Negli ultimi giorni si è aperto un nuovo fronte laterale nel conflitto a Gaza. È l’attacco e la minaccia portata avanti dal partito degli Houti dello Yemen alle navi che transitano per il canale di Suez battenti bandiera israeliana e quelle destinate ad attraccare nei porti israeliani.
Secondo un’analisi del Washington Post di immagini open source, immagini satellitari e tutti i materiali dell’IDF rilasciati pubblicamente le prove presentate dal governo israeliano non riescono a dimostrare che Hamas avesse utilizzato l’ospedale come centro di comando e controllo.
La polizia di Berlino ha agito mercoledì contro il gruppo femminista Zora, legato a Young Struggle. Gli agenti hanno perquisito sei appartamenti e due locali in diverse zone di Berlino, tra cui un caffè femminile a Neukölln.
Le minacce repressive della ministra Bullrich e dello stesso Milei sono fallite.
Le forze dell’ordine in tenuta anti sommossa hanno caricato gli studenti dei collettivi degli istituti occupati che tentavano di raggiungere Palazzo Chigi. Fermi e identificazioni
Secondo il sito di Al Manar TV che riporta fonti della Jihad Islamica sul campo a Gaza starebbero agendo mercenari ucraini.
L’esercito israeliano percepisce l’umiliazione dei palestinesi come espressione di dominio, potere e supremazia.
Il primo ministro malese Anwar Ibrahim ha dichiarato che il paese ha deciso di non accettare più navi battenti bandiera israeliana per attraccare nel paese. La dichiarazione afferma che Israele sta commettendo “massacri e brutalità” contro i palestinesi.
Stefano Dal Corso era stato trovato senza vita nella sua cella ad Oristano, gli restavano 7 mesi da scontare. La famiglia non ha mai creduto che si fosse impiccato. Un testimone afferma: «Stefano Dal Corso ucciso a colpi di spranga e manganello». La Procura non ha mai voluto effettuare l’autopsia
Lo scorso sabato parlamento, consiglio e Unione Europea si sono accordati sul testo finale per la regolamentazione dell’intelligenza artificiale. Un accordo selettivo, che consente l’utilizzo di strumenti di controllo, vietati per i cittadini europei, ai migranti.