Numerose celebrità e stelle del cinema di Hollywood di alto profilo hanno manifestato il loro sostegno e la loro solidarietà ai palestinesi della Striscia di Gaza, chiedendo un cessate il fuoco sul tappeto rosso degli Oscar 2024.
Mentre la Casa Bianca finge pubblicamente di essere preoccupata per l’assassinio di massa di civili palestinesi da parte di Israele, negli ultimi cinque mesi il Pentagono ha fornito decine di migliaia di bombe usate per radere al suolo la Striscia di Gaza.
Se non ora quando? Sulle ultime settimane di mobilitazioni.
Oltre un centinaio di persone provenienti dall’Umbria, ma anche dall’Abruzzo, dalle Marche e dal Lazio hanno partecipato ieri 10 marzo al presidio organizzato dal Coordinamento Ternano per la Palestina davanti al cercere di Terni per la immediata liberazione di Anan Yaeesh
Il ministero della Salute ha annunciato ieri, sabato 9 marzo, che il numero dei civili morti di fame nella Striscia di Gaza, a causa di Israele, è salito a 23.
Cosa vuol dire, per noi, stare al fianco della Palestina fino alla vittoria?
«Offrire un palcoscenico a uno Stato impegnato in continui massacri contro il popolo palestinese a Gaza è inaccettabile».
Giornata di mobilitazione sabato 2 marzo 2024 in Italia in solidarietà con la Palestina e il popolo palestinese.
Martedì nello stato del Michigan ci sono state le primarie del partito Repubblicano e di quello Democratico per scegliere i candidati alla presidenza degli Stati Uniti, in vista delle elezioni di novembre.
A più di 140 giorni dall’inizio della guerra di Gaza, il Primo Ministro Benjamin Netanyahu ha finalmente proposto un non-piano per il futuro di Gaza ,un elenco di principi irrealizzabili e slegati dalla realtà.