Carola, Maya e Samuele escono dal carcere. La mobilitazione antifascista va avanti
Ieri sono stati liberati Carola, Maya e Samuele dopo quattro giorni di carcerazione ingiustificata. La mobilitazione per la loro liberazione ha evidentemente sortito i suoi effetti, ma ancora la questione non è chiusa. Infatti a Samuele è stato imposto l’obbligo di firma e a Maya il divieto di dimora a Torino, con un assurdo giuridico dato che lei è da sempre residente nella città piemontese.
Inoltre la mobilitazione dopo i fatti di giovedì ha posto all’ordine del giorno della vita di molti studenti universitari l’attegiamento dell’Ateneo torinese nei confronti di quanto successo. La presenza dei fascisti del Fuan, le loro provocazioni scortate dalla polizia, la delega all’ordine pubblico di conflitti che si verificano all’interno delle mura universitarie, l’arresto di tre studenti, rendono insopportabile a molti e molte l’insipienza della governance universitaria. Mentre in città si vedono crescere i gesti, per quanto sparuti e codardi, di intolleranza e neofascismo (come ad esempio le scritte sulle porte di figli di partigiani e internati dei campi di concentramento) l’università di Torino permette a gruppi apertamente riferibili a quella tradizione di spargere odio rigorosamente scortati dalla polizia che non vede l’ora di prodursi in provocazioni. Per questo motivo, vista la significativa partecipazione alle giornate di mobilitazione, gli studenti e le studentesse hanno deciso di rilanciare la mobilitazione con un’assemblea pubblica mercoledì 19.
Dal profilo facebook del CUA:
“Dopo quattro giorni di detenzione per avere contestato la presenza di fascisti in università, Carola, Maya e Samuele escono dal carcere delle Vallette.
Siamo felici di poterli riabbracciare tutti e tre e di saperli sorridenti e tranquilli, ma apprendiamo con rabbia che sono state disposte per Samuele le firme quotidiane e per Maya il divieto di dimora dalla città di Torino, il che le impedirà di frequentare l’università e di lavorare e la obbligherà ad interrompere i rapporti quotidiani con i suoi compagni, amici e colleghi.
Perché vengano tolte le misure cautelari a due studenti che si sono spesi per cacciare i fascisti dalla loro università, perché ai fascisti venga negato qualsiasi spazio per propagandare odio, razzismo e sessismo ci vediamo Mercoledì 19 alle 18.30 nella main hall del campus Luigi Einaudi per l’ Assemblea pubblica antifascista !”
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