InfoAut
Immagine di copertina per il post

Il fascismo delle finestre rotte

||||

Abbiamo tradotto questo interessante contributo di It’s going down sull’assalto al congresso da parte dei sostenitori di Trump. Se da un lato ci pare eccessiva la definizione di colpo di Stato, dall’altro lato ci sembra che il testo individui alcune delle tendenze che potrebbe aver innescato questo evento nel futuro prossimo. Buona lettura!  

Three Way Fight sostiene che il recente fallito golpe rappresenta una potenziale fine alla coalizione trumpiana tra conservatori convenzionali e estrema destra e offre alcune riflessioni su ciò che verrà dopo.

1 Quando Donald Trump si è candidato per la prima volta alla presidenza nel 2015-16, molti sostenitori dell’alt-right lo hanno sostenuto non perché pensavano che potesse vincere, ma perché speravano che avrebbe aiutato a distruggere il partito repubblicano. Non l’ha fatto bene, ma ha creato una grave crisi all’interno del partito, che ora è profondamente diviso tra chi accetta e chi rifiuta la legittimità del sistema elettorale esistente. Un GOP rotto potrebbe sembrare motivo di festeggiamenti, ma è probabile che possa avvantaggiare soprattutto l’estrema destra. L’assalto fisico di oggi alle houses of Congress è stato il margine militante di un movimento molto più grande, e mentre alienerà o spaventerà alcuni simpatizzanti galvanizzerà e incoraggerà altri.

2 In termini più ampi, l’insistente negazione da parte di Trump dei risultati delle elezioni di novembre ha stimolato un massiccio cambiamento politico all’interno della destra statunitense, poiché milioni di persone si sono spostate, almeno temporaneamente, dalla lealtà al sistema all’opposizione al sistema, come simboleggiano i Proud Boys che calpestano una bandiera della Thin Blue Line. Dovremmo aspettarci che questa destra di opposizione rimanga attivo e violenta molto tempo dopo la fine dell’attuale lotta per la Presidenza, come ha sostenuto ieri Natasha Lennard. E come documenta Robert Evans, la destra di opposizione è un luogo di incontro in cui convergono e interagiscono diverse correnti e ideologie di destra, come il neonazismo e QAnon. Resta da vedere quanto sarà unificata o ben organizzata la destra di opposizione, che tipo di strategie e tattiche useranno e se lo stesso Trump continuerà a svolgere un ruolo attivo.

3 L’attacco al Campidoglio degli Stati Uniti è, come molti lo hanno descritto, un tentativo di colpo di Stato. Drammatizza l’autoritarismo, la demagogia e il ripudio del sistema elettorale di Donald Trump che lo ha messo alla Casa Bianca, ma evidenzia anche uno dei limiti chiave che hanno separato l’amministrazione Trump dal fascismo. Il fascismo richiede un’organizzazione di massa indipendente per portare avanti il suo attacco all’ordine politico stabilito. Trump non ha mai cercato di costruire un’organizzazione del genere. Ha abilmente usato i social media e i raduni per mobilitare i sostenitori, ma dal punto di vista organizzativo si è affidato alle istituzioni esistenti, soprattutto al Partito Repubblicano, che fa parte del motivo per cui la sua amministrazione era una coalizione tra America Firsters e conservatori convenzionali di vario tipo. Ora quella coalizione sta cadendo a pezzi. E anche il controllo di Trump sull’apparato di sicurezza federale si è rivelato piuttosto limitato. Ha potuto mobilitare agenti della Sicurezza Nazionale e Marshal degli Stati Uniti per reprimere i manifestanti di Black Lives Matter la scorsa estate, ma non è riuscito a schierare alcun agente federale per aiutarlo a ribaltare i risultati delle elezioni del 2020. La folla odierna di sostenitori di Trump non ha mai avuto la possibilità di prendere il potere, ma ha portato il Congresso a un completo stallo per ore. Con una migliore organizzazione e leadership, il movimento che rappresentano potrebbe rapidamente trasformarsi in qualcosa di molto più pericoloso.

4 Una domanda per i prossimi mesi e anni è: in che misura l’apparato repressivo statale sarà utilizzato per reprimere la destra opposizionale? Certamente, i poliziotti non andranno dietro agli attivisti della MAGA e i Proud Boys nel modo in cui vanno dietro a Black Lives Matter e antifa, ma c’è una lunga storia di forze di sicurezza federali che prendono di mira gli aderenti all’estrema destra, specialmente attraverso operazioni sotto copertura. A Joe Biden piace parlare di unità, ma non è difficile immaginare che la sua amministrazione rinforzi ed espanda le capacità dell’FBI e della Sicurezza Nazionale per rintracciare i suprematisti bianchi e altri di estrema destra. Inoltre, non è difficile immaginare che alcuni conservatori convenzionali sostengano attivamente questo sforzo. Ricordiamo che lo sforzo più serio e sistematico del governo federale per reprimere la destra opposizionale negli ultimi 40 anni – dall’Ordine alla rete Lyndon LaRouche – è avvenuto sotto Ronald Reagan. E ricordiamo anche che nelle mani dello stato capitalista, l’antifascismo può essere una potente logica per costruire l’apparato repressivo, che finisce per essere usato principalmente contro gruppi oppressi e sfruttati. Anche quando la polizia e il Klan non vanno di pari passo, nessuno dei due è nostro amico.

5 Invece di guardare allo Stato per tenere le cose sotto controllo, c’è urgente bisogno di un’azione militante su due fronti: combattere sia le forze apertamente suprematiste della destra di opposizione che i sistemi meno evidenti ma ancora mortali di privilegio e potere consolidati. Gli ultimi quattro anni sono stati da incubo in molti modi, ma sono stati anche un periodo di attivismo liberatorio dinamico su larga scala. Ci sono molti esempi potenti di organizzazione militante e creativa da cui possiamo cercare lezioni e ispirazione.

foto via: Beth Macdonald su Unsplash

Ti è piaciuto questo articolo? Infoaut è un network indipendente che si basa sul lavoro volontario e militante di molte persone. Puoi darci una mano diffondendo i nostri articoli, approfondimenti e reportage ad un pubblico il più vasto possibile e supportarci iscrivendoti al nostro canale telegram, o seguendo le nostre pagine social di facebook, instagram e youtube.

pubblicato il in Approfondimentidi redazioneTag correlati:

CAPITOL HILLpopulismotrumpUsa

Articoli correlati

Immagine di copertina per il post
Approfondimenti

Le capacità diagnostiche dell’IA ed il capitalismo dei big data

Il cammino dell’innovazione tecnologica è sempre più tumultuoso e rapido. Lo sviluppo in ambito di intelligenza artificiale è così veloce che nessun legislatore riesce a imbrigliarlo negli argini delle norme. Stai ancora ragionando sull’impatto di ChatGPT sulla società che è già pronto il successivo salto quantico tecnologico. da Malanova.info In un recente studio del 28 […]

Immagine di copertina per il post
Approfondimenti

Il cambiamento climatico è una questione di classe/1

Alla fine, il cambiamento climatico ha un impatto su tutti.

Immagine di copertina per il post
Approfondimenti

Il coltello alla gola – Inflazione e lotta di classe

Con l’obiettivo di provare a fare un po’ di chiarezza abbiamo tradotto questo ottimo articolo del 2022 di Phil A. Neel, geografo comunista ed autore del libro “Hinterland. America’s New Landscape of Class and Conflict”, una delle opere che più lucidamente ha analizzato il contesto in cui è maturato il trumpismo, di cui purtroppo tutt’ora manca una traduzione in italiano.

Immagine di copertina per il post
Approfondimenti

Controsaperi decoloniali: un approfondimento dall’università

n questo momento storico ci sembra inoltre cruciale portare in università un punto di vista decoloniale che possa esprimere con chiarezza e senza peli sulla lingua le questioni sociali e politiche che ci preme affrontare. Sempre più corsi di laurea propongono lezioni sul colonialismo, le migrazioni e la razza, ma non vogliamo limitarci ad un’analisi accademica: abbiamo bisogno dello sguardo militante di chi tocca questi temi con mano.

Immagine di copertina per il post
Approfondimenti

Stati Uniti: soggetti e strategie di lotta nel mondo del lavoro

L’ultimo mezzo secolo di neoliberismo ha deindustrializzato gli Stati Uniti e polverizzato il movimento operaio.

Immagine di copertina per il post
Approfondimenti

L’intelligenza artificiale. Problemi e prospettive

L’Ai attuale è una grande operazione ideologica e di marketing, confezionata per aumentare il controllo delle persone e restringere il margine di libertà digitale” (1) Intervista a Stefano Borroni Barale, da Collegamenti di Classe L’Intelligenza artificiale (Ai) è un tema oggi talmente di moda che persino il papa ha ritenuto indispensabile dire la sua sull’argomento. […]

Immagine di copertina per il post
Approfondimenti

L’enigma Wagenknecht

Dopo le elezioni regionali del Brandeburgo, il partito di Sahra Wagenknecht (BSW) ha confermato di essere una presenza consolidata nel panorama politico tedesco. di Giovanni Iozzoli, da Carmilla Il profilo stesso di questa aggregazione non autorizza la sua collocazione nel campo delle performance elettorali effimere o occasionali: le radici sociali sono solide e si collocano […]

Immagine di copertina per il post
Approfondimenti

Ribellarsi per la Palestina è possibile e necessario più di prima: una riflessione dal casello di Roma Ovest su sabato 5 ottobre e DDL 1660

Con questo articolo vogliamo proporre una riflessione sulla giornata di mobilitazione per la Palestina di sabato 5 ottobre a partire dall’esperienza di lotta e conflitto che abbiamo avuto come studentə e giovani di Pisa partitə con il pullman di Studentə per la Palestina, per arrivare a Roma.

Immagine di copertina per il post
Approfondimenti

Il trattore torna al campo.. e adesso?

I primi mesi del 2024 sono stati segnati in molti paesi d’Europa dall’esplosione del cosiddetto “movimento dei trattori”.

Immagine di copertina per il post
Conflitti Globali

Siria: la Turchia ammassa le truppe al confine e bombarda Kobane

Siria. La Turchia continua ad ammassare truppe al confine per invadere con le sue milizie jihadiste la città di Kobane, simbolo della lotta anti-Isis e della rivoluzione confederale del nord-est siriano. Da questo martedì 17 dicembre in corso anche bombardamenti di artiglieria sulla città.

Immagine di copertina per il post
Editoriali

Cosa ci dicono le catene del valore? Dipendenza, crisi industriali e predazione finanziaria

Il dibattito politico profondo latita e ci si scanna per lo più su ciò che intimamente si desidera, invece che su ciò che concretamente succede. Per sbrogliare questa matassa forse dobbiamo fare un passo indietro e porci alcune domande su dove sta andando il capitalismo. In questo caso lo faremo con un occhio di riguardo […]

Immagine di copertina per il post
Conflitti Globali

Siria: la sfida di una ricostruzione indipendente dagli interessi imperialisti

Abbiamo posto alcune questioni a Yussef Boussoumah, co-fondatore del Partito degli Indigeni della Repubblica insieme a Houria Bouteldja e ora voce importante all’interno del media di informazione indipendente Parole d’Honneur a partire dalla caduta del regime di Bachar Al Assad in Siria.

Immagine di copertina per il post
Bisogni

Il sintomo Mangione

Si è già detto tutto e il contrario di tutto sull’identità di Luigi Mangione, il giovane americano che qualche giorno fa ha ucciso a Manhattan il CEO di United HealthCare…

Immagine di copertina per il post
Traduzioni

“A fistful of dripping hate” Intervista a Phil A. Neel (Eng version)

Trumpism, war and militancy The year 2024 has been dense with significant events. Complexity is in motion, we see it accelerating in political transformations, electoral or otherwise, in the winds of war blowing across the globe, in social and political phenomena that are increasingly difficult to interpret with traditional keys. To try to provide us […]

Immagine di copertina per il post
Conflitti Globali

Gli USA minacciano la Siria: via le sanzioni solo se Damasco abbandonerà Teheran

Caduta Aleppo, si combatte intorno a Hama. Ieri migliaia di miliziani di Ha’yat Tahrir al Sham (Hts) e di altre formazioni jihadiste appoggiate dalla Turchia hanno ripreso ad avanzare verso la città un tempo roccaforte dell’islamismo sunnita. Incontrano la resistenza delle forze governative che sembrano aver in parte ricompattato i ranghi dopo il crollo ad […]

Immagine di copertina per il post
Conflitti Globali

Una fragile (sanguinosa) tregua

Alle 10 di questa [ieri] mattina è partita la tregua di 60 giorni (rinnovabile) tra Israele e Hezbollah, orchestrata dagli Stati Uniti e in parte dalla Francia. Una tregua fragile e sporca, che riporta la situazione ad un impossibile status quo ex ante, come se di mezzo non ci fossero stati 4000 morti (restringendo la guerra al solo Libano) e 1.200.000 sfollati su un paese di circa 6 milioni di abitanti.

Immagine di copertina per il post
Editoriali

Ancora Trump, non stupitevi

Ad un primo sguardo superficiale queste elezioni negli Stati Uniti sono state un replay di quelle del 2016. Trump vince nonostante le previsioni dei sondaggisti più autorevoli.