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Porto S.Elpidio: l’ordinanza antiprostituzione colpisce tutte

Succede che un neosindaco del PD in risposta ad un regolamento di conti tra “bande” coinvolte nello sfruttamento della prostituzione, altra soluzione non ha trovato che quella di emanare un’ordinanza che oltre a multare chi contratta prestazioni sessuali sulla pubblica via, multa anche chiunque si mostri in abiti succinti e in atteggiamenti provocatori.

Attente ragazzine, non vi capiti una sera dopo cena di uscire in minigonna e di attraversare la ss16, potreste essere fermate da una volante della polizia se vi va bene, ma potrebbe anche capitarvi che a fermarvi siano gruppi di volenterosi impegnati nello ristabilire ordine e pubblica moralità – visto che il primo cittadino ha invocato l’aiuto di ogni “anima” sensibile a questo sfascio morale, e si sa come questi volenterosi intendano educare, gli assalti con taniche di benzina alle sex worker del territorio sono storia recente.

Le istituzioni del territorio non sono nuove a provvedimenti come quest’ultimo, già con la passata amministrazione era stata emessa un’ordinanza simile; ed in concerto con i sindaci dei paesi vicini (quelli che ora sarebbero coinvolti dalla superordinanza), promuoveva fiaccolate antiprostituzione a mo’ di esorcismo contro il ritorno delle lavoratrici in strada, le quali avevano provocatoriamente risposto sostando e passeggiando per la pubblica via in pantaloni lunghi.

Insomma a Porto Sant’Elpidio la priorità è ristabilire un ordine morale, abbellire la facciata per nascondere tutti gli episodi di violenza contro le sex worker perpetrati in questi ultimi anni (ma ai morigerati cittadini che importa, l’essenziale è che non vengano malmenate sotto le proprie finestre) e che in posti ancora più isolati non andranno a diminuire.

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pubblicato il in Intersezionalitàdi redazioneTag correlati:

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