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Cronache di lotta nel mondo del lavoro [14]: finita l’estate, il Governo prova di nuovo a limitare il diritto di sciopero nel “pubblico”

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Giungiamo in pieno settembre con un panorama sostanzialmente immutato all’interno dello scacchiere politico italiano, con un Governo al soldo di banche e imprese che tenta di inserire ulteriori sgravi a queste ultime senza rimodulare i salari, sempre più al ribasso nel decennio che ci ha preceduto.

E se in Francia, l’applicazione della Loi Travail II ha visto questa settimana l’emersione di una conflittualità diffusa e di massa, con piazze piene e oltre 180 manifestazioni contemporanee, questa stenta a intravvedersi nello stivale, nonostante un malcontento sempre meno celato nei confronti delle politiche economiche del PD.
Come nelle estati precedenti, dall’alto e attraverso una martellante canea mediatica si è tornati a mettere in discussione il diritto di sciopero. A questo giro il pretesto per provare a imbavagliare l’esercizio di tale diritto è lo sciopero dei trasporti pubblici a Roma, che già in passato aveva fatto sbottare Renzi e compagnia cantante. Come ben spiegato in questo articolo, l’ Esecutivo lavora alacremente per cercare di normalizzare e restringere le possibilità dei lavoratori di organizzarsi partendo dallo snodo strategico dei cosiddetti “servizi pubblici essenziali”.

Questo un anno dopo l’attacco a più livelli sferrato al vivace mondo conflittuale della logistica, punta avanzata delle rivendicazioni operaie volte a rompere le maglie dello sfruttamento e del ricatto a partire da un adeguamento complessivo dei salari per giungere a un livello di vita dignitoso.

In questo contesto, stasera si terrà a Castelnuovo Rangone la presentazione del libro “Carne da Macello”, proprio nel comune del modenese dove la vertenza Global Carni ha mostrato tutta l’accanimento del potere nel proteggere gli interessi dei padroni, fino a giungere non solo alla sistematica repressione della lotta in sé, ma tentando appunto in modo grave quanto maldestro di attaccare il diritto di sciopero orchestrando l’accusa di “ricatto ed storsione” per il coordinatore nazionale del S.I. Cobas Aldo Milani.

Restando sempre in Emilia, ieri sera a Piacenza si è tenuta una fiaccolata cittadina alla memoria di Abd El Salam, operaio della logistica morto durante uno sciopero perché investito da un camion davanti ai cancelli della GLS. Il 20 settembre di questo mese si terrà l’udienza preliminare relativa a questo assassinio, l’ennesimo che fa gridare vendetta in un Paese che vede un aumento costante di morti certificate sul lavoro.

 

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