Il 28 Aprile torneremo all’Aeroporto di Decimomannu, con gli occhi rivolti alle reti dietro le quali si alzano in volo gli aerei che sulla nostra terra imparano l’arte della guerra per poi andare a farla.
“La guerra moderna non può mai scaturire dalle smanie individuali di qualche pazzo al potere. Essa, piuttosto, è il tragico sbocco di un grande meccanismo impersonale: una “legge” di tendenza verso la centralizzazione imperialista del capitale”
Più di una settantina tra studenti e docenti accompagnatori di 14 università italiane “arruolati” in Marina per partecipare alla maxi-esercitazione aeronavale “Mare Aperto 2023-1” che ha preso il via giovedì 13 aprile in una vasta aerea del basso Tirreno per concludersi il prossimo 6 maggio.
A meno di due anni dal golpe militare di fine 2021, riprende il braccio di ferro per la conquista del potere con gli scontri concentrati nella capitale del Sudan, Khartoum.
Torino: Comitato Teleriscaldati organizza assemblea pubblica contro la guerra e carovita. Non vogliamo più pagare le armi da mandare in Ucraina: il Governo deve usare i soldi per attivare misure reali di sostegno al reddito, per le bollette e le nostre spese!
Torino : Assemblea cittadina verso il primo maggio 2023
“BASTA ARMI! FERMIAMO LA GUERRA IN UCRAINA. Contro carovita e devastazione ambientale.”
Il poligono di Cao Malnisio si trova nel cuore del Friuli. Una delle tante servitù militari imposte sin dal 1945 in quell’area di confine. Un cancro ambientale per i luoghi che le subiscono.
Negli ultimi giorni l’opinione pubblica occidentale è venuta a conoscenza di una fuga di documenti segreti della NATO che contenevano alcuni elementi di valutazione sullo stato dell’arte del conflitto in Ucraina. A questo primo leak ne stanno seguendo molti altri che, al netto della confusione mediatica, disegnano un quadro piuttosto nitido.
Venerdì 21 aprile prima giornata “Off” di Altri Mondi / Altri Modi con una doppia presentazione di libri: “L’insurrezione immaginaria. Valerio Evangelisti autore, militante e teorico della paraletteratura” e “La guerra capitalista. Competizione, centralizzazione, nuovo conflitto imperialista”.
Rimane indubbio il fatto che i Paesi più avanzati del mondo dipendano in modo determinante dal mondo “esterno”, per tutta una serie di beni primari, sia risorse minerarie che prodotti agricoli debbano ottenere una fornitura costante di queste merci a prezzi bassi.