InfoAut
Immagine di copertina per il post

La Legge Giusta

Accade che in un delicato frangente per l’esecutivo della miseria e dell’austerità, impegnato in una complessa operazione di rebranding (nel patetico tentativo di rilegittimarsi davanti alla propria base sociale e distanziarsi dall’etichetta delle larghe intese) riaffiorino da dentro e da fuori il governo date di scadenza ed echi di elezioni anticipate.

In questo contesto si inserisce l’istituzione magistratura, già intervenuta durante l’anno in soccorso dell’omogeneità dell’esecutivo con il pronunciamento estivo della Cassazione su Berlusconi. Provvedimento che avrebbe portato alla decadenza dell’asfissiante Cavaliere ed all’uscita dalla maggioranza della sua corte di leccapiedi.

La sentenza della Consulta – ricordiamo capeggiata da Giuliano Amato, fedelissimo aguzzino di Napolitano e della troika – sull’incostituzionalità della legge elettorale cade proprio alla vigilia delle primarie del PD. Evento mediatico che realisticamente registrerà affluenze minori che in passato ed un prezzemolo-Renzi anatra zoppa; e che a propria volta cade alla vigilia di una “democratica” verifica parlamentare sulla vita dell’esecutivo di fatto blindata dal pronunciamento dei supremi giudici.

Censurato, infatti, un porcellum che faceva comodo a tutti (Grillo e PD inclusi!) per pesare di più nella spartizione delle poltrone post-voto, impossibile un esecutivo saldo dopo un’eventuale tornata elettorale regolata da un proporzionale puro, il messaggio che filtra dalla sentenza è: “non c’è alternativa a questo governo!”.

Il tutto in mezzo a grandi reprimende e lamentose orazioni di reporter giustizialisti e teorici dello stato di diritto liberale, che però poi si trovano indifesi davanti all’orrore: se è illegittima la legge elettorale, così lo è il parlamento che da essa scaturisce, le leggi da esso approvate, le istituzioni da esso nominate (Consulta inclusa), i trattati internazionali da esso ratificati, persino i provvedimenti futuri per uscire da tale vicolo cieco.

Tale paradosso di istituzioni che per perpetuarsi devono riconoscersi esse stesse illegittime ben esemplifica come il furore ed il formalismo legalitari (cavalcati negli scorsi anni a destra e manca, fin dalla tristemente nota stagione dei sindaci sceriffo) possano tranquillamente accompagnarsi a forme di corruzione e cupidigia di potere senza pari: ormai al livello di guerra tra bande per incidere più forte sul ramo su cui si è seduti e che si sta segando.

Altrettanto chiaro dovrebbe ora apparire il ruolo di movimenti e segmenti di opposizione sociale che quelle istituzioni non le hanno considerate legittime fin dal primo momento: quando politici e magistrati criminalizzavano il dissenso studentesco, armavano un esattore di equitalia pronto a pignorare uno scuolabus, disponevano la devastazione e la militarizzazione di una valle alpina, inauguravano il sistema dei CIE. E che adesso vivono una meritata nemesi: dalle tangenti al sindaco leghista e razzista di Adro all’incriminazione della ex giunta Cofferati a Bologna (attuale sindaco incluso) per i bilanci gonfiati delle opere inutili, dai favoritismi della Cancellieri e del corpo prefettizio ai grandi capitalisti, alle connivenze tra Stato e camorra in terra dei fuochi.

Davanti alle sollevazioni delle ultime settimane il re è ancora più nudo, e non paiono casuali la concomitanza di provocazioni fasciste a Torino, Palermo e Bologna e l’evocazione dello stragismo mafioso da parte del ministero dell’interno; ma contro un cretinismo parlamentare assurto a forma di governo, rappresentazione e realtà della politica e dell’esistente è ora più che mai il momento di prendere parola in un’assemblea pubblica, impedire lo sfratto della famiglia del proprio vicino, mobilitarsi al fianco di studenti e facchini in picchetto per i propri diritti, piantare una tenda sotto ai palazzi del potere. E che, davanti al vuoto istituzionale permanente sancito in parlamento, ben altri soggetti sociali riempiano con i propri obiettivi e desideri il futuro di questo paese.

 

Vedere anche: Tutto in un pomeriggio: saltano legge elettorale e sistema politico

Ti è piaciuto questo articolo? Infoaut è un network indipendente che si basa sul lavoro volontario e militante di molte persone. Puoi darci una mano diffondendo i nostri articoli, approfondimenti e reportage ad un pubblico il più vasto possibile e supportarci iscrivendoti al nostro canale telegram, o seguendo le nostre pagine social di facebook, instagram e youtube.

pubblicato il in Approfondimentidi redazioneTag correlati:

legge elettoralepotere

Articoli correlati

Immagine di copertina per il post
Approfondimenti

Colonialismo accelerato: un piano contro la Palestina

Qual è la logica del piano Trump su Gaza? La costruzione di spazio meticolosamente controllato e depoliticizzato, cioè pacificato, per la circolazione, il consumo e la produzione del capitale.

Immagine di copertina per il post
Approfondimenti

Il bluff dell’ intelligenza artificiale

Perché la bolla speculativa è solo la punta dell’iceberg di un piano per consolidare il potere.

Immagine di copertina per il post
Approfondimenti

L’ottavo fronte: la Cupola di Ferro Digitale di Israele e la battaglia narrativa

Mentre i suoi militari bombardano Gaza, nonostante l’accordo per un cessate il fuoco, Tel Aviv lancia un’offensiva parallela su internet volta a mettere a tacere le narrazioni della Resistenza, manipolare le percezioni globali e riprogettare la memoria digitale dei suoi Crimini di Guerra.

Immagine di copertina per il post
Approfondimenti

Ecocidio, imperialismo e liberazione della Palestina/1

La devastazione di Gaza non è solo genocidio, ma anche ecocidio: la distruzione deliberata di un intero tessuto sociale ed ecologico.

Immagine di copertina per il post
Approfondimenti

Perché Trump vuole “salvare” Milei

Swap multimilionario del Tesoro Usa in cambio dell’impegno a cacciare la Cina dall’Argentina. Sospetti di fuga di fondi speculativi.

Immagine di copertina per il post
Approfondimenti

Perché la Silicon Valley sostiene Trump

Nei racconti della Silicon Valley scritti da sé medesima, tutti disponibili in rete o in libreria, si legge di un capitalismo eccezionale, guidato da uomini fuori dal comune.

Immagine di copertina per il post
Approfondimenti

Lo storico israeliano Avi Shlaim ha abbandonato il sionismo molto tempo fa. Ora è al fianco di Hamas

Shlaim, dell’Università di Oxford, sostiene che Hamas incarna la resistenza palestinese e si allontana persino dai suoi colleghi più radicali.

Immagine di copertina per il post
Approfondimenti

Gli Stati Uniti e il «capitalismo fascista»

Siamo dentro a una nuova accumulazione primitiva, a un nuovo ciclo strategico innescato da Trump.

Immagine di copertina per il post
Approfondimenti

Israele sta perpetrando un olocausto a Gaza. La denazificazione è l’unica soluzione possibile

Il micidiale etno-suprematismo insito nella società israeliana è più radicato di Netanyahu, Ben Gvir e Smotrich. Deve essere affrontato alla radice.

Immagine di copertina per il post
Approfondimenti

Restare a galla insieme in un mondo difficile: Bilancio 2024 delle questioni del lavoro in Cina (pt.1)

Traduciamo questo contributo da Chuangcn.  Prefazione a cura di Chuang.  Dal 2020, un gruppo anonimo di netizen si riunisce per redigere una rassegna annuale delle lotte del lavoro (o, nella loro terminologia, “incidenti nel diritto del lavoro”) e delle tendenze sociali ad esse collegate in Cina. L’iniziativa è guidata dall’utente WeChat “Chiapas Eastern Wind TV” […]

Immagine di copertina per il post
Culture

Se la realtà non obbedisce a Renzi, bisogna normalizzare l’Istat

  Ma una delle condizioni della capitolazione di Tsipras, firmata dal premier greco, fu quella del controllo, da parte delle istituzioni europee, dell’istituto di statistica nazionale. Quest’ultimo punto, qualora il problema sfuggisse, era essenziale per poter procedere agli altri due. La statistica è, etimologicamente, una scienza dello Stato. Questo significa che produce dati ufficiali che […]

Immagine di copertina per il post
Formazione

#6D a Roma: non ci bastano i palazzi del potere

Gli studenti medi, con l’occupazione simbolica di via Induno a Trastevere, hanno dato importanza alla pratica della riappropriazione. Sperimentata nelle scuole occupate e agita nei territori, come nel caso del Cinema America, la riappropriazione degli spazi ha dato modo di comprendere la potenza della relazione nel tempo della crisi. La stessa gioventù lidense di Ostia […]

Immagine di copertina per il post
Formazione

Inaugurazione Verdi Lab: saperi e poteri nella Torino della crisi

Attualmente assistiamo difatti a politiche di isolamento e separazione delle conoscenze, come ad esempio avviene tra le scienze cosiddette dure e le scienze morbide e gli studi umanistici, che nasconde la precisa volontà di costruire un sapere che non possa essere autocritico nei fini, ovvero verso le direzioni e gli scopi dalla ricerca, o con […]

Immagine di copertina per il post
Conflitti Globali

La Turchia dopo l’era dei militari

Dopo le clamorose dimissioni dei quattro generali ai vertici delle Forze armate turche, Ankara supera la crisi con gran rapidità e molti analisti vi leggono un segno di democratizzazione per la Turchia e di liberazione dalla tutela autoritaria dei militari. Per la prima volta i militari cedono di fronte al  governo e nel Paese si […]

Immagine di copertina per il post
Bisogni

La lotta in Val Susa è lotta di ciascuno contro la prepotenza del potere!

Lo sgombero militare di Lunedì mattina del presidio NO-TAV della Maddalena in val Susa testimonia ancora una volta la volontà dello stato di reprimere qualsiasi forma di dissenso popolare. Uno sgombero, voluto dal governo e dalla classe politica tutta,complice e vigliacca, che dovrebbe servire a rimettere in moto la loro corsa al profitto e alle […]

Immagine di copertina per il post
Editoriali

Per un 13 febbraio di lotta!

Oramai ad un passo dalla giornata di mobilitazione del 13 febbraio, occasione nella quale molte piazze del nostro paese andranno a riempirsi, seguendo l’incipit di partenza dell’appello “Se non ora quando?”, che ovviamente continua ad avere su di sè l’attenzione mainstream de La Repubblica e dintorni, resta e si rafforza la necessità ed urgenza di […]