InfoAut
Immagine di copertina per il post

In 200 per le vie dello shopping: DIRITTI – LIBERTA’ – DIGNITA’!

Da Porta Nuova è quindi partito un corteo che ha attraversato tutta via Lagrange, centrale via dello shopping. Durante il corteo sono state più volte ribadite le ragioni della protesta ed è stato posto l’accento sulle pesanti contraddizioni e sugli interessi politici che stanno dietro la situazione che centinaia di richiedenti vivono nelle “strutture di accoglienza” nella nostra città e probabilmente un po’ ovunque.

Negli ultimi anni infatti il decentramento delle commissioni territoriali per la valutazione delle domande di asilo ha fatto sì che moltissimi richiedenti si trovino sparpagliati un po’ ovunque, a differenza di quanto avveniva con la commissione centrale a Roma e le persone concentrate nei CARA (i centri per i richiedenti asilo) del sud Italia.

Di fatto sono stati creati molti piccoli CARA diffusi sui territori, nei quali le persone vivono frammentate, in diversi casi lontani dalle aree metropolitane e con la gestione dei centri affidata a realtà le più disparate tra loro (nel caso di Torino coop sociali, fondazioni, private, CRI e parrocchie)!

Già durante l’inizio dell’occupazione di via Bologna come Comitato di Solidarietà pronosticavamo che si sarebbero venute a creare situazioni dense di contraddizioni sul fronte del diritto di asilo, ma ad oggi pare che la triste realtà abbia superato la nostra immaginazione di allora. I racconti delle strutture di accoglienza ci descrivono mesi e mesi letteralmente parcheggiati in attesa che la burocrazia decida della tua vita, continui problemi con il cibo, continui fermi e controlli sugli autobus, oltre all’impossibilità di lavorare. Molte delle persone che erano oggi in piazza sono da mesi in queste condizioni e molte audizioni sono fissate per la fine della primavera 2012!

Oltre questo esiste poi per molti il rischio di ricevere dalla commissione un rifiuto alla domanda di asilo. Questo perchè in tanti sono arrivati in Italia la primavera scorsa in fuga dalla Libia bombardata dagli aerei della NATO e delle potenze europee, ma sono originari di Paesi non inseriti nelle liste per la protezione internazionale: un rifiuto farebbe immediatamente precipitare centinaia di persone in condizione di clandestinità. Tutto questo mentre nel frattempo sulle loro vite si crea la speculazione del business dell’accoglienza.

Il corteo è poi arrivato fino in piazza Castello davanti alla Prefettura e al termine una delegazione di migranti ha chiesto e ottenuto di essere ricevuti. Accompagnati da alcuni compagni del sindacalismo di base hanno esposto le richieste di sblocco dei permessi si soggiorno, della concessione dell’asilo per tutti e di un miglioramento delle condizioni di vita nelle strutture di accoglienza. In Prefettura sono state date generiche rassicurazioni circa il fatto che la commissione terrà in considerazione la questione della fuga dalla guerra in Libia, e circa l’apertura di un tavolo di confronto istituzionale per arrivare a una soluzione della questione dei truffati dalla sanatoria 2009. E’ superfluo dire che noi non abbiamo partecipato all’incontro con chi è sempre pronto a offrire tavoli risolutivi ma col pensiero fisso alla sua poltrona e non certo alla risoluzione dei problemi reali. Pensiamo comunque che sia importante che chi oggi ha animato il corteo si sia potuto confrontare direttamente con i rappresentati di quelle istituzioni e di quel potere che decidono della loro vita… anche solo per conoscerne bene la natura. Infatti il corteo si è sciolto con la consapevolezza che è importante rimanere mobilitati per vedere quali saranno gli sviluppi e per continuare a rivendicare dignità, diritti e libertà.

 

da: gabrio.noblogs.org

Ti è piaciuto questo articolo? Infoaut è un network indipendente che si basa sul lavoro volontario e militante di molte persone. Puoi darci una mano diffondendo i nostri articoli, approfondimenti e reportage ad un pubblico il più vasto possibile e supportarci iscrivendoti al nostro canale telegram, o seguendo le nostre pagine social di facebook, instagram e youtube.

pubblicato il in Intersezionalitàdi redazioneTag correlati:

profughitorino

Articoli correlati

Immagine di copertina per il post
Intersezionalità

Spagna. Sei attiviste condannate a tre anni di carcere, insorgono i sindacati

Cinque attiviste e un attivista sindacali sono entrati nel carcere di Villabona per scontare una condanna a tre anni e mezzo di reclusione. È accaduto ieri a Gijon, nella regione settentrionale spagnola delle Asturie.

Immagine di copertina per il post
Intersezionalità

Stanza dell’ascolto all’Ospedale Sant’Anna di Torino chiuderà : accolto il ricorso al TAR

A settembre scorso la mobilitazione lanciata da Non Una di Meno aveva raccolto un’importante partecipazione per protestare contro l’apertura della “stanza dell’ascolto” all’interno dell’Ospedale Sant’Anna di Torino

Immagine di copertina per il post
Intersezionalità

L’attacco di destre, sionisti e lgbt liberali al pride di Parigi

Il 28 giugno a Parigi si svolge la Marche des Fiertés Paris & Île-De-France, il più importante pride francese quest’anno anticipato da violente polemiche

Immagine di copertina per il post
Intersezionalità

2 Giugno: Torino scende in piazza contro il razzismo!

L’8 e il 9 giugno si terrà un referendum popolare che prevede quattro quesiti sul lavoro e un quesito per ridurre da 10 e 5 anni i prerequisiti di residenza continuativa in Italia per l’ottenimento della cittadinanza.

Immagine di copertina per il post
Intersezionalità

Per Martina e per tutte le ragazze uccise dalla violenza patriarcale.

Riceviamo e pubblichiamo da Collettivo Universitario Autonomo e Kollettivo Studentesco Autorganizzato (Torino).

Contro la violenza patriarcale sempre più diffusa tra i giovani.

Immagine di copertina per il post
Intersezionalità

Femminicidi in Italia: due studentesse universitarie uccise in meno di 24 ore dagli ex partner. Manifestazioni di Non Una di Meno

Due femminicidi nel giro di 24 ore in Italia. Due studentesse universitarie, entrambe di 22 anni, uccise per mano dell’ex partner. A Roma è stata uccisa Ilaria Sula: l’ex fidanzato Mark Antony Samso l’ha accoltellata in casa sua, ha messo il corpo in una valigia e l’ha scaricato in un dirupo a est della Capitale. […]

Immagine di copertina per il post
Intersezionalità

Ci facciamo spazio, zona fucsia ovunque

Riprendiamo il comunicato di Non Una di Meno Torino sulla giornata di ieri

Immagine di copertina per il post
Intersezionalità

8 marzo: “Lotto, boicotto, sciopero”. Le corrispondenze dalle mobilitazioni in tutta Italia

8 marzo, giornata internazionale dei diritti delle donne. “Lotto, boicotto, sciopero” è lo slogan scelto da Non Una di Meno per il nono sciopero transfemminista. Oltre 60 le piazze mobilitate, da Nord a Sud, in tutta Italia per “uno sciopero – dice Nudm nell’appello (clicca qui per il testo completo) – dal lavoro produttivo, riproduttivo, di cura e dai consumi, […]

Immagine di copertina per il post
Intersezionalità

Verso lo sciopero dell’8 marzo: lotto, boicotto, sciopero

Ripubblichiamo questa puntata speciale in avvicinamento a L8 marzo curata da Radio Fabbrica e Non Una di Meno Torino.

Immagine di copertina per il post
Intersezionalità

Perché non c’è nulla di esaltante nell’arrivo di più donne ai vertici della polizia

Pochi giorni fa è stato pubblicato su La Stampa Torino un articolo intitolato “Anche in Questura si può rompere il tetto di cristallo”.

Immagine di copertina per il post
Bisogni

Urbanistica: cosa hanno in comune Milano e Torino?

Fa notizia in questi giorni (finalmente!) come una giunta sedicente di sinistra abbia stravolto la città di Milano, ma in realtà non molto diversa è la situazione di quell’altra metropoli del nord che è Torino.

Immagine di copertina per il post
Divise & Potere

Cronache di polizia: la stampa embedded e la fobia delle regie occulte

L’ultimo articolo de La Stampa, a firma di Caterina Stamin, sulle inchieste contro i movimenti sociali giovanili torinesi, è un esempio lampante di come, in Italia, il giornalismo di cronaca stia scivolando sempre più verso un linguaggio e una prospettiva di derivazione poliziesca e giudiziaria.

Immagine di copertina per il post
Approfondimenti

STOP RIARMO “Se la guerra parte da qua, disarmiamola dalla città!”

Riprendiamo e pubblichiamo il documento uscito sul canale telegram del percorso @STOPRIARMO che a Torino ha organizzato una prima iniziativa qualche settimana fa. Il documento traccia un quadro composito del sistema guerra nei vari ambiti della produzione e della riproduzione sociale oltre a lanciare alcuni spunti rispetto a ipotesi di attivazione.

Immagine di copertina per il post
Confluenza

Compaiono scritte per denunciare le falsità dei manifesti dell’amministrazione: la riqualificazione del Comune targata Politecnico non è verde!

Pubblichiamo il comunicato stampa congiunto a firma Comitato Salviamo il Meisino, Comitato Salviamo gli Alberi di Corso Belgio, EsseNon e Ecologia Politica Torino in merito a un’iniziativa per denunciare la narrazione falsa del Comune di Torino rispetto alla riqualificazione “verde” della città.

Immagine di copertina per il post
Conflitti Globali

Dopo il 5 luglio il percorso Stop Riarmo continua!

Riprendiamo il comunicato uscito su @STOPRIARMO e alcuni articoli sulla giornata del 5 luglio scorso a Torino contro guerra, riarmo e gencidio.

Immagine di copertina per il post
Crisi Climatica

“Guerra o Clima?”: Extinction Rebellion sulle colonne e le statue del comune di Torino chiede l’interruzione dei rapporti con Israele

Extinction Rebellion ha vestito le statue all’ingresso del Comune di Torino con dei gilet con i colori della Palestina, arrampicandosi sulle colonne e appendendo uno striscione con scritto: “Torino 2030: Clima o Guerra?”.

Immagine di copertina per il post
Sfruttamento

Re-industrializzazione e guerra, a Torino gli operai prendono parola

Un confronto a tema re-industrializzazione e riconversione bellica è in programma per questa sera, giovedì 12 giugno, a Torino.

Immagine di copertina per il post
Culture

Blackout Fest 2025!

Dal 13 al 15 Giugno a Manituana (Torino)
Torna la festa dell’unica radio libera dell’etere torinese, qui il programma da Radio Blackout.