InfoAut
Immagine di copertina per il post

670 miliardi di dollari in ballo: intervista con il collettivo RedHack

Pubblichiamo la traduzione di un’intervista al collettivo comunista turco RedHack in merito alla recente operazione con cui gli hacktivisti hanno cancellato migliaia di bollette dell’energia elettrica (intervista originariamente comparsa sul sito The Cryptosphere):

Forse è solo una mia impressione, ma la Turchia sembra essere uno dei paesi più interessanti del pianeta in questo momento.

Che stia indulgendo in un gioco geopolitico sull’intervento degli Stati Uniti in Siria, oppure cercando di far scontrare i curdi contro l’ISIS, occupandosi di ciò che comincia a somigliare molto ad un inizio di una guerra civile, oppure censurando riga per riga i giornalisti nazionali, o semplicemente cercando disperatamente di tenere nascoste le tensioni tra fazioni laiche e religiose, il governo turco ha per le mani molti importanti crogioli politici. E sono tutti in ebollizione allo stesso momento. Ed eccoci qua con RedHack, una crew di hacker marxisti-leninisti veramente geniali, fondata nel lontano 1997. Non colpiscono spesso, ma quando lo fanno, lo fanno davvero; in questo caso, per spazzare via la somma di 670 miliardi dollari in bollette elettriche. L’azione di hacking rievoca la loro prima vittoria pubblicamente annunciata: l’attacco del 2005 contro il dipartimento di polizia di Istanbul, quando furono cancellate tutte le multe in sospeso. Il governo turco si è affrettato a sostenere che i debiti non sono stati realmente cancellati, e che avevano i backup di tutto, così da evitare che i cittadini organizzino feste per la “Elettricità gratis” ancora, e per ribadire che gli hacker sono cattivi, capito? In una dichiarazione il governo ha affermato che “Il nostro sistema non consente che una bolletta sia eliminata in modo permanente. Le copie originali delle fatture vengono conservati a TEİAŞ. Il debito che gli hacker hanno detto di aver cancellato è stato raccolto il 27 di ottobre”.

[AGGIORNAMENTO: C’è stata anche confusione a proposito del danno finanziario effettivo causato. Il giornale Hurriyet Daily riporta una perdita di soli 1,5 milioni di lire, che è il numero che il governo ha rilasciato in una dichiarazione sul sito web delle utenze. Quando è stato chiesto specificamente di questa discrepanza di numeri segnalati, i RedHack sono stati irremovibili: l’hack era 1.500 miliardi di lire, 675 miliardi di dollari al cambio odierno].

Eppure, l’attacco è molto più di una vittoria di propaganda. I RedHack hanno anche rilasciato username e password attive, incoraggiando le parti interessate a giocare in anticipo prima che il governo possa farli chiudere. Hanno rilasciato anche un video, che mostra come i membri del team utilizzino le password per penetrare sempre più profonda nel sistema e per modificare il database delle utenze a loro piacimento.

Abbiamo parlato con il portavoce in lingua inglese di RedHack a proposito dell’azione, delle sue ragioni e degli obiettivi finali del gruppo. Un gruppo unito, motivato filosoficamente di hacker esperti di alto livello è il peggior incubo di ogni governo, e così l’azione RedHack sarà usata a livello mondiale dagli imprenditori con commissioni pubbliche e professionisti della sicurezza informatica per il messaggio che può veicolare. Lui/Lei ci ha detto che il gruppo aveva accesso al back-end del sito delle utenze da alcune settimane, ma che ha trascorso qualche tempo “silente”, prendendosi poi alcuni giorni “di sorveglianza” per guardarsi intorno tra i dati del sito. RedHack è l’opposto di gruppo di hacker impulsivo, opportunista, che è una parte significativa della ragione per cui sono stati attivi per quasi venti anni.

“Abbiamo giocato un po’ nel sistema, più di una settimana”, ci hanno detto.

Gli hacker sono stati spinti in questa azione dalla consapevolezza ambientale e (ironicamente) dal sostegno allo Stato di diritto. “Proseguiamo con l’agenda attuale in Turchia in generale ma abbiamo deciso di fare qualcosa contro la distruzione ambientale… in Validebag, dove l’area verde è stata distrutta per costruire una moschea. Noi non siamo contro le moschee, ma questa zona era di interesse storico e l’attuale governo vende e distrugge qualsiasi cosa per profitto. Un altro caso è a Yirca dove un appezzamento di terreno con migliaia di ulivi è stato distrutto per costruire una centrale elettrica. Sempre attraverso una privatizzazione e con l’aiuto del governo. In entrambi i casi sono in corso procedimenti giudiziari, ma anche se questi non si sono conclusi, la distruzione è già avvenuta”.

“L’attuale governo è nemico dell’ambiente e dell’umanità”

Il Presidente turco attuale Erdoğan è al centro delle ire di molti attivisti nel paese, sia per le sue decisioni esecutive e per la sua repressione violenta e distruttiva delle proteste pubbliche, che hanno già richiamato l’attenzione del mondo e le azioni di Anonymous attraverso #OpTurkey. “E’ sulla buona strada per diventare un dittatore spietato. Ogni giorno persone vengono uccise dalla polizia e non una sola persona che abbia autorità viene portata di fronte alla giustizia”.

RedHack ha rifiutato di specificare il vettore di attacco in questa particolare azione di hacking, a causa della sua validità a tutt’ora. “L’attacco è stato coordinato attraverso la nostra rete di comunicazione interna segreta. Noi preferiamo non parlare della vulnerabilità siccome questo darebbe un indizio al governo per gli attacchi futuri. Abbiamo giocato con il sistema, per quanto abbiamo potuto ed abbiamo eliminato file, cancellato debiti di vari distributori delle città. L’obiettivo principale in questo attacco è stato quello di consentire l’accesso al pubblico/hacker e lasciare loro la decisione di farne ciò che vogliono. Il programma è stato chiuso per alcuni giorni in seguito dell’azione. Ora devono fare un lungo lavoro per ripristinare il loro sistema e correggere il danno fatto”.

Alla domanda sui progetti futuri, l’hacker ha glissato. “Continueremo la nostra attività, nonostante le minacce contro di noi, le minacce di ucciderci o di catturarci e detenerci per lungo tempo. Siamo stati dichiarati organizzazione terroristica, e grazie al fatto che Twitter si sia inchinato al governo turco, il nostro account principale @theRedHack è stato censurato in Turchia”. Gli hacker anarchici di Telecomix hanno lavorato per più di un anno per aggirare la censura del governo turco, ed i trend di Twitter possono naturalmente essere visti dall’interno del paese a condizione che l’utente esegua un VPN, fingendo di accedere da un paese diverso.

Contrariamente alle aspettative del pubblico, l’attacco non è stata motivata dalla crisi-della-porta-accanto in Siria, che il gruppo respinge come una azzuffata di ingerenze straniere per la spartizione di un campo fertile, nello stile dell’Impero Britannico. “La Turchia è uno stato fantoccio delle potenze imperialiste. Quello che succede in Siria al momento è parte del grande progetto dell’imperialismo in Medio Oriente di dividere i paesi in piccoli stati per controllarli come più gli aggrada e renderli legati a sé, economicamente e politicamente”. I turchi, da quel che si intuisce, hanno un sacco di problemi da affrontare in casa, oltre alle guerre civili nei paesi vicini.

Essi, tuttavia, sostengono i combattenti curdi. “I curdi della regione hanno mostrato grande coraggio nel lottare contro ISIS e hanno dimostrato di essere determinati a conquistare l’autonomia. Sosteniamo tutti i popoli oppressi per la loro autodeterminazione e la pace”.

Abbiamo chiesto, infine, se RedHack avesse un messaggio per il mondo. E si, ce l’hanno! “Siamo un collettivo hacker con il solo scopo di lavorare per i bisogni della gente e mostrare al sistema corrotto che nessuno è intoccabile. I nostri attacchi precedenti l’hanno dimostrato numerose volte. Auguri ai nostri fratelli Anonymous e a Jeremy Hammond. Hacker di tutto il mondo uniti contro i tiranni. Non hanno nulla da perdere, se non le nostre tastiere”.

Ti è piaciuto questo articolo? Infoaut è un network indipendente che si basa sul lavoro volontario e militante di molte persone. Puoi darci una mano diffondendo i nostri articoli, approfondimenti e reportage ad un pubblico il più vasto possibile e supportarci iscrivendoti al nostro canale telegram, o seguendo le nostre pagine social di facebook, instagram e youtube.

pubblicato il in Approfondimentidi redazioneTag correlati:

bolletteredhackturchia

Articoli correlati

Immagine di copertina per il post
Approfondimenti

Il cambiamento climatico è una questione di classe/1

Alla fine, il cambiamento climatico ha un impatto su tutti.

Immagine di copertina per il post
Approfondimenti

Il coltello alla gola – Inflazione e lotta di classe

Con l’obiettivo di provare a fare un po’ di chiarezza abbiamo tradotto questo ottimo articolo del 2022 di Phil A. Neel, geografo comunista ed autore del libro “Hinterland. America’s New Landscape of Class and Conflict”, una delle opere che più lucidamente ha analizzato il contesto in cui è maturato il trumpismo, di cui purtroppo tutt’ora manca una traduzione in italiano.

Immagine di copertina per il post
Approfondimenti

Controsaperi decoloniali: un approfondimento dall’università

n questo momento storico ci sembra inoltre cruciale portare in università un punto di vista decoloniale che possa esprimere con chiarezza e senza peli sulla lingua le questioni sociali e politiche che ci preme affrontare. Sempre più corsi di laurea propongono lezioni sul colonialismo, le migrazioni e la razza, ma non vogliamo limitarci ad un’analisi accademica: abbiamo bisogno dello sguardo militante di chi tocca questi temi con mano.

Immagine di copertina per il post
Approfondimenti

Stati Uniti: soggetti e strategie di lotta nel mondo del lavoro

L’ultimo mezzo secolo di neoliberismo ha deindustrializzato gli Stati Uniti e polverizzato il movimento operaio.

Immagine di copertina per il post
Approfondimenti

L’intelligenza artificiale. Problemi e prospettive

L’Ai attuale è una grande operazione ideologica e di marketing, confezionata per aumentare il controllo delle persone e restringere il margine di libertà digitale” (1) Intervista a Stefano Borroni Barale, da Collegamenti di Classe L’Intelligenza artificiale (Ai) è un tema oggi talmente di moda che persino il papa ha ritenuto indispensabile dire la sua sull’argomento. […]

Immagine di copertina per il post
Approfondimenti

L’enigma Wagenknecht

Dopo le elezioni regionali del Brandeburgo, il partito di Sahra Wagenknecht (BSW) ha confermato di essere una presenza consolidata nel panorama politico tedesco. di Giovanni Iozzoli, da Carmilla Il profilo stesso di questa aggregazione non autorizza la sua collocazione nel campo delle performance elettorali effimere o occasionali: le radici sociali sono solide e si collocano […]

Immagine di copertina per il post
Approfondimenti

Ribellarsi per la Palestina è possibile e necessario più di prima: una riflessione dal casello di Roma Ovest su sabato 5 ottobre e DDL 1660

Con questo articolo vogliamo proporre una riflessione sulla giornata di mobilitazione per la Palestina di sabato 5 ottobre a partire dall’esperienza di lotta e conflitto che abbiamo avuto come studentə e giovani di Pisa partitə con il pullman di Studentə per la Palestina, per arrivare a Roma.

Immagine di copertina per il post
Approfondimenti

Il trattore torna al campo.. e adesso?

I primi mesi del 2024 sono stati segnati in molti paesi d’Europa dall’esplosione del cosiddetto “movimento dei trattori”.

Immagine di copertina per il post
Approfondimenti

Militarizzazione, guerra contro il popolo e imprese criminali in Messico

Nessuno con un minimo di sensibilità umana può rimanere indifferente alla violenza esorbitante che viviamo in Messico, sono circa 30.000 le persone uccise solamente nel 2023, mentre nel maggio di questo 2024 ne sono state assassinate 2.657.

Immagine di copertina per il post
Approfondimenti

Abbecedario dei Soulèvements de la Terre – Composizione

Pubblichiamo di seguito un estratto del libro “Abbecedario dei Soulèvements de la Terre. Comporre la resistenza per un mondo comune” in uscita per Orthotes Editrice, curato nella versione italiana da Claudia Terra e Giovanni Fava.

Immagine di copertina per il post
Conflitti Globali

Kurdistan: attacco ad Ankara, bombardamenti turchi, colloqui con Ocalan

Giovedì, dopo la notizia di un riuscito attacco della guerriglia (rivendicato venerdì mattina) curda del PKK contro la principale industria di ingegneria bellica turca ad Ankara, l’aviazione di Erdogan ha scatenato sanguinosi raid aerei sulla Siria del Nord e sul nord dell’Iraq, dove il PKK sta infliggendo dure perdite all’esercito turco.

Immagine di copertina per il post
Conflitti Globali

KCK: agiremo secondo il processo sviluppato da Rêber Apo

“Il nostro movimento, con tutte le sue componenti, agirà secondo il processo che il Rêber Apo svilupperà”, ha dichiarato la co-presidenza della KCK, sottolineando che per questo devono essere stabilite le condizioni di salute, sicurezza e lavoro del leader.

Immagine di copertina per il post
Conflitti Globali

La salute negata dell3 prigionier3 politich3 curd3 in Turchia

Lo scorso fine settimana abbiamo partecipato alla conferenza “Le condizioni di salute nelle carceri turche” organizzata dal Congresso Democratico dei Popoli (HDK), accogliendo con calore e gioia il loro invito ad Istanbul, insieme ad altre realtà sociosanitarie autonome provenienti dall’Europa, per lo più da Germania e Grecia.

Immagine di copertina per il post
Conflitti Globali

L’asse della normalizzazione: la Turchia e alcuni Paesi arabi sostengono l’economia di guerra di Israele

Mentre l’Asse della Resistenza dell’Asia occidentale cerca di indebolire l’esercito, l’economia e la sicurezza di Israele, una manciata di Stati arabi e la Turchia si sforzano segretamente di rafforzare Israele e rifornire la sua guerra a Gaza. Questo è il nuovo “Asse della Normalizzazione” della regione.

Immagine di copertina per il post
Conflitti Globali

Turchia: pene tombali per i leader curdi dell’Hdp

Pene tombali sono state inflitte dai tribunali turchi ai fondatori e leader del Partito Democratico dei Popoli.

Immagine di copertina per il post
Conflitti Globali

Alcune valutazioni post elezioni in Turchia.

Con Murat Cinar facciamo il punto sulle condizioni delle elezioni in Turchia e gli scontri tra popolazione e forze dell’ordine nei giorni immediatamente successivi.

Immagine di copertina per il post
Conflitti Globali

Turchia: Erdogan tenta di delegittimare la vittoria di Dem nel sud-est del paese. Manifestazioni e scontri

Proseguono i tentativi del sultano Erdogan e del suo partito AKP di delegittimare i risultati espressi nel voto per le elezioni amministrative del fine settimana.

Immagine di copertina per il post
Conflitti Globali

Il PKK è un’organizzazione terroristica?

Il Partito dei Lavoratori del Kurdistan (PKK) e il suo cofondatore e leader di lunga data, Abdullah Öcalan, sono stati per molti anni nella lista dei terroristi degli Stati Uniti e dell’Unione Europea (UE).

Immagine di copertina per il post
Conflitti Globali

Kurdistan: Gerîla TV pubblica un filmato dell’operazione rivoluzionaria a Xakurkê

Gerîla TV ha pubblicato un filmato dell’operazione rivoluzionaria a Xakurkê verso la fine di dicembre, in cui sono stati uccisi decine di soldati.

Immagine di copertina per il post
Conflitti Globali

SDF: gli attacchi della Turchia alla Siria settentrionale e orientale sono un atto di aggressione barbara e terroristica

Gli attacchi della Turchia alla Siria settentrionale e orientale sono un “atto di aggressione barbarica e terroristica”, lo hanno affermato le SDF in una nota. Questa mattina la Turchia ha continuato ad attaccare la regione.