Modena, 22 dicembre: presidio regionale contro il CPR di Salvini
Sabato 22 dicembre un presidio regionale a Modena ha rilanciato la battaglia contro l’apertura del Centro di Permanenza e Rimpatrio (CPR) voluto da Salvini in Emilia-Romagna. Una vera e propria barbarie, un lager etnico per migranti finalizzato ad agire però su tutti e tutte in termini di possibilità per le lotte politiche nel senso del meticciato e dell’antagonismo sociale. Qui un breve report del presidio pubblicato sulla pagina @Mai più Lager – Né in Emilia Romagna né Altrove.
Una rottura del silenzio e del normale svolgimento dello shopping natalizio del centro della città, per dare voce all’antirazzismo di classe.
Questo il senso della giornata di lotta di ieri a Modena contro la riapertura del CPR, il lager per migranti voluto da Salvini.
Il presidio antirazzista messo in atto nel centro cittadino ha visto partecipazione da numerose città della regione dietro lo slogan: “Mai più Lager né in Emilia Romagna né altrove”.
Si è gridato un determinato No al lager per migranti che Salvini promette di aprire entro giugno in città. Una promessa quella del nuovo ministro dell’interno alla quale rispondere senza esitazioni.
È necessario opporsi contro una struttura che di fatto altro non è che un luogo di reclusione su base etnica e un’arma di ricatto a vantaggio di speculatori e sfruttatori.
In una regione profondamente infiltrata da interessi malavitosi che vanno a combaciare perfettamente col tessuto produttivo del territorio, è chiaro come l’apertura di questo nuovo lager insieme al ddl sicurezza siano unicamente un’arma per tentare di impaurire e fiaccare le esperienze di lotta e gli scioperi che negli ultimi anni hanno messo i bastoni fra le ruote, riconquistandosi maggiori diritti e dignità.
Come visto ai cancelli di Italpizza, solo la lotta e il contrastare i ricatti permette di ribaltare la paura e di andare all’attacco.
Con questo spirito il presidio si è concluso, riprendendosi la via Emilia in corteo e rilanciando il proseguimento della mobilitazione all’anno a venire.
Non è che l’inizio…
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