permetta di occultare i loro sporchi interessi padronali.

Ti è piaciuto questo articolo? Infoaut è un network indipendente che si basa sul lavoro volontario e militante di molte persone. Puoi darci una mano diffondendo i nostri articoli, approfondimenti e reportage ad un pubblico il più vasto possibile e supportarci iscrivendoti al nostro canale telegram, o seguendo le nostre pagine social di facebook, instagram e youtube.

pubblicato il in Intersezionalitàdi redazioneTag correlati:

bracciantimigrantisaluzzo

Articoli correlati

Immagine di copertina per il post
Intersezionalità

Ci facciamo spazio, zona fucsia ovunque

Riprendiamo il comunicato di Non Una di Meno Torino sulla giornata di ieri

Immagine di copertina per il post
Intersezionalità

8 marzo: “Lotto, boicotto, sciopero”. Le corrispondenze dalle mobilitazioni in tutta Italia

8 marzo, giornata internazionale dei diritti delle donne. “Lotto, boicotto, sciopero” è lo slogan scelto da Non Una di Meno per il nono sciopero transfemminista. Oltre 60 le piazze mobilitate, da Nord a Sud, in tutta Italia per “uno sciopero – dice Nudm nell’appello (clicca qui per il testo completo) – dal lavoro produttivo, riproduttivo, di cura e dai consumi, […]

Immagine di copertina per il post
Intersezionalità

Verso lo sciopero dell’8 marzo: lotto, boicotto, sciopero

Ripubblichiamo questa puntata speciale in avvicinamento a L8 marzo curata da Radio Fabbrica e Non Una di Meno Torino.

Immagine di copertina per il post
Intersezionalità

Perché non c’è nulla di esaltante nell’arrivo di più donne ai vertici della polizia

Pochi giorni fa è stato pubblicato su La Stampa Torino un articolo intitolato “Anche in Questura si può rompere il tetto di cristallo”.

Immagine di copertina per il post
Intersezionalità

Lotto, Boicotto, Sciopero!

APPELLO ALLE ORGANIZZAZIONI SINDACALI, ALL3 SINDACALIST3, ALL3 DELEGAT3 PER LOSCIOPERO TRANSFEMMINISTA DELL’8 MARZO 2025 di Non Una di Meno L’8 marzo 2025 si svolgerà in un contesto di forti spinte autoritarie e di profonda crisi economica, di chiusura degli spazi democratici e approfondimento di violenza e disuguaglianze. Vogliamo riversare nelle piazze delle città la nostra rabbia, con tutto l’amore e […]

Immagine di copertina per il post
Intersezionalità

Violenza di genere a scuola: parte la mobilitazione

A seguito della notizia di uno stupro avvenuto in una scuola di Genova da parte di un ragazzo sedicenne nei confronti di una ragazza di 15 anni molte scuole a Torino hanno organizzato iniziative di mobilitazione in reazione a un evento che non deve passare sotto silenzio e per ribadire che questa violenza non è un caso isolato.

Immagine di copertina per il post
Intersezionalità

Da Milano a Torino e in molte altre città italiane cortei chiedono giustizia per Ramy

Dopo la pubblicazione del video dell’inseguimento dei carabinieri nei confronti di Ramy che ne ha procurato la morte, la reazione da parte dei giovani di moltissime città italiane è stata quella di scendere in piazza per chiedere giustizia.

Immagine di copertina per il post
Intersezionalità

Non Una di Meno: in piazza a Roma e a Palermo con la parola d’ordine “disarmiamo il patriarcato”

Un anno dopo le imponenti manifestazioni di Roma e Messina, ieri le manifestazioni nazionali organizzate contro la violenza patriarcale da Non una di meno! erano a Roma e a Palermo.

Immagine di copertina per il post
Intersezionalità

Verso il 25 novembre: contro i femminicidi e la violenza di genere

L’osservatorio nazionale femminicidi, lesbicidi e trans*cidi di Non Una Di Meno porta avanti dal 2019 un progetto che vuole combattere la violenza di genere

Immagine di copertina per il post
Divise & Potere

Governo Meloni: tra propaganda e decreti

La decisione del governo italiano di collaborare con l’Albania per la gestione dei migranti si inserisce in un processo di esternalizzazione delle frontiere, oltre che di chiusura delle frontiere, che da decenni va avanti concorrendo a una vera e propria guerra contro i migranti.

Immagine di copertina per il post
Intersezionalità

Per Anàs, morto in mare e per tutte le altre vittime dei confini

Lo scorso 9 agosto la comunità lametina si è stretta attorno alla piccola bara bianca contenente i resti di Anàs, bimbo di sei anni annegato in un naufragio e ritrovato nel nostro mare.

Immagine di copertina per il post
Sfruttamento

Appunti su sfruttamento, razzismo e lotte in corso.

Senza contratto, un macchinario gli stacca il braccio e il padrone lo abbandona sul ciglio della strada con la sua mano a fianco appoggiata su una cassetta. La moglie che urlando chiede soccorsi. Si conclude così la vita di un giovane operaio indiano, tra le strade della provincia di Latina, i campi sterminati fino alla fine dell’orizzonte. 

Immagine di copertina per il post
Intersezionalità

Trieste: in Via Gioia uno spazio di accoglienza negato a due passi dal Silos

A Trieste, città di frontiera che non si riconosce tale, vogliamo mostrare che trovare uno spazio dove accogliere le persone migranti è possibile.

Immagine di copertina per il post
Divise & Potere

L’accusa si basa su testimoni compromessi – Il processo Iuventa si sgretola!

L’audizione ha contribuito a far emergere i secondi fini e la assoluta mancanza di credibilità dei testimoni su cui l’accusa ha costruito l’intero caso.

Immagine di copertina per il post
Intersezionalità

Firme false e assistenza inesistente per i reclusi: la Procura indaga sul Cpr di Milano

Il primo dicembre la Guardia di Finanza ha perquisito la struttura per acquisire documentazione. Il reato ipotizzato per l’ente gestore Martinina è frode in atto pubblico. Un’inchiesta di Altreconomia aveva svelato le “false promesse” della società alla prefettura di Milano

Immagine di copertina per il post
Intersezionalità

Una prigione per migranti in Albania

Ieri la presidente del consiglio dei ministri Meloni ha sottoscritto con il primo ministro albanese Rama un protocollo per la gestione in territorio albanese dei migranti ripescati in mare dalla Marina Militare e dalla Guardia di Finanza.

Immagine di copertina per il post
Intersezionalità

Migrazioni, guerre e ambiente

Il 28 settembre il consiglio dei ministri del governo Meloni ha approvato un nuovo decreto sull’immigrazione che con una mano prosegue l’opera di criminalizzazione delle persone migranti e con l’altra aumenta ulteriormente i fondi per le forze dell’ordine e la militarizzazione dei territori.

Immagine di copertina per il post
Divise & Potere

Il procuratore generale anti notav Saluzzo e la loggia Ungheria

Inizia forse così, con un pranzo e un calcio nel sedere l’ascesa di Francesco Saluzzo al vertice della procura generale di Torino.

Immagine di copertina per il post
Divise & Potere

Che cosa succede al processo contro Mimmo Lucano?

Il 20 settembre si è tenuta l’ultima udienza, dedicata alla difesa di Mimmo Lucano: gli avvocati difensori, Giuliano Pisapia e Andrea Daqua, che da anni lo difendono a titolo gratuito, hanno illustrato le loro valutazioni critiche della sentenza di primo grado emessa dal Tribunale di Locri ormai quasi due anni fa