InfoAut
Immagine di copertina per il post

Stoccolma Strike(s) Back: prove tecniche di sciopero metropolitano

||||

Duemila persone sono scese in piazza a Stoccolma sabato scorso in una promettente giornata di lotta

di cui sono stati bersagli, a vario titolo, la confindustria, i sindacati confederali, il partito di governo ed i nazi-suprematisti – in un paese che corre verso le imminenti elezioni del 9 settembre con un testa a testa tra i Socialdemocratici e l’estrema destra dei Democratici Svedesi.

La manifestazione nasce dalla recente vertenza tra i portuali di Goteborg ed i padroni dell’APM Terminals. Questi ultimi avevano avevano imposto una serrata di un mese per colpire i lavoratori dei sindacati di categoria di base della Svenska Hamnarbetarförbundet e della SAC (maggioritari all’oltre 80% nello scalo); puntando così ad una forte limitazione del diritto di sciopero, con la complicità dei vertici dei sindacati confederali.

La mossa ha ottenuto però il risultato di spaccare i confederali stessi: una parte significativa della loro base è confluita nella piazza autorganizzata di “Strike Back”, che ha imposto una serie di blocchi alla circolazione ed all’agibilità dei padroni; e in cui hanno avuto libertà d’azione iniziative antifasciste ed ambientaliste, in una felice allusione a forme di sciopero metropolitano a venire.

Di seguito la traduzione del report della giornata, dal portale della rivista antagonista Brand:

Tante le iniziative a Stoccolma il 25 Agosto. Ci sono state parecchie manifestazioni: una sui divari fra i centri urbani e la campagna; un’altra per i diritti animali; un’altra ancora contro i nazi che marciavano per la città. Brand ha seguito la più grande della giornata, Strike Back,  organizzata da una rete che coinvolge tante realtà sindacali. Lo scopo era quello di difendere il diritto allo sciopero contro la proposta dei capi della confederazione dei sindacati svedesi (LO) e della confindustria svedese Svenskt Näringsliv, che vuole drasticamente limitare il diritto allo sciopero.

Grande manifestazione a Stoccolma

Poco dopo mezzogiorno sono cominciate le iniziative nella piazza centrale Norra Bantorget. Circa duemila partecipanti, 11 sindacati della stessa LO, 3 sindacati indipendenti e 3 sindacati della confederazione degli skilled workers TCO; ma anche rappresentanti delle LO danese e norvegese.

Portavoce dei diversi sindacati della LO hanno spiegato la differenza fra quello che vogliono i capi della LO e quello che vogliono i membri, e quanto importante sia la lotta nei uoghi di lavoro. Portavoce dai sindacati indipendenti come l’Organizzazione Centrale dei Lavoratori di Svezia (SAC) e il sindacato degli scaricatori sottolineavano quanto sia severa la proposta dei capi della LO nei confronti degli operai in lotta. In totale hanno preso parola, cantato, o letto comunicati 28 persone.

Nazi-setta incontra resistenza al quartiere di Kungsholmen

Allo stesso tempo si sono incontrate a Kungsholmen un centinaio di persone, nessuna delle quali esterna al nucleo attivista del movimento di resistenza nordica (NMR) [gruppo dell’estrema destra nazi-suprematista N.d.T.]. E’  andata così anche nei loro cortei precedenti negli ultimi anni. Anche centinaia di antifascisti si sono riuniti a Kungsholmen ed hanno disturbato l’incontro dei nazi. Il NMR aveva ottenuto il permesso di marciare, ma ha scelto di rimanere a Kungsholmen. Grazie alla presenza degli antifascisti i nazi sono andati a casa, accompagnati da una scorta della polizia.

Quattro dita si muovono per la città

Verso le 3 del pomeriggio si è conclusa la manifestazione della piazza Norra Bantorget, ed i manifestanti si sono divisi in gruppi – le cosiddette “dita” – con lo scopo di realizzare altre iniziative in luoghi diversi nel centro di Stoccolma.

Il dito blu aveva il compito di “spostare ciò che è il nocciolo di uno sciopero, cioè l’interruzione temporanea nella produzione e nei flussi del traffico e delle merci, dai luoghi del lavoro alle strade”. Si è mosso su via Vasagatan passando per la stazione centrale e girando verso la piazza Sergels Torg dove la polizia lo ha bloccato. Da li si è tornati verso il posto dove si è cominciato, la sede della LO, bloccando sempre il traffico.

Il dito giallo ha fatto il “giro di un delitto”, muovendosi verso nord e passando da via Drottninggatan a via Sveavägen dove si è tenuto un sit-in in strada – bloccando la sede del partito socialdemocratico per un’oretta.

Il dito rosso è rimasto su piazza Norra Bantorget e ha concluso un’azione simbolica. Rappresentanti di vari sindacati si sono alzati con striscioni e bandiere mentre hanno scaricati sacchetti pieni della proposta sotto la porta della sede della LO.

Il dito verde ha lasciato piazza Norra Bantorget su una strada autorizzata per tenere un altro presidio nel parco Vasaparken.

[iframe src=”https://www.facebook.com/plugins/video.php?href=https%3A%2F%2Fwww.facebook.com%2FStrikeBackSTHLM%2Fvideos%2F1940331506259819%2F&show_text=0&width=560″ width=”560″ height=”315″ style=”border: none; overflow: hidden;” scrolling=”no” frameborder=”0″ allowtransparency=”true” allowfullscreen=”allowfullscreen” ]

Ti è piaciuto questo articolo? Infoaut è un network indipendente che si basa sul lavoro volontario e militante di molte persone. Puoi darci una mano diffondendo i nostri articoli, approfondimenti e reportage ad un pubblico il più vasto possibile e supportarci iscrivendoti al nostro canale telegram, o seguendo le nostre pagine social di facebook, instagram e youtube.

pubblicato il in Bisognidi redazioneTag correlati:

sciopero metropolitanosvezia

Articoli correlati

Immagine di copertina per il post
Bisogni

Gli operai di Forlì occupano la fabbrica e vincono la vertenza

Lavoravano per 12 ore al giorno percependo uno stipendio adeguato a otto ore lavorative, privati di qualsiasi livello di sicurezza e l’alloggio previsto in realtà coincide con lo stesso capannone senza riscaldamento con i materassi buttati a terra. Gli operai hanno bloccato lo stabilimento di mobili e allestito un presidio davanti all’azienda.

Immagine di copertina per il post
Bisogni

Il sintomo Mangione

Si è già detto tutto e il contrario di tutto sull’identità di Luigi Mangione, il giovane americano che qualche giorno fa ha ucciso a Manhattan il CEO di United HealthCare…

Immagine di copertina per il post
Bisogni

Calenzano (Firenze): esplosione nel deposito ENI

Enorme esplosione al deposito della raffineria Eni di Calenzano (Firenze) con un bilancio di 4 lavoratori morti, 26 feriti di cui 2 gravi.

Immagine di copertina per il post
Bisogni

Cosa succede in città: il turismo

Apriamo questo ciclo di trasmissioni che affronta l’ennesimo grande evento che si affaccia su questa città: il Giubileo.

Immagine di copertina per il post
Bisogni

Milano: “Verità per Ramy e Fares”. In 600 alla fiaccolata al Corvetto

“Verita’ per Ramy e Fares”. Sabato 30 novembre a Milano una fiaccolata  in ricordo di Ramy Elgaml. Centinaia di persone si sono ritrovate alle ore 19.00 in Piazzale Gabrio Rosa al Corvetto per poi raggiungere il luogo dove Ramy è deceduto dopo un incidente stradale a seguito di un inseguimento di un’auto dei carabinieri durato 8 chilometri, su cui indaga la Procura.

Immagine di copertina per il post
Bisogni

29 novembre: sciopero generale

Proponiamo di seguito una rassegna di approfondimento verso lo sciopero generale del 29 novembre a partire dalle voci collezionate durante la settimana informativa di Radio Blackout

Immagine di copertina per il post
Bisogni

Un rito meneghino per l’edilizia

Sul quotidiano del giorno 7 novembre, compare un suo ultimo aggiornamento sotto il titolo “Il Salva-città. Un emendamento di FdI, chiesto dal sindaco Sala, ferma i pm e dà carta bianca per il futuro”.

Immagine di copertina per il post
Bisogni

La parabola della salute in Italia

È un potente monito in difesa del Servizio sanitario nazionale quello che viene dall’ultimo libro di Chiara Giorgi, Salute per tutti. Storia della sanità in Italia dal dopoguerra a oggi (Laterza, 2024). di Francesco Pallante, da Volere la Luna Un monito che non si limita al pur fondamentale ambito del diritto alla salute, ma denuncia […]

Immagine di copertina per il post
Bisogni

Cuba: blackout ed embargo

Cuba attraversa la sua maggiore crisi energetica, con la pratica totalità dell’isola e con 10 su 11 milioni di abitanti privati di elettricità.

Immagine di copertina per il post
Bisogni

Movimento No Base: Fermarla è possibile. Prepariamoci a difendere la nostra terra!

Da mesi le iniziative e le mobilitazioni contro il progetto strategico di mega hub militare sul territorio pisano si moltiplicano in un contesto di escalation bellica in cui il Governo intende andare avanti per la realizzazione del progetto di base militare.

Immagine di copertina per il post
Conflitti Globali

Protesta contro l’adesione della Svezia alla NATO a Stoccolma

A Stoccolma si è svolta una manifestazione contro l’adesione della Svezia alla NATO e i relativi impegni nei confronti della Turchia. I partecipanti portavano bandiere del PKK e chiedevano il rilascio di Abdullah Öcalan.

Immagine di copertina per il post
Conflitti Globali

Libertà per chi? Il Corano, la Nato e gli imbarazzi svedesi

Risparmiato dalle ondate di calore, il clima svedese è nondimeno surriscaldato dalla crisi internazionale accesa (è il caso di dirlo) dai roghi del Corano che si sono verificati negli ultimi mesi.

Immagine di copertina per il post
Conflitti Globali

NATO: sì di Erdoğan all’ingresso della Svezia. Biden: “Sostegno all’Ucraina”, ma niente adesione fino a fine guerra

A Vilnius la Nato sta definendo un nuovo pacchetto di aiuti militari per Kiev. La Francia invierà missili a lungo raggio mentre la Germania promette armamenti per ulteriori 700 milioni.

Immagine di copertina per il post
Conflitti Globali

Migliaia di persone in marcia contro l’adesione della Svezia alla NATO

La Rete dell’Alleanza contro la NATO ha protestato a Stoccolma contro la nuova legge che minaccia diversi diritti e libertà.

Immagine di copertina per il post
Conflitti Globali

Mahmut Tat estradato in Turchia dalla Svezia

Il membro del Pkk consegnato a Erdogan. Primo «rimpatrio» per ottenere l’ok della Turchia all’ingresso nella Alleanza Atlantica

Immagine di copertina per il post
Conflitti Globali

Zınar Bozkurt minacciato di espulsione inizia lo sciopero della fame in Svezia

Zınar Bozkurt (26), un rifugiato curdo minacciato di espulsione, ha iniziato uno sciopero della fame dopo che le autorità svedesi hanno deciso che non ha bisogno di protezione e che deve essere rimpatriato in Turchia. Zınar Bozkurt, un curdo che vive in Svezia da otto anni, in attesa dell’espulsione in Turchia dopo essere stato arrestato […]

Immagine di copertina per il post
Conflitti Globali

L’eclissi del neutralismo nordico: la Finlandia, la Svezia e la NATO

Le manifestazioni di giubilo che in Occidente hanno accolto la notizia (parzialmente gonfiata ad arte) dell’avvicinamento alla NATO di Svezia e Finlandia, da lungo tempo neutrali, sono un’ulteriore riprova del gioco al massacro cui l’intera Europa – e potenzialmente l’umanità tutta – è sospinta da un apparato politico-economico-militare indifferente alle sorti dell’umanità. Di Monica Quirico […]

Immagine di copertina per il post
Conflitti Globali

La Svezia vuole deportare in Turchia una bambina curda di 10 anni

L’autorità svedese per le migrazioni vuole deportare Buket, dieci anni, da sola in Turchia. La ragazza curda vive a Stoccolma da sei anni. 70.000 persone in Svezia hanno criticato la decisione e hanno chiesto la sospensione dell’espulsione. Il caso Buket è venuto alla luce quando l’Aftonbladet ha riferito a giugno che la domanda della bambina […]