Roma, manifestazione contro i Cara e i Cie. Assediata la sede del Pd
Il Pd quindi assediato e individuato come uno dei responsabili di quello che sta accadendo, incapace di andare oltre agli inutili proclami e a iniziative di subdola e ipocrita propaganda, come dimostra l’ultima trovata del deputato del Pd Khalid Chaouki che si è rinchiuso qualche giorno fa nel nel centro di accoglienza di Lampedusa, emblema di un’operazione d’immagine fine a se stessa nella totale miseria del suo stesso partito politico.
Numerosi quindi i manifestanti che sono andati a citofonare direttamente alla sede nazionale di via sant’Andrea delle Fratte, completamente blindata. Una delegazione di migranti è riuscita a salire per un incontro con Chaouki, chiedendogli di passare ai fatti e di iniziare a risparmiare le promesse vane che abbondano negli ultimi giorni. Non avendo ricevuto risposte soddisfacenti, una volta scesa la delegazione, le centinaia di persone si sono mosse in corteo invadendo via del tritone e proseguendo per le vie limitrofe.
Dopo essere passato sotto la sede de Il Messaggero, blindata e protetta come un palazzo del potere, i manifestanti hanno raggiunto piazza Barberini, bloccandola e dando inizio ad un’assemblea all’interno della quale sono state decise le prossime iniziative come quella prevista per gennaio con l’obiettivo di assediare e chiedere la chiedere la chiusura definitica di tutti i Cie, a partire da quello di Ponte Galeria a Roma, dove la protesta delle labbra cucite è finita. Notizia di quest’oggi è infatti che anche l’ultimo immigrato che ancora proseguiva nel forte gesto accusatorio, si é fatto togliere il punto di sutura dalla bocca. Nel frattempo però 15 immigrati hanno deciso di protrarre la protesta, continuando a dormire in cortile.
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