La madre di Nicolò inizia lo sciopero della fame sotto il carcere
Questa mattina la madre di Nicolò, il giovane antifascista rinchiuso al carcere delle Vallette per aver partecipato a un corteo contro Casapound a Torino, ha iniziato lo sciopero della fame di fronte al carcere in cui si trova suo figlio.
Una decisione che intende portare avanti fino a quando non otterrà risposte sull’ingiusta detenzione a cui è sottoposto Nicolò, al centro di una vendetta tutta politica da ormai più di 3 mesi.
Non solo Nicolò si trova in questa situazione senza nessuna accusa specifica (se non l’aver preso parte a quel corteo, coerentemente con i suoi ideali), ma dall’11 giugno dovrebbe trovarsi agli arresti domiciliari in seguito a un’ordinanza di scarcerazione da parte del Gip. La mancanza di braccialetti elettronici viene però portata da ormai 3 settimane come ostacolo alla sua uscita dal carcere: una situazione assurda che non riguarda solo Nicolò ma moltissimi detenuti e che vede l’amministrazione carceraria e l’azienda incaricata di fornirli (in questo caso la Telecom) rimpallarsi la responsabilità come se nulla fosse.
Luisella, la madre di Nicolò, ha annunciato la sua decisione di entrare in sciopero della fame con queste parole, invitando a sostenerla e a portare solidarietà al presidio sotto il carcere: “Care amiche, cari amici, da oggi inizio lo sciopero della fame. Da questa mattina mi trovate davanti al carcere delle Vallette. Vorrei che questo mio gesto possa smuovere, portare luce, per Nicolò e per chi come lui si trova o si troverà imbrigliato in simili situazioni…vi chiedo un sostegno, se volete passare per un abbraccio, per essere presenti, per testimoniare oppure mandatemi buoni pensieri. Il vostro aiuto, qualunque esso sia, sarà prezioso”.
In mattinata ha ribadito la sua iniziativa anche nel corso di una conferenza stampa, di cui riportiamo la registrazione qui sotto.
Tutti i contributi e gli approfondimenti della campagna #NicoLibero qui.
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