L’inflazione è colpa delle imprese, ma paghiamo sempre noi…
Se è vero come ha scritto qualcuno che Putin si avvantaggerà internamente per aver chiuso bene la partita, senza grandi danni o spargimenti di sangue, è altrettanto vero che la cosa non può non aver ripercussioni sull’immagine internazionale della Russia e sull’efficacia del comando putiniano.
Leggendo infatti questa nota confidenziale sorprendentemente elogiativa si capisce che al di là del pretesto della violenza, se il ministro cerca di sciogliere il movimento, è perché questo ha successo!
I vertici di Atlantia (controllata dalla famiglia Benetton) erano a conoscenza da tempo dei rischi connessi al Ponte Morandi e delle condizioni dell’intera rete autostradale, definita vecchissima.
La discussione italiana sull’invio delle armi in Ucraina è tanto più surreale nel momento in cui, nel dibattito politico ufficiale e non, si parla di una guerra che non esiste più mimando una teatralità di discussione da primo novecento.
Come dare, e organizzare, percorsi di rottura al cuore dello sviluppo capitalistico? Quali i comportamenti potenzialmente sovversivi su cui costruirli, oggi? Quali punti di metodo ancora inattuali trarre dall’esperienza militante di quella generazione politica che per ultima ha tentato l’“assalto al cielo”? da Kamo Modena Sono le domande implicite che hanno mosso il terzo incontro […]
E’ vero che la sua scomparsa è in qualche modo un fatto storico, più che altro per il suo portato simbolico: la definitiva sanzione della fine di una stagione storica e politica, il cui tramonto è iniziato con la crisi finanziaria del 2008, guarda caso momento fatale che innescherà il suo declino, e sta consegnando i suoi ultimi lasciti oggi sull’orlo di una guerra totale.
Revelli si concentra su due nodi: l’inevitabile traiettoria di collisione tra democrazia (persino nella sua forma borghese) e neoliberismo e sulla, in parte conseguente, riemersione della guerra in Europa.
Prendendo in considerazione i quaderni successivi al 1868, si può immediatamente riconoscere la rapida espansione degli interessi ecologici di Marx.
In questa decima puntata del Diario della crisi – progetto nato dalla collaborazione tra Effimera, Machina-DeriveApprodi ed El Salto – Stefano Lucarelli riflette sull’inopportuno susseguirsi di crisi che, spiazzando ed eliminando le cause e dunque le possibilità d’intervenire sulle conseguenze di quelle precedenti, fanno sì che gli effetti di queste ultime si accumulino e si […]