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Cile, violenti scontri nel giorno dell’omaggio a Pinochet

Le forze dell’ordine – tra cui circa 500 uomini dei corpi speciali – hanno usato gas lacrimogeni e carri idranti per disperdere i dimostranti, che cercavano di forzare le barricate montate dai carabinieri attorno al teatro che ospitava l’evento.
Numerose persone sono state arrestate – riferiscono i media locali – e ci sarebbero vari feriti tra i manifestanti.
L’omaggio senza precedenti a Pinochet – deceduto a 91 anni nel 2006 – comprendeva la proiezione di un film che esalta i suoi 17 anni di dittatura. L’iniziativa è stata indetta dal gruppo ‘Corporazione 11 settembre’, guidato da un ex colonnello dell’esercito. ”E’ un atto per rendere onore alla storia”, ha dichiarato il nipote dell’ex dittatore, Augusto Pinochet Molina. Movimenti contrari alla dittatura avevano chiesto invano al governo di vietarla. “Faremo di tutto per evitare gravi disordini”, aveva assicurato ieri il sindaco della capitale, Cecilia Perez, precisando di aver coordinato l’operazione con le forze dell’ordine e ribadendo, come aveva fatto in precedenza anche il ministro Andres Chadwick, portavoce del governo, che “nel nostro Paese ed in democrazia esiste il legittimo diritto ad esprimersi”.
“E’ un’iniziativa politica del pinochetismo fascista e criminiale più duro”, ha risposto a sua volta Lorena Pizarro, presidente dell’associazione ‘Familiari dei detenuti scomparsi’, secondo la quale si tratta di “un’offensiva ben pianificata che punta a sostenere la tesi di un Paese polarizzato e senza tolleranza”.
In base al più recente rapporto sugli anni della dittatura (1973-1990), divulgato lo scorso agosto dalla Commissione Valech, i cileni torturati o rinchiusi in carceri clandestine sono stati almeno 37mila, mentre i morti ammonterebbero a oltre tremila.

Da: Controlacrisi.org

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