InfoAut
Immagine di copertina per il post

Malpensa: bloccati i check-in di Turkish Airlines in solidarietà con il Rojava. Violenze contro i manifestanti

Ieri mattina, 9 gennaio 2025, in risposta ai continui attacchi della Turchia alla Amministrazione Autonoma Democratica del Nord Est della Siria (Rojava, DAANES), molti giovani hanno bloccano il check-in del volo a Milano Malpensa.

da Radio Onda D’Urto

La risposta ricevuta da parte del personale dell’areoporto e delle forze dell’ordine è stata l’accerchiamento e l’abuso di violenza sui giovani manifestanti. Alcuni attivisti sono stati separati violentemente dal resto del gruppo e sequestrati. Uno di loro è stato isolato e portato in uno stanzino: quando è stato rilasciato ha dichiarato di essere stato preso a pugni e sbattuto contro il muro. L’intero gruppo è stato circondato dalle forze dell’ordine e per cinque ore gli è stato impedito di lasciare l’areoporto.

Abbiamo raggiunto telefonicamente una delle attiviste presenti, proprio nel momento in cui le persone fermate sono state rilasciate. 

Qui la testimonianza, ai microfoni di Radio Onda d’Urto, di uno degli attivisti fermati su quanto accaduto 

In un comunicato attiviste e attivisti spiegano il senso della loro azione: 

Come giovani abbiamo bloccato stamattina l’imbarco della Turkish Airlines per richiamare l’attenzione di chi viaggia e del resto della società sul ruolo del governo AKP/MHP di Erdogan e dei suoi comparti strategici nella guerra in corso a diverse latitudini del medio-oriente.

Turkish Airlines è uno dei maggiori strumenti dello stato turco per crearsi una buona immagine a livello internazionale e seguire le sue mire espansionistiche. Sebbene lo Stato possieda poco meno della metà delle sue azioni, i critici affermano che la compagnia agisce sotto la direzione e con l’aiuto del governo centrale. Questo collegamento ha visto Turkish Airlines raggruppata insieme ai suoi rivali del Golfo da compagnie aeree statunitensi e dell’UE che lamentano violazioni delle norme sugli aiuti di Stato.

Il presidente turco ha respinto le preoccupazioni degli attivisti che hanno avvertito che il nuovo aeroporto di Istanbul avrebbe causato danni ecologici incalcolabili e incoraggiato l’espansione urbana in una città già sopra i 15 milioni di abitanti. Tutto questo nel pieno di una crisi climatica e ecologica.

Denunciamo il ruolo di primo piano che la Turchia ha avuto nel sostenere l’ISIS fino a oggi.
Denunciamo l’occupazione militare del cantone curdo di Afrin nel 2018, con violenze indicibili.
Denunciamo il supporto turco al gruppo fondamentalista che ha preso il potere in Siria, HTS (ex Al Nusra).

Durante la sua prima riunione di gabinetto del 2025, il presidente turco Erdoğan ha giurato di agire rapidamente contro le forze curde in Siria e il dissenso interno. In questi giorni infatti lo Stato turco ha continuato i suoi pesanti attacchi alla diga di Tishrin, che nelle ultime settimane hanno causato la mancanza di acqua ed elettricità per circa 1 milione di persone.

Proprio ieri la società civile del Rojava si è unita in corteo per proteggere la diga di Tishreen dove le milizie jihadiste finanziate dalla Turchia stanno concentrando i loro attacchi e il regime ha bombardato il convoglio facendo cinque morti e diversi civili.

Lo stato turco opprime anche il proprio popolo, di diverse etnie, attraverso pratiche di negazione delle identità culturali, strumentalizzazione della religione, repressione della libertà di stampa ed espressione.

Nonostante Turkish Airlines sia una azienda colossale che muove milioni di persone e che guadagna miliardi di euro l’anno, lo stato turco sfrutta le rotte migratorie e opprime le persone che passano nel paese arrivando da lontano. Lo stato turco usa a suo favore questa situazione umanitaria e in modo perfido ricatta l’Europa che di recente le ha elargito 14 miliardi di euro.

Anche lo Stato italiano è complice delle pratiche omicide della Turchia essendo uno dei principali esportatori di armi nel paese. Abbiamo deciso di agire perché non accettiamo questa ingiustizia e non accettiamo che venga normalizzata la situazione di guerra mondiale e caos.

Siamo qui a difendere la vita comune e la speranza della convivenza tra i popoli, che in Rojava come in innumerevoli altri luoghi nel mondo è sotto attacco. La solidarietà e l’unione in questo momento sono ciò che più ci serve. La gioventù che lotta scrive e continuerà a scrivere la storia!

CONTRO I GOVERNI FASCISTI D’EUROPA E DELLA TURCHIA!

LUNGA VITA ALLA RESISTENZA POPOLARE IN KURDISTAN E IN SIRIA!

Ti è piaciuto questo articolo? Infoaut è un network indipendente che si basa sul lavoro volontario e militante di molte persone. Puoi darci una mano diffondendo i nostri articoli, approfondimenti e reportage ad un pubblico il più vasto possibile e supportarci iscrivendoti al nostro canale telegram, o seguendo le nostre pagine social di facebook, instagram e youtube.

pubblicato il in Conflitti Globalidi redazioneTag correlati:

Rojavaturchiaturkish airline

Articoli correlati

Immagine di copertina per il post
Conflitti Globali

Addio a Pepe Mujica

Si è spento Pepe Mujica, guerrigliero tupamaro ed ex-presidente dell’Uruguay. Nato a Montevideo il 20 maggio 1935 contadino fioricoltore, José Alberto Mujica Cordano, negli anni ‘60 divenne membro della guerriglia rivoluzionaria di sinistra Movimento di Liberazione Nazionale – Tupamaros, passando per questo in galera oltre dieci anni, molti dei quali in isolamento totale, assieme ad altre […]

Immagine di copertina per il post
Conflitti Globali

Pkk annunciato lo scioglimento della struttura organizzativa e la fine della lotta armata

Il Partito dei Lavoratori del Kurdistan, il Pkk, ha annunciato di avere tenuto a inizio maggio il 12/mo congresso, che ha deciso di sciogliere la struttura organizzativa e porre fine alla lotta armata.

Immagine di copertina per il post
Conflitti Globali

Livorno: 2000 in corteo per la Palestina. Lunedì 12 maggio presidio al porto contro la logistica di guerra

“Stop al genocidio, Palestina Libera”, “Basta guerre, fermiamo il riarmo”. A gridarlo con forza sono stati almeno 2000 livornesi, tra cittadini comuni e associazioni, comitati anti guerra, sigle sindacali e politiche, studenti e lavoratori autonomi portuali, che sabato 10 maggio hanno partecipato in massa alla manifestazione in sostegno del popolo palestinese.  Un corteo che da […]

Immagine di copertina per il post
Conflitti Globali

“Non lasceremo loro nulla”. La distruzione del settore agricolo e dei sistemi alimentari di Gaza

Questo rapporto “Non lasceremo loro nulla” (*) affronta la distruzione del settore agricolo e delle strutture legate alla produzione alimentare durante l’assalto militare israeliano in corso sulla Striscia di Gaza dal 7 ottobre 2023. di Palestinian Centre for Human Rights, da ECOR Network Ciò include bombardamenti e razzie di terreni agricoli, sradicamento e bruciatura di […]

Immagine di copertina per il post
Conflitti Globali

Collaborazione tra industrie delle armi italiane e turche: lunedì mobilitazione a Torino contro il “Forum Turchia”

Lunedì 12 maggio a Torino si terrà il forum “Turchia: un hub verso il futuro”, promosso dalla Camera di Commercio con l’obiettivo dichiarato di “rafforzare la cooperazione economica” tra Italia e Turchia nei settori dell’aerospazio, dell’automotive e della digitalizzazione.

Immagine di copertina per il post
Conflitti Globali

Netanyahu verso la soluzione finale

Il piano annunciato dal governo di Netanyahu, che pare attenda soltanto il passaggio di Donald Trump nel Golfo, per essere messo in atto ha i contorni ben precisi.

Immagine di copertina per il post
Conflitti Globali

Scontro aperto tra India e Pakistan: operazione “Sindoor”

A seguito dell’attentato che ha ucciso 26 turisti indiani nel Kashmir amministrato dall’India avvenuto a fine aprile, la risposta dello stato indiano è arrivata nella notte tra martedì 6 maggio e mercoledì 7 maggio, con l’Operazione definita Sindoor: una serie di bombardamenti si sono abbattuti sul Pakistan, nella parte di territorio pachistana del Kashmir e nella provincia pachistana del Punjab.

Immagine di copertina per il post
Conflitti Globali

Paese Mapuche: parla il CAM, “La Commissione di Pace e di Intesa è una farsa” (I)

Siamo chiari, questa Commissione non rappresenta gli obiettivi politici della nostra organizzazione e del movimento mapuche autonomista che è attivo nei processi di recupero territoriale. di Héctor Llaitul La nostra politica continua ad essere la ricostruzione nazionale e la liberazione del Wallmapu, obiettivi che, una volta di più, non sono compresi né abbordati dalla classe […]

Immagine di copertina per il post
Conflitti Globali

Gaza: “nuovo piano israeliano per perpetrare il genocidio, ma l’occupazione non riuscirà”

“Il tentativo di Israele è di protrarre questa guerra e provare a portare avanti fino in fondo il genocidio nel silenzio della comunità internazionale, ma non riuscirà a mantenere l’occupazione: non ce l’ha fatta nei primi del 2000 quando la Resistenza aveva molte meno capacità, non ci riuscirebbe adesso.” Romana Rubeo, caporedattrice di The Palestine Chronicle, […]

Immagine di copertina per il post
Conflitti Globali

Kashmir, un attentato riaccende il conflitto tra India e Pakistan: visti revocati, trattati sospesi, venti di guerra

Una notte di sangue sulle montagne del Kashmir ha riacceso un conflitto mai sopito, trascinando India e Pakistan sull’orlo di una nuova escalation.

Immagine di copertina per il post
Conflitti Globali

Turchia: l’arresto di Imamoglu scatena nuove proteste contro Erdogan

In Turchia sono scoppiate massicce proteste dopo che le autorità giudiziarie – all’interno di una vasta operazione contro centinaia di persone –  hanno arrestato Ekrem Imamoglu, il sindaco di Istanbul, pochi giorni prima che venisse scelto come candidato del partito di opposizione laico CHP alle presidenziali.

Immagine di copertina per il post
Conflitti Globali

PKK: rispetteremo l’appello del leader Öcalan, dichiariamo il cessate il fuoco

Il Comitato esecutivo del PKK ha dichiarato in un comunicato: “Siamo d’accordo con il contenuto dell’appello del leader Öcalan” e dichiariamo un cessate il fuoco a partire da oggi. Tradotto da ANF Il Comitato esecutivo del PKK ha dichiarato in un comunicato: “Siamo d’accordo con il contenuto dell’appello del leader Öcalan così com’è, e dichiariamo […]

Immagine di copertina per il post
Conflitti Globali

Kurdistan: appello storico di Ocalan. “Tutti i gruppi devono deporre le armi e il PKK deve sciogliersi”

cL’atteso appello del leader e cofondatore del Partito dei Lavoratori del Kurdistan, Abdullah Ocalan, è stato diffuso oggi pomeriggio, giovedì 27 febbraio 2025, ma senza l’atteso video-messaggio, evidentemente bloccato da Ankara. A parlare quindi deputate-i del partito della sinistra curda e turca Dem che si sono recati recata sull’isola-carcere di Imrali, dove Ocalan è detenuto da 26 anni. […]

Immagine di copertina per il post
Approfondimenti

Intervista esclusiva all’Accademia della Modernità Democratica e Foza Yusif, membro del comitato di co-presidenza del Partito di Unione Democratica (PYD)

Abbiamo avuto l’occasione di realizzare questa intervista all’Accademia della Modernità Democratica con al suo interno un contributo (citato tra virgolette) di Forza Yusif, membro del comitato di co-presidenza del PYD..

Immagine di copertina per il post
Conflitti Globali

TURCHIA: IL LEADER DEL PKK OCALAN INCONTRA PER LA SECONDA VOLTA UNA DELEGAZIONE DI DEM

Riprendiamo da Radio Onda D’urto: Dopo anni di completo isolamento, nel giro di poche settimane una delegazione del partito della sinistra curda e turca Dem, terza forza del Parlamento turco, ha potuto incontrare oggi, mercoledì 22 gennaio e per la seconda volta Abdullah Ocalan, leader del Partito dei Lavoratori del Kurdistan – Pkk, imprigionato dal […]

Immagine di copertina per il post
Conflitti Globali

L’escalation di Erdogan contro il Rojava

La Turchia e le milizie islamiste filo-turche, in particolare l’Esercito nazionale siriano (SNA), stanno sfruttando lo spostamento di potere a Damasco per colpire le aree di autogoverno controllate dai curdi nella Siria settentrionale e orientale. Ankara giustifica queste azioni sostenendo che i gruppi che operano nella regione, in particolare le Unità di difesa popolare curde […]