Napoli: gli antifascisti si fanno sentire
Napoli – Tutto era iniziato con le scritte vergate a notte fonda sui muri dell’università Federico II. Intorno alle 9 di ieri sera, dopo la chiusura della facoltà di Lettere, erano comparse sui muri del palazzo svastiche e scritte inneggianti al nazismo.
Questa mattina, compagn* antifascist* dell’università si erano radunati per coprire le scritte e organizzare un momento contro-informativo quando scatta la vile aggressione – a lama armata – dei fascistelli “del Terzo Millenio”: Tra le 10.30 e le 11 pero’, nel bel mezzo dell’iniziativa, tre appartenenti a Cpi Napoli, tra cui il candidato nella lista “Liberi Con Lettieri” Enrico Tarantino, sono passati tra i compagni e dopo un breve diverbio verbale, senza alcuna esitazione, hanno tirato fuori le lame con cui hanno colpito tre studenti e compagni, attualmente all’ospedale [vedi la ricostruzione dei compagn* del Cau].
Viene quindi organizzato un concentramento per il pomeriggio alle h 16 alla Facoltà di Lettere (zona porte di Massa). Durante il corteo viene contestato da alcuni studenti il banchetto all’esterno del comitato elettorale di Lettieri a Piazza Bovio, costretto temporaneamente a chiudere e i galoppini di Lettieri ad andarsene. “Vergogna, nelle vostre liste ci sono i fascisti”, “andatevene!” gli urlano. Sempre nel pomeriggio, Lettieri, in visita ai decumani, viene contestato aspramente da decine di studenti all’esterno della chiesa a Piazza S. Gaetano. “Vergogna” gli urlano. “Nelle vostre liste avete candidati come Tarantino, che usano le lame per farsi la campagna elettorale”, “Napoli è antifascista, andatevene”. Anche in questo caso l’entourage di Lettieri è costretta a rimuovere il banchetto del PDL nella piazza, e Lettieri a barricarsi nella chiesa per sottrarsi alle contestazioni.
Verso le 15, veniva effettuata un’irruzione nel comitato elettorale Pdl pro-Lettieri in piazza Bovio. Il locale è stato messo a soqquadro. Sedie e tavolini rotti, manifesti elettorali ridotti a carta straccia.
Il corteo degli anti-fascisti, si è infine concluso in piazza Dante. dove una parte dei manifestanti si è staccatae incominciato a lanciare oggetti contro la sede del Pdl e contro le auto della polizia municipale. Gli agenti in assetto antisommossa hanno risposto con un fitto lancio di lacrimogeni. Intanto, il sindacato Lavoratori in lotta e gli studenti hanno occupato i binari della Cumana a Montesanto in solidarietà con gli studenti.
La giornata appena conclusasi a Napoli può ben considerarsi risposta adeguata. Necessarioa reazione alle provocazioni fasciste, in ogni territorio e città del paese esse si verificheranno. Stupisce (ma forse neanche troppo) di fronte a tanta linearità di comportamenti, leggere le solite prese di distanza e condanna dell’apparato vendoliano, e mica dei gradini più bassi. Nossignori! Sulla vicenda interviene Nichi Vendola in persona (aspettando la risposta antifascista, silente dopo le coltellate dei poundini): «La violenza è nemica della democrazia e della buona politica. Spero – aggiunge il leader di Sel – che a Napoli si torni rapidamente, dopo una brutta giornata segnata da alcuni episodi di violenza, a confronto delle idee e dei programmi. Noi vogliamo sconfiggere con le idee il candidato del Pdl, ma lo vogliamo in buon salute». Parlasse per lui e i suoi tirapiedi, corte di ambiziosi arrampicatori della politica istituzionale.
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