Tiburtino III, bloccato il Consiglio municipale, via i fascisti dal quartiere
Da mesi Casapound e Forza Nuova provano ad entrare dentro le problematiche di Tiburtino III ricoprendo di menzogne gli abitanti che da sempre vivono in quel quartiere. Lo scorso 6 settembre un episodio di violenza tra un migrante e un abitante ha messo in campo, ancora una volta, un meccanismo mediatico che ha puntato a criminalizzare i migranti di Via del Frantoio. La stampa ha riportato fatti di cronaca non veri provocando il caso mediatico sulle dichiarazioni fasulle di una donna che sosteneva di essere stata aggredita da un ragazzo del centro di accoglienza. Casapound e Forza Nuova hanno provato a strumentalizzare l’accaduto ottenendo un consiglio municipale straordinario.
Oggi, i cittadini di Tiburtino III si sono presentati al consiglio municipale denunciando prima di tutto, tutti i consiglieri che hanno accettato come interlocutori i fascisti di Casapound sulla gestione di un centro di accoglienza. Il consiglio è stato blindato dalle forze dell’ordine che hanno provato a far entrare da vie laterali i fascisti impedendo la partecipazione degli abitanti del quartiere. La determinazione delle centinaia di persone accorse al presidio ha fatto in modo di bloccare il consiglio comunale e di impedire che ci fosse alcuna discussione.
Come da sempre ribadiscono i comitati, gli abitanti e le reti radicate sulla Tiburtina, dall’apertura del centro di accoglienza di via del Frantoio “numerosi sono stati i tentativi di strumentalizzazione politica del centro da parte di formazioni di estrema destra più o meno celate dietro associazioni e/o comitati di quartiere. Mai una menzione delle vere criticità di Tiburtino, ovvero la disoccupazione, gli sfratti dalle case popolari ATER, lo stato di abbandono e degrado delle case stesse, la chiusura delle piccole attività commerciali, la piaga della droga, la scarsità di spazi di socialità e cultura. La mancanza di iscrizioni alle scuole di Tiburtino sono anteriori all’apertura del centro, i veri disagi nel quartiere hanno origine decine di anni fa. Nessuno vuole difendere un meccanismo dell’accoglienza che è certamente migliorabile e che costituisce fonte di speculazione per molti soggetti, ma di certo le gravi criticità del quartiere non hanno il colore dei migranti e non hanno come sede via del Frantoio.” Gli stessi che avrebbero voluto sedersi in quel consiglio municipale straordinario sono causa diretta delle disuguaglianze sociali che quotidianamente gli abitanti devono affrontare.
Con la giornata di oggi tutti quelli che sono scesi in piazza hanno sbugiardato politici e fascisti che giocano per fini elettorali e di lucro sulle spalle di chi vive il quartiere e perché non si verifichi mai più un episodio di questo genere in nessun municipio della città. Insieme hanno deciso di scendere di nuovo in piazza in un corteo che si terrà sabato lungo le strade di Tibutino III.
COMUNICATO
Oggi 13 settembre centinaia di abitanti del quartiere, realta’ sociali, cittadini e cittadine solidali da tutta Roma sono scesi in piazza per impedire il consiglio municipale straordinario delle menzogne a Tiburtino III. Il consiglio, convocato dietro intimidazione di Casapound e avallato da tutte le forze politiche, e’ stato annullato grazie alla determinazione dei quartieri che non accettano la strumentalizzazione, le intimidazioni e le incitazioni alla guerra tra poveri delle compagini di estrena destra. Si sono presentati come corpo estraneo in quartiere, protetti e scortati dalla polizia, mentre al presidio antirazzista e democratico veniva impedito di assistere alla seduta pubblica. Quanto accaduto oggi e’ responsabilita’ di tutte le forze politiche, M5S che governa questo municipio, PD, Forza Italia e Fratelli d’Italia, che nei giorni scorsi, pur avendo la possibilita’ di porre fine a questo scempio, hanno invece scelto di usare la forza contro la societa’ civile, gli abitanti, le associazioni, i comitati che a gran voce avevano chiesto l’annullamento di un consiglio basato sulle menzogne rispetto al centro di via del Frantoio e non sulle reali problematiche del quartiere: case popolari, servizi sociali, disoccupazione, desertificazione delle attivita’ commerciali, scarsa manutenzione dei complessi scolastici. Ribadiamo con forza che le.compagini neofasciste non sono le benvenute ne’ a Tiburtino, ne’ in tutta la citta’. Diamo appuntamento per un corteo questo sabato per le vie di Tiburtino III per gridare forte che non accettiamo menzogne e violenze sul centro di Via del Frantoio e per chiedere un consiglio municipale sulle vere tematiche del quartiere!
Nodo Territoriale Tiburtina
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