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Torino, rifugiati occupano ufficio migranti del Comune

Alcuni di loro, però, non si sono arresi e si sono rivolti al comitato dei rifugiati che da più di un anno occupa le palazzine dell’ex Moi e con loro hanno ottenuto un tavolo di discussione col Comune di Torino. Che però oggi, a pochi minuti dall’incontro prefissato, ha dato forfait senza degnarsi di dare la minima spiegazione. Un atteggiamento arrogante e inaccettabile che ha scatenato la rabbia dei rifugiati, che hanno così deciso di occupare gli uffici immigrazione di via Bologna pretendendo delle risposte.

L’amministrazione locale ha però proseguito nel suo atteggiamento sordo e indifferente, rifiutandosi di incontrare i rifugiati e mandando per tutta risposta agenti di Digos e polizia sul posto. E a questi ultimi, che tentavano invano di farli desistere dalla protesta e andarsene, i migranti hanno risposto chiaramente di no, affermando che “Il problema di uno è un problema di tutti”.

La stessa indifferenza del Comune è quella che lo scorso anno, terminata la cosiddetta “emergenza Nord Africa”, ha lasciato per strada migliaia di rifugiati, molti dei quali hanno poi occupato le palazzine dell’ex villaggio olimpico prendendosi da soli le risposte che la giunta non era in grado di dare.

Dopo ore di occupazione degli uffici e di fronte alla determinazione dei rifugiati, il Comune ha dovuto infine cedere e convocare un tavolo con quanti fanno parte del progetto SPRAR per questo venerdi mattina.

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pubblicato il in Intersezionalitàdi redazioneTag correlati:

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