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“I fascisti aggrediscono, Alemanno li protegge”: corteo a Montesacro

Intorno alle due, hanno spiegato alcuni dei ragazzi feriti, alcuni giovani si stavano allontanando dal luogo della festa hanno avvistato un gruppo di persone col volto coperto dai caschi e armate di mazze e catene che si avvicinava, e hanno avvertito i giovani che erano rimasti nel parco.  Ma non tutti hanno fatto in tempo ad allontanarsi, e quattro giovani sono stati picchiati ed hanno riportato serie contusioni. Un ragazzo che si occupava della strumentazione audio per salvare l’attrezzatura nella fretta è finito addirittura in una scarpata.
Intorno alle 16,30 la conferenza stampa improvvisata sotto i portici di Piazza Sempione per denunciare quanto accaduto nel parco di Aguzzano tra Quarto e Quinto Municipio si è trasformata in un piccolo corteo nel quartiere, che ha percorso Viale Adriatico fino all’altezza degli uffici postali ed è tornato indietro su Viale Carnaro per tornare poi a Piazza Sempione.
Circa duecento persone, per lo più ragazzi e ragazze giovanissime delle scuole superiori della zona, hanno sfilato dietro uno striscione che recitava “i fascisti aggrediscono, Alemanno li protegge”, e hanno gridato slogan antifascisti e intonato canzoni della Resistenza, con l’obiettivo di sensibilizzare il quartiere rispetto alle sempre più frequenti aggressioni ai danni di militanti delle organizzazioni di sinistra o di semplici avventori dei centri sociali o delle occasioni di aggregazione sociale della zona.
L’aggressione fascista di ieri è l’ultimo capitolo di una lunga serie di episodi di natura squadristica e di intimidazioni che datano almeno dal 2002. Nell’aprile di quell’anno si verificò un episodio fotocopia rispetto a quello di questa notte: un gruppo di ragazzi che festeggiavano i diciott’anni di un loro amico nello stesso parco vennero aggrediti da una ventina di individui armati di caschi, bastoni, cinte e catene. Un ragazzo venne colpito in volto da una catena, mezzo centimetro sotto l’occhio, che altrimenti avrebbe potuto perdere. Una vittima dell’aggressione per un anno soffrì problemi di insonnia. I ragazzi vennero convocati presso la questura centrale dietro Via Nazionale ma l’episodio non fu seguito da nessuna seria inchiesta sui responsabili.
E da allora quel triangolo verde che divide due municipi, il quartiere Talenti da viale Marx e dall’area dove sorge il centro sociale La Torre, è stata teatro di molti episodi di aggressione simili in un filo conduttore che riconduce sempre alle aree nere della zona di Talenti.
Ad esempio anche nel liceo Classico Orazio, liceo storicamente di sinistra e dove la presenza interna del Blocco studentesco è attualmente ridotta al lumicino (sporadicamente una ventina di ‘camerati’ si presenta davanti al Liceo e poi sparisce) vi è stato un tentativo di aggressione anche nel giugno di quest’anno, in occasione di una festa di fine anno scolastico organizzata dai ragazzi dei collettivi e da altri gruppi di giovani.

Ieri la festa nel parco era stata organizzata per celebrare la riapertura dell’anno scolastico senza un chiaro contenuto politico. Ma evidentemente chi cerca di mettere le proprie bandierine sui quartieri della capitale a suon di botte e intimidazioni non ha voluto rinunciare alla spedizione punitiva.

Le forze antifasciste del quartiere accusano Casapound e Blocco Studentesco, che naturalmente negano tutto e anzi fanno la parte delle vittime. Eppure alcuni aggressori indossavano, dicono testimoni, magliette degli ZetaZeroAlfa, il gruppo nazirock di Iannone. Ora bisognerà capire se le forze dell’ordine e la magistratura indagheranno seriamente sull’accaduto o se l’impunità che caratterizza l’operato dell’organizzazione di Iannone e degli altri gruppuscoli dell’estrema destra neofascista continuerà a favorire le aggressioni. Nel frattempo i quattro feriti – due hanno riportato tagli alla testa, gli altri contusioni alla gamba e al piede – hanno sporto denuncia contro ‘ignoti’.

Che cosa deve accadere la prossima volta, magari nel corso di un’ennesima aggressione a danni di ragazzi o di chi semplicemente viene percepito come diverso, perché qualcuno si decida finalmente a porre un freno a certa gentaglia?

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