Scontri ad Atene nell’anniversario dell’omicidio del rapper antifa Killah P
Nella giornata di ieri, a un anno di distanza dall’infame omicidio, in tutta la Grecia, e anche in altre città europee, sono state organizzate manifestazioni antifasciste in suo ricordo.
Il corteo più grosso si è svolto ad Atene: migliaia di persone hanno riempito le strade di Keratsini, il sobborgo della capitale greca dove Killah P venne ucciso. La manifestazione si è aperta scoprendo una statua e una targa dedicata a Pavlos, mentre rapper antifascisti si alternavano su un palco. Presenti anche il padre di Killah P, e quello di Shehzad Luqman, migrante pachistano anch’egli ucciso da membri di Alba Dorata.
Un corteo di 10.000 persone si è poi mosso per le vie del quartiere. Durante la manifestazione sono scoppiati violenti scontri tra gli antifascisti e la polizia, che in più occasioni ha difeso o appoggiato apertamente la presenza e le azioni dei militanti di Alba Dorata e che anche la notte dell’omicidio di Pavlos intervenne solo ad aggressione ormai avvenuta. Il corteo ha attaccato alcune banche con sassi e molotov e la polizia ha risposto con un fitto lancio di gas lacrimogeni per tentare di disperdere la manifestazione. Alcuni antifascisti sono stati fermati durante gli scontri.
Per la fine dell’anno è prevista l’apertura del processo a carico di Giorgos Roupakias, l’assassino di Killah P. Assieme a lui, altri 9 membri di Alba Dorata sono tuttora in carcere per l’indagine scattata contro il partito neonazista dopo l’omicidio del rapper, mentre i restanti 9 arrestati lo scorso anno sono stati rimessi in libertà con la condizionale.
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