InfoAut
Immagine di copertina per il post

La grande abbuffata del Mo.SE

L’indagine è iniziata nel febbraio 2013 e ha portato all’arresto di Nicolò Buson e Giorgio Baita, ex-manager della Mantovani (gruppo che fa parte della Cav  e coinvolto anche nell’Expo2015), oggi, il consiglieri regionale Pd Giampiero Marchese, il sindaco Pd Giorgio Orsoni (ai domiciliari) e l’assessore regionale alle Infrastrutture Forza Italia Renato Chisso sono stati tratti in arresto insieme ad altre 32 persone. Nell’occhio del ciclone è finito anche l’ex governatore, ex ministro e attualmente senatore e presidente della Commissione Cultura, Scienza e Istruzione della Camera, Giancarlo Galan, per il quale la Procura ha chiesto alla Camera il via libera per procedere con l’arresto. Le tangenti, cumulate con l’ormai classico meccanismo dei fondi neri che venivano depositati nelle banche estere sui conti dei politici, mettono in evidenza il sistema integrato tra regione e città che, seppur di colore diverso, sono in sinergia e perfettamente unite dalla spartizione dei bottini. Il progetto del Mo.SE aveva come concessionario unico il Consorzio Venezia Nuova (Cav), il quale tramite anche il project financing, pilotava gli appalti per la realizzazione dell’opera tra 70% a Venezia e 30% a Roma.

Un ruolo non secondario hanno avuto i servizi segreti e le questure locali che hanno fornito informazioni riservate riguardo alle indagini. Coinvolto anche l’ex generale della Guardia di Finanza, Emilio Spaziante, il quale, in quanto, commissario governativo inviato, è stato strettamente legato alla cricca romana. L’impasto tra politica e imprese è palese in quanto la magistratura alle acque di Venezia è un ramo del Ministero dei trasporti e il Pd è uno dei partiti maggiormente coinvolto: il progetto del Mo.SE ha visto il maggior contributo nel 2006, proprio quando De Pietro rivestiva la carica di questo ministero.

Lo scandalo di oggi esemplifica in maniera chiara come le grandi opere siano un bancomat per i partiti, dalla Valsusa al Mo.SE, passando per l’Expo2015. Se inizialmente, in maniera populista qualcuno riteneva che fosse un atteggiamento tipico della destra, gli indagati del Mo.SE dimostrano che non c’è alcuna differenza tra destra e sinistra, ma si tratta di un unicum territoriale e nazionale che non vede l’ora di spartirsi il bottino delle tangenti.

 

Abbiamo commentato la vicenda con Massimo, un compagno veneziano che da anni segue e combatte le peripezie del Mo.S.E.

{mp3remote}http://www.infoaut.org/images/mp3/Torino-emergenza/massimo_venezia_mose.mp3{/mp3remote}

Ti è piaciuto questo articolo? Infoaut è un network indipendente che si basa sul lavoro volontario e militante di molte persone. Puoi darci una mano diffondendo i nostri articoli, approfondimenti e reportage ad un pubblico il più vasto possibile e supportarci iscrivendoti al nostro canale telegram, o seguendo le nostre pagine social di facebook, instagram e youtube.

pubblicato il in Approfondimentidi redazioneTag correlati:

corruzionemosepdtangentivenezia

Articoli correlati

Immagine di copertina per il post
Approfondimenti

Repressione di Stato e complicità con il genocidio: colpire i palestinesi per servire Israele

Riprendiamo da Osservatorio repressione Colpire i palestinesi in Italia per coprire il genocidio a Gaza. La criminalizzazione della solidarietà come arma politica al servizio israeliano. Ancora una volta lo Stato italiano colpisce le organizzazioni palestinesi presenti nel nostro Paese. Nove persone arrestate, la solita accusa di “sostegno a Hamas”, il solito copione costruito per criminalizzare […]

Immagine di copertina per il post
Approfondimenti

Combattere la macchina genocidiaria!

Ripensare il due, la divisione, la rivoluzione

Immagine di copertina per il post
Approfondimenti

Viva Askatasuna! Torino e la deindustrializzazione

Una volta chiamavano Torino la città dell’automobile.

Immagine di copertina per il post
Approfondimenti

Ancora catene da spezzare – Appunti su pratiche di libertà e ed autodifesa

Negli ultimi anni, all’interno dei movimenti transfemministi italiani ed europei, si è manifestata una dinamica preoccupante: l’uso di linguaggi e strumenti nati per la liberazione come dispositivi di delegittimazione e controllo.

Immagine di copertina per il post
Approfondimenti

Nuova strategia Usa e chi non vuol capire

A proposito della nuova strategia degli Stati Uniti e le reazioni che ha suscitato

Immagine di copertina per il post
Approfondimenti

Bulgaria: cade il governo dopo le proteste. Quali scenari?

Giovedì il primo ministro della Bulgaria Rosen Zhelyazkov ha annunciato le sue dimissioni.

Immagine di copertina per il post
Approfondimenti

L’importante non è partecipare

Penso tuttavia che il punto cruciale, l’oggetto della nostra critica, debba essere la democrazia nel suo pieno sviluppo: la democrazia politica moderna.

Immagine di copertina per il post
Approfondimenti

Ecomarxismo e Prometeo liberato

Nel Prometeo incatenato di Eschilo, Prometeo è una figura rivoluzionaria.

Immagine di copertina per il post
Approfondimenti

I tatuaggi di Pete Hegseth, l’America Latina e la guerra che viene

Mentre scriviamo queste righe il Presidente degli Stati Uniti dichiara unilateralmente chiuso lo spazio aereo sopra il Venezuela.

Immagine di copertina per il post
Contributi

Falce ed Algoritmo, eccedenza e dispositivi

Note a partire dal disordine complessivo contemporaneo

Immagine di copertina per il post
Bisogni

Milano: svendita di San Siro e Olimpiadi Invernali, tegole giudiziarie sulla città “appaltata” ai grandi eventi

La gip di Milano Patrizia Nobile ha sollevato davanti alla Consulta la questione di “legittimità costituzionale” del decreto del Governo Meloni del 2024.

Immagine di copertina per il post
Conflitti Globali

Sciopero generale: contro la logistica di guerra lunedì 22 settembre blocco del porto di Venezia

Mediterranean Shipping Company S.A., meglio nota con la sigla MSC, oggi è la prima compagnia di gestione di linee cargo a livello mondiale. 

Immagine di copertina per il post
Conflitti Globali

Dieci giorni di fuoco. Una cronaca della rivolta in Nepal

In Nepal, gli ultimi dieci giorni hanno scompaginato lo scenario politico. A quasi vent’anni dalla rivoluzione che aveva deposto la monarchia, il sistema politico nepalese consolidato è entrato in una forte crisi di legittimità.

Immagine di copertina per il post
Conflitti Globali

Palestina: dal porto di Genova al Lido di Venezia, decine di migliaia di persone in piazza contro il genocidio

Molte decine di migliaia (almeno 50mila) di persone, sabato 30 agosto, hanno partecipato a Genova alla fiaccolata per la Palestina, organizzata per salutare le imbarcazioni in partenza domenica 31 agosto dal porto ligure per prendere parte alla “Global Sumud Flotilla”. 

Immagine di copertina per il post
Conflitti Globali

Argentina: manifestanti attaccano la carovana elettorale di Javier Milei

Il presidente partecipava a un comizio elettorale nella località di Buenos Aires situata nella terza sezione elettorale dopo lo scandalo che ha scosso il governo per presunti fatti di tangenti e corruzione nell’acquisto di medicinali.

Immagine di copertina per il post
Conflitti Globali

Venezia: sabato 30 agosto corteo per lo stop al genocidio a Gaza

Stop al genocidio, stop alle collaborazioni e alla vendita di armi a Israele.

Immagine di copertina per il post
Approfondimenti

Più conflitti, meno conflitti di interesse

“Le mie mani sono pulite” ha detto il sindaco Sala nella seduta del consiglio comunale dove ha sacrificato il suo capro – l’assessore all’urbanistica Tancredi, coinvolto nelle indagini della procura milanese su alcuni (parecchi) progetti di trasformazione urbana.