InfoAut
Immagine di copertina per il post

Roma: le donne del V municipio strappano Piazza Malatesta a Casapound

||||

Le donne del V municipio, ieri, hanno sfidato tutti coloro che hanno voluto arrogarsi il diritto di ergersi a difensori delle donne. Tutti coloro che vorrebbero decidere quando, come e dove le donne possono parlare di violenza maschile. Una prima conquista di un corteo femminista che ha gridato forte e chiaro a fine giornata: “Non finisce qui. Sul serio!”

Ma partiamo dal principio. Casapound da anni cerca di acquisire visibilità sul quartiere del V municipio sciacallando sullo stupro di una ragazza avvenuto due anni fa e, nelle ultime settimane, sulla morte di una anziana signora, Nonna Fernanda, conosciuta da tutti nel quartiere. Questa speculazione ha come oggetto di contesa non solo il consenso per la campagna elettorale, durante la quale i topi di fogna rispuntano fuori, ma anche gli interessi su via Teano. In questa strada esiste da 40 anni una area verde lasciata all’abbandono su cui gravano le mani lunghe della cementificazione. Casapound costruisce una narrazione tossica facendo leva sui problemi del quartiere per difendere interessi ben precisi su quell’area. E’ noto a tutti, infatti, che il portavoce di Casapound V municipio è un amministratore condominiale rappresentante di una ben precisa compagine di speculatori e grossi proprietari di quel quadrante. La logica del degrado e l’uso strumentale della violenza sulle donne viene utilizzata per creare il consenso necessario all’ulteriore devastazione di un area che ha una densità popolare pari a quella di Rio de Janeiro. Con 178.599 abitanti (il 6,2% di Roma) e 12.944 stranieri (il 3,7% di Roma), il V municipio conta più abitanti di Rieti, stipati uno sull’altro in palazzoni anonimi e colate di cemento e asfalto. Il verde pro capite minimo previsto dall’UE è di 9 mq a testa. In questo quadrante si arriva, e non si sa come, a mala pena a 4 mq. Inoltre, “vanta” scuole e servizi sanitari inadeguati al numero di richieste e la dispersione scolastica più alta di Roma.

A partire proprio da qui le donne del V municipio hanno denunciato i responsabili del “degrado” e della violenza sulle donne: le istituzioni. Lo schiacciamento verso il basso delle possibilità concesse dallo stato italiano, padre padrone, permette la diffusione della violenza e l’infantilizzazione della donna. La violenza maschile è trasversale alla società e le istituzioni contribuiscono non solo alla diffusione della cultura patriarcale ma anche alla riduzione degli spazi di autonomia e autodeterminazione. Consultori, centri antiviolenza, case, spazi e diritti sono sempre meno liberi e garantiti.

Le donne del V municipio appena hanno saputo della fiaccolata organizzata da Casapound si sono riunite per organizzare un corteo nel quartiere che è stato di fatto vietato dalla questura di Roma. Le donne hanno conquistato prima di tutto Piazza Malatesta, quella piazza che vede solitamente la presenza di banchetti elettorali di Casapound e della vomitevole e assistenzialista pratica del “pacco agli italiani”. Prendere quella piazza ha voluto dire strappare a Casapound la legittimità di attraversarla. Ha voluto dire rispedire al mittente la logica che infantilizza le donne come soggetti che necessitano della difesa altrui. Abbiamo ribadito al quartiere che l’unico modo per cambiare le nostre vite è l’autodeterminazione come donne e come abitanti del V municipio per la ridistribuzione della ricchezza, per la garanzia e la gratuità dei servizi, per la vivibilità.

Nonostante il divieto da parte della questura della manifestazione, le donne hanno affermato la volontà di muoversi fin dalla conferenza stampa di mercoledì contrapponendo alla legittimità data dalle istituzioni a Casapound, la loro determinazione nel conquistare strade e piazze di questo quadrante. Sono state, infatti, imposte problematiche tecniche sull’impossibilità di poter sfilare in quartiere ponendo sullo stesso piano Casapound e un corteo apartitico come quello di venerdì composto dall’unica soggettività legittimata a parlare di violenza maschile sulle donne. Risulta inoltre, essere chiaro, che l’ordinanza prefettizia che dispone il divieto di sfilare in città durante la settimana, non riguarda esclusivamente il problema traffico, ma il moltiplicarsi negli anni del dissenso nei confronti dei governi dell’austerity. Il divieto di manifestare nei giorni feriali non è altro che il divieto di poter esprimere il dissenso in questa città. Ciò che è mascherato da questioni tecniche e regole da rispettare è una chiara volontà politica.

In serata, il corteo è partito sfilando lungo la piazza e provando ad uscire verso via Teano ma la celere in assetto antisommossa si è schierata dimostrando ancora una volta la violenza delle istituzioni contro le donne. Quella violenza che non permette alle donne di difendere se stesse, i propri quartieri, la propria comunità. Le donne del V municipio hanno contrapposto con la loro forza la volontà di proseguire e non si sono date per vinte. Si sono riconvocate per andare avanti in questo percorso che ha ancora tanto da fare per conquistare tutto quello che è necessario per contrastare la violenza sulle donne a partire dai territori in cui vivono. Dopo il corteo, si è creato un gruppo spontaneo che ha ripulito i muri intorno a via Teano con striscioni, scritte e manifesti.

Ieri, le donne che abitano tra le consolari Prenestina e Casilina hanno dimostrato che Casapound non è il mostro che spesso vuole apparire. Le televisioni hanno legittimato la loro presenza e i giornali, anche questa mattina, danno spazio alle loro dichiarazioni. Nei nostri quartieri possiamo ribaltare questa narrazione tossica. In queste settimane, la presenza quotidiana sul territorio ha dimostrato che è possibile svelare i veri interessi di Casapound e richiamare le istituzioni alle loro responsabilità. Questura, municipio, comune legittimano la loro presenza concedendogli spazi pubblici e spacciando tutto questo per democrazia. Le donne hanno ridato significato a questa parola con i propri corpi, quegli stessi corpi violati dagli stupri, dalle molestie, dalla campagna elettorale, violati dalle istituzioni ipocrite, violati dalle speculazioni, consce che queste piccole grandi battaglie fanno parte della guerra, senza se e senza ma, a fascismo, patriarcato e capitalismo. La lotta delle donne è la lotta che attraversa tutti i territori, tutte le tematiche, tutte le battaglie, un punto di vista essenziale. Quindi, femminismo ovunque, ora.

 

 

Corteo donne V municipio

{mp4}19715{/mp4}

Ti è piaciuto questo articolo? Infoaut è un network indipendente che si basa sul lavoro volontario e militante di molte persone. Puoi darci una mano diffondendo i nostri articoli, approfondimenti e reportage ad un pubblico il più vasto possibile e supportarci iscrivendoti al nostro canale telegram, o seguendo le nostre pagine social di facebook, instagram e youtube.

pubblicato il in Intersezionalitàdi redazioneTag correlati:

DONNE V MUNICPIO ANTIFASCISMO CASAPOUNDroma

Articoli correlati

Immagine di copertina per il post
Intersezionalità

Non Una di Meno: in piazza a Roma e a Palermo con la parola d’ordine “disarmiamo il patriarcato”

Un anno dopo le imponenti manifestazioni di Roma e Messina, ieri le manifestazioni nazionali organizzate contro la violenza patriarcale da Non una di meno! erano a Roma e a Palermo.

Immagine di copertina per il post
Intersezionalità

Verso il 25 novembre: contro i femminicidi e la violenza di genere

L’osservatorio nazionale femminicidi, lesbicidi e trans*cidi di Non Una Di Meno porta avanti dal 2019 un progetto che vuole combattere la violenza di genere

Immagine di copertina per il post
Intersezionalità

NUDM: è morta un’altra studente, non ne possiamo più

Sabato 23 novembre saremo a Roma anche perché desideriamo e pretendiamo una scuola diversa. da NUDM Torino E’ morta un’altra studente, non ne possiamo più. Aurora aveva 13 anni quando, il 25 ottobre, è stata uccisa dal fidanzato di 15 anni, che non accettava la fine della loro relazione.Lo stesso giorno, Sara è stata uccisa […]

Immagine di copertina per il post
Intersezionalità

Torino, la mobilitazione contro gli antiabortisti continua: presidio al consiglio regionale

In queste settimane a Torino sono migliaia le persone che si mobilitano per chiedere la chiusura immediata della cosiddetta “stanza dell’ascolto”

Immagine di copertina per il post
Intersezionalità

Per Anàs, morto in mare e per tutte le altre vittime dei confini

Lo scorso 9 agosto la comunità lametina si è stretta attorno alla piccola bara bianca contenente i resti di Anàs, bimbo di sei anni annegato in un naufragio e ritrovato nel nostro mare.

Immagine di copertina per il post
Intersezionalità

Aborto libero, sicuro e gratuito!

Sabato 28 settembre, in occasione della giornata internazionale per l’aborto sicuro, in Piemonte in tant3 ci mobiliteremo su tutto il territorio contro le politiche regionali che da anni sposano obiettivi antiabortisti, retrogradi e lesivi della libertà di scelta.

Immagine di copertina per il post
Intersezionalità

Pride critico, Pride comodo

Dov’è stato lasciato il “prendere e fare” a favore del “chiedere e aspettare”? Gli oppressi hanno iniziato un ciclo politico in cui si costituiscono come vittima senza agency che cerca di essere protetta. Il presente testo è la traduzione di un articolo di Charlie Moya Gómez pubblicato in castigliano su Zona de Estrategia il 27/06/2024. […]

Immagine di copertina per il post
Intersezionalità

RBO al Festival Alta Felicità – in dialogo con Fatima Ouassak

Fatima Ouassak è una politologa e militante ecologista, femminista e antirazzista. Il suo ultimo libro Per un’ecologia pirata (tradotto in italiano da Valeria Gennari per Tamu edizioni (2024)) propone un’alternativa all’ecologia bianca, borghese e a cui manca un approccio intersezionale.

Immagine di copertina per il post
Intersezionalità

RBO al Festival Alta Felicità – In dialogo con Louisa Yousfi

Il termine “Barbari” viene utilizzato da Louisa Yousfi nel suo libro “Rester barbares” allo scopo di mettere in luce una trappola: da una parte il paradigma del razzismo proclamato, quello dell’estrema destra che definisce barbari i soggetti razzializzati e dall’altro lato il razzismo integrazionista, quello per cui occorre essere dei “buoni selvaggi”educati per essere all’altezza dei bianchi.

Immagine di copertina per il post
Intersezionalità

No agli antiabortisti nelle strutture pubbliche!

Giovedì 11 luglio alle ore 12 si terrà una conferenza stampa davanti all’Ospedale Sant’Anna a Torino (ingresso via Ventimiglia) organizzata dal Comitato per il Diritto alla Tutela della Salute e alle Cure – Piemonte.

Immagine di copertina per il post
Formazione

Dalle scuole occupate di Roma

Ripubblichiamo l’approfondito documento politico dell’Assemblea degli occupanti del Liceo scientifico statale Morgagni di Roma originariamente diffuso dal Collettivo Autorganizzato Reset

Immagine di copertina per il post
Bisogni

Cosa succede in città: il turismo

Apriamo questo ciclo di trasmissioni che affronta l’ennesimo grande evento che si affaccia su questa città: il Giubileo.

Immagine di copertina per il post
Editoriali

Piazze per la Palestina: una speranza che può esistere, un punto segnato alla controparte

Il 5 ottobre a Roma è stata una giornata importante, la conferma di una speranza che può esistere, un punto segnato sulla controparte.

Immagine di copertina per il post
Conflitti Globali

Roma: in diecimila rompono gli argini per la Palestina

Più di diecimila persone ieri hanno raggiunto la Capitale per manifestare il fermo sostegno alla Palestina e al Libano sotto attacco da parte di Israele nella complicità internazionale.

Immagine di copertina per il post
Conflitti Globali

5 Ottobre: GPI e UDAP confermano la manifestazione nazionale per la Palestina e il Libano

Manifestazione nazionale per la Palestina e il Libano lanciata da Giovani Palestinesi d’Italia e Unione Democratica Arabo-Palestinese per sabato 5 ottobre 2024 a Roma (ore 14, piazzale Ostiense – metro Piramide).

Immagine di copertina per il post
Conflitti Globali

Roma: migliaia in piazza contro il governo Meloni. Scontri tra collettivi universitari e polizia

Si è svolto ieri a Roma, partito da piazza Vittorio Emanuele II, il corteo “contro il governo Meloni” diretto a Porta Pia a cui si sono aggiunti i collettivi universitari e liceali che si sono dati appuntamento a Piazzale Aldo Moro.  In testa al corteo lo striscione con lo slogan della manifestazione e il sottotitolo […]

Immagine di copertina per il post
Approfondimenti

Dalla Francia all’Italia, la terra si ribella

Domenica 12 maggio una delegazione del movimento francese Soulèvements de la Terre era a Roma per incontrare altri movimenti ecologisti e invitare alle prossime mobilitazioni. Un racconto a più voci di un importante momento di scambio.

Immagine di copertina per il post
Conflitti Globali

Intifada studentesca: le rivendicazioni.

L’articolo viene arricchito quotidianamente con le iniziative, i comunicati e gli aggiornamenti dalle Intifada studentesche in corso..