A Stoccolma si è svolta una manifestazione contro l’adesione della Svezia alla NATO e i relativi impegni nei confronti della Turchia. I partecipanti portavano bandiere del PKK e chiedevano il rilascio di Abdullah Öcalan.
Risparmiato dalle ondate di calore, il clima svedese è nondimeno surriscaldato dalla crisi internazionale accesa (è il caso di dirlo) dai roghi del Corano che si sono verificati negli ultimi mesi.
A Vilnius la Nato sta definendo un nuovo pacchetto di aiuti militari per Kiev. La Francia invierà missili a lungo raggio mentre la Germania promette armamenti per ulteriori 700 milioni.
La Rete dell’Alleanza contro la NATO ha protestato a Stoccolma contro la nuova legge che minaccia diversi diritti e libertà.
Il membro del Pkk consegnato a Erdogan. Primo «rimpatrio» per ottenere l’ok della Turchia all’ingresso nella Alleanza Atlantica
Zınar Bozkurt (26), un rifugiato curdo minacciato di espulsione, ha iniziato uno sciopero della fame dopo che le autorità svedesi hanno deciso che non ha bisogno di protezione e che deve essere rimpatriato in Turchia. Zınar Bozkurt, un curdo che vive in Svezia da otto anni, in attesa dell’espulsione in Turchia dopo essere stato arrestato […]
Le manifestazioni di giubilo che in Occidente hanno accolto la notizia (parzialmente gonfiata ad arte) dell’avvicinamento alla NATO di Svezia e Finlandia, da lungo tempo neutrali, sono un’ulteriore riprova del gioco al massacro cui l’intera Europa – e potenzialmente l’umanità tutta – è sospinta da un apparato politico-economico-militare indifferente alle sorti dell’umanità. Di Monica Quirico […]
L’autorità svedese per le migrazioni vuole deportare Buket, dieci anni, da sola in Turchia. La ragazza curda vive a Stoccolma da sei anni. 70.000 persone in Svezia hanno criticato la decisione e hanno chiesto la sospensione dell’espulsione. Il caso Buket è venuto alla luce quando l’Aftonbladet ha riferito a giugno che la domanda della bambina […]
Duemila persone sono scese in piazza a Stoccolma sabato scorso in una promettente giornata di lotta di cui sono stati bersagli, a vario titolo, la confindustria, i sindacati confederali, il partito di governo ed i nazi-suprematisti – in un paese che corre verso le imminenti elezioni del 9 settembre con un testa a testa tra […]