Torino, in migliaia odiano la Lega. Cariche e fermi
Aggiornamento sulle otto persone fermate: 7 di loro sono stati rilasciati. Si registra di almeno una ragazza con una spalla contusa. Per uno di loro è stato convalidato l’arresto e quindi è stato trasferito al carcere delle Vallette di Torino. Lunedì avrà il processo per direttissima. Durante lo stato di fermo, il compagno arrestato è stato ripetutamente minacciato verbalmente da uno scagnozzo della Digos. Un atteggiamento consueto che anche questa volta non ha sortito nessun effetto. Daniele libero!
Migliaia di persone hanno partecipato oggi alla manifestazione contro Salvini e i suoi seguaci che si radunavano in piazza Solferino, con la partecipazione, annunciata all’ultimo, di Casapound che ha deciso di partecipare all’ennesima pagliacciata di Salvini e i suoi. Se Salvini negli ultimi mesi sta ricevendo in ogni dove dure contestazioni, lasciando intravedere un nervosismo malcelato per l’ostilità che incontra in ogni città, oggi Torino non poteva essere da meno. Così all’appuntamento indetto in piazza Castello, grande è stata la partecipazione da parte degli antirazzisti torinesi, pronti a dimostrare a Salvini che neanche a Torino è gradito. Ingente sin da subito le forze di polizia distribuite a grande quantità nelle vie del centro, a chiudere tutte le vie che avrebbero portato alla piazza dove i leghisti si erano dati appuntamento.
A comporre il corteo, studenti, precari, l’ANPI di Torino, sindacati di base, notav e migranti, così come moltissime persone contrarie alle idee razziste e xenofobe della Lega e dei suoi amici. Il corteo partito da piazza Castello e diretto in direzione piazza Solferino, ha incontrato lungo il cammino lo sbarramento di polizia che ha deciso di caricare i manifestanti decisi a proseguire. Le violenti cariche nei confronti dei giovanissimi in prima fila, denotano il comportamento criminale deciso dalla questura di Torino verso chi dimostra il proprio dissenso nelle strade. Le cariche hanno portato a diversi feriti e al fermo di almeno 8 persone. Tra le persone, anche un ragazzo colpito alla testa con un manganello e ferito in modo grave, per cui è risultato necessario il soccorso di un’ambulanza, trattenuta in piazza Castello per circa un’ora prima che la polizia la autorizzasse a partire. Un altro aspetto che la dice lunga sulla gestione della Questura torinese e sull’omissione di soccorso dei feriti.
Dopo la prima carica, il corteo ha proseguito determinato per le vie del centro, reclamando inoltre la liberazione dei ragazzi fermati. Un secondo attacco dell polizia è giunto con lancio di lacrimogeni, per cercare di disperdere ulteriormente i manifestanti che invece hanno proseguito in corteo, ricompattandosi poco dopo. Il corteo ha quindi proseguito per le vie del centro completamente militarizzate, passando anche dal mercato di Porta Palazzo, trovando la solidarietà dei migranti verso gli antirazzisti presenti in piazza.
Intanto nella piazza dove si sono radunati i seguaci di Salvini e di CasaPound (il quale ha dovuto ricorrere a uno o due pullman partiti da città limitrofe per riempire la piazza), circa 500, Matteo Salvini non si è risparmiato in dichiarazioni subdole riferite ai manifestanti, in “2mila scemi” secondo il leader leghista che con ulteriore fastidio richiama all’appello la democrazia, mentre dalle sue parole traspare ancor di più il suo nervosismo verso chi continuamente lo contesta.
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