Ieri in borgata operazione in grande stile, con la scusa della lotta allo spaccio la polizia e l’amministrazione usano il pugno di ferro contro gli abitanti e le abitanti della borgata.
Da ieri mattina è in corso lo sciopero a Volpiano e Settimo Torinese dei lavoratori della Veneta Logistic che offre in appalto manodopera per il trasporto e montaggio dei mobili di Mondo Convenienza.
Il compromesso della NATO con lo Stato turco e il suo pubblico sostegno alle violente politiche anti-curde di Erdoğan dimostrano che l’alleanza è ancora una volta disposta a commettere gravi violazioni del diritto internazionale e dei diritti umani, lo afferma il KNK.
Il rapporto prospetta che la crisi pandemica abbia reso più noto e ha aumentato il razzismo strutturale e la discriminazione, evidenziando l’emarginazione, gli alti indici di povertà, la precarietà e la mancanza d’accesso ai servizi sanitari fondamentali, che hanno dato luogo, inoltre, ad un appello delle Nazioni Unite ad adottare misure relative all’incidenza del covid-19 nei villaggi originari.
Per questa puntata abbiamo intervistato Benzz, militante femminista e antifascista che vive da anni a Marsiglia. Un’intervista molto interessante che ci offre diversi spunti rispetto al nodo della colonialità e a come questo si intreccia con il tentativo di colpevolizzare le famiglie, ed in particolare le donne da parte dello Stato.
Pochi giorni fa, con due atti delegati, la Commissione europea ha deciso di estendere la produzione di idrogeno ad altre fonti di energia – oltre le rinnovabili – che non implichino l’uso di combustibili fossili: in pratica al nucleare.
A Vilnius la Nato sta definendo un nuovo pacchetto di aiuti militari per Kiev. La Francia invierà missili a lungo raggio mentre la Germania promette armamenti per ulteriori 700 milioni.
Da quando la tutela della salute delle persone anziane, non autosufficienti, affette in alcuni casi da demenza senile e stata sottratta al SSN, inesorabilmente la salute è diventata un “mercato”.
Vi proproniamo in questa terza puntata dello Speciale Banlieue una chiacchierata con Nadia, militante dei quartieri popolari di Parigi, che ci offre un ulteriore punto di vista sul quadro politico e sociale in cui si sono mosse le rivolte.
A Vicenza sabato scorso, 8 luglio, 150 attiviste e attivisti No Tav, insieme a Fridays for Future Vicenza e Centri Sociali del Nord-Est, hanno bloccato per oltre due ore il Ponte Alto, una delle principali arterie del traffico della città veneta.