InfoAut
Immagine di copertina per il post

Se la realtà non obbedisce a Renzi, bisogna normalizzare l’Istat

||||

 

Ma una delle condizioni della capitolazione di Tsipras, firmata dal premier greco, fu quella del controllo, da parte delle istituzioni europee, dell’istituto di statistica nazionale. Quest’ultimo punto, qualora il problema sfuggisse, era essenziale per poter procedere agli altri due.

La statistica è, etimologicamente, una scienza dello Stato. Questo significa che produce dati ufficiali che non sono solamente di puro orientamento scientifico, o materiale per i media, ma che fanno effetti su politiche, strategie previsioni, orienta le modalità di funzionamento della macchina amministrativa.

La statistica produce vere e proprie norme fatte di numeri che, una volta costruite non possono essere ignorate. Un esempio? Lo si capisce dalla scomparsa, nella riorganizzazione dell’Istat voluta da un dirigente in area Madia (quella del primato del privato nelle partecipate), del dipartimento delle statistiche sociali e ambientali.

Dipartimento diretto da Linda Sabbadini, che non è, anzi era, una direttrice qualsiasi: innumerevoli sono i riconoscimenti guadagnati dalla Sabbadini sul piano internazionale. Una sorta, per capirsi, di Rita Levi Montalcini della statistica, specie per gli studi sulla condizione della donna. Ma di cosa si occupava il dipartimento diretto dalla Sabbadini? Semplice, di tutto ciò che il governo Renzi intende cancellare dalla realtà. Ad esempio, dei senza casa. Come dire cancello i tuoi diritti con la legge Lupi e poi la tua esistenza facendo sparire la statistica che parla di te. Se poi voglio legittimare degli Isee che escludono quante più persone possibili da rimborsi, sconti e diritti mi serve un istituto nazionale di statistica disattento, o capace di attenuare di molto, sulla dimensione dell’allarme sociale.

Alimentazione, ambiente, condizione femminile, anziani, omosessuali, droghe: tutte le ricerche che spiegano il paese reale trovano, nella riorganizzazione dell’Istat, un processo di insabbiamento fino alla scomparsa grazie alla cancellazione del dipartimento scienze sociali e ambientali (oggi “accorpato” in altro dipartimento per neutralizzarlo). In effetti da quando Renzi ha preso il potere, ovvero è diventato il presidente del consiglio, l’uso della statistica come strumento di propaganda è stato uno dei cavalli di battaglia di Filippo Sensi, ministro della cultura popolare unofficial del governo.

Si tratta quindi di fare un’altra cosa dopo due anni, e dopo che le statistiche, anche quelle fatte piegate all’estremo secondo i desideri comunicativi del governo (vedi il balletto dati Inps-Istat sui nuovi assunti) non aiutano a produrre l’adrenalina della persuasione tanto amata dalla propaganda. Quest’altra cosa è riorganizzare la statistica mettendo in secondo piano i dipartimenti, e le persone, che rilevano una realtà che non riesce ad essere raccomandata secondo gli schemi della propaganda.

Al momento è in corso una petizione, prima firmataria Dacia Maraini, in favore di Linda Sabbadini che chiede il reintegro suo e del suo dipartimento. Si dimentica troppo spesso quanto una politica della statitisca possa influire, in senso positivo o meno, proprio sull’erogazione dei servizi sociali. Perchè, come dicevamo, la statistica costruisce numeri ufficiali che hanno un peso, nell’amministrazione dello stato, simile a quello delle norme. Non a caso si silurano infatti direttori come la Sabbadini, che è famosa internazionalmente per gli studi sulla condizione femminile in Italia, si affossando dipartimenti di studi sociali e ambientali, e si promuovono ricerche sull’omicidio stradale, raddoppiamento della pena inutile sul piano della prevenzione degli incidenti stradali (tra l’altro in calo) ma utile per alimentare qualche canale con un pò di opinione pubblica forcaiola.

Questo il contributo alla scienza del governo Renzi -tra uno spot noiosissimo in California ed uno ad Harvard- dopo la riduzione della scuola dell’obbligo a refettorio del sapere con la “riforma” Giannini.

Ci attendiamo ora una serie di statistiche sul lavoro che cresce e sulla ricchezza degli italiani che è a livelli mai toccati. Forse però, più che riorganizzare l’Istat, per questo lavoro bisognerebbe ingaggiare Crozza. Sempre se, tra un sospetto e l’altro per una megatangente alla corrente renziana proveniente dalla Total per l’affare Tempra Rossa, resta del tempo. Attualmente occupatissimo per produrre fiumi di propaganda in grado di distogliere dalla vicenda Total.

Nota – A completamento di questo articolo, pubblichiamo alcuni link che ci sono stati prontamente segnalati nei quali si parla della direttrice rimossa, in termini non proprio positivi riguardo al trattamento dei lavoratori. Ovviamente anche noi riteniamo che sia attraverso la regolarizzazione dei lavoratori che un istituto di statistica non finisce sotto il ricatto dei governi basato sugli organici. Ecco i quattro link:

Comunicato precari Istat di oggi: https://www.facebook.com/169793099779580/photos/a.512253185533568.1073741826.169793099779580/1014389891986559/?type=3&theater

Della Sabbadini si parla qui: http://ricerca.usb.it/index.php?id=20&tx_ttnews[tt_news]=85537&cHash=5e87c930af&MP=63-806

Qui si dà conto dell’interrogazione parlamentare sulle indagini da lei dirette. Lei in persona impose il processo di esternalizzazione di quella indagine, per “innovare” come richiesto dall’allora presidente Giovannini, quello che poi diventerà uno dei saggi di Napolitano e ministro del lavoro con Letta: http://www.ilfoglietto.it/enti/istat/3345-istat-a-indagini-statistiche-il-ministro-madia-risponde-alla-seconda-e-alla-terza-interrogazione-del-m5s-ma-non-alla-prima.html

Qui invece si dà conto del processo di esternalizzazione della rete di rilevazione sulle forze di lavoro, la più importante fra le indagini sociali di tipo campionario: http://sbilanciamoci.info/le-forze-di-lavoro-restano-senza-forze-2593/

da senzasoste

 

Ti è piaciuto questo articolo? Infoaut è un network indipendente che si basa sul lavoro volontario e militante di molte persone. Puoi darci una mano diffondendo i nostri articoli, approfondimenti e reportage ad un pubblico il più vasto possibile e supportarci iscrivendoti al nostro canale telegram, o seguendo le nostre pagine social di facebook, instagram e youtube.

pubblicato il in Culturedi redazioneTag correlati:

crisigovernoIstatMarainipotererenzisabbadinistatistichestato

Articoli correlati

Immagine di copertina per il post
Culture

Difendiamo Franco Costabile e la sua poetica dallo sciacallaggio politico!

Caroselli, feste, litigate e sciacallaggi. Sono quest’ultime le condizioni in cui la città di Lamezia si è trovata ad “onorare” il centenario della nascita del grande poeta sambiasino Franco Costabile.

Immagine di copertina per il post
Culture

Lo Stato razziale e l’autonomia dei movimenti decoloniali

Riproponiamo questa intervista pubblicata originariamente su Machina in vista dell’incontro di presentazione del libro “Maranza di tutto il mondo unitevi. Per un’alleanza dei barbari nelle periferie” di Houria Bouteldja, tradotto in italiano da DeriveApprodi, che si terrà presso l’Università di Torino.

Immagine di copertina per il post
Culture

La bianca scienza. Spunti per affrontare l’eredità coloniale della scienza

E’ uscito da qualche mese La bianca scienza. Spunti per affrontare l’eredità coloniale della scienza, di Marco Boscolo (Eris Edizioni). Ne proponiamo un estratto da Le Parole e le Cose.

Immagine di copertina per il post
Culture

Hillbilly highway

J.D. Vance, Elegia americana, Garzanti, Milano 2024 (prima edizione italiana 2017). di Sandro Moiso, da Carmilla «Nonna, Dio ci ama?» Lei ha abbassato la testa, mi ha abbracciato e si è messa a piangere. (J.D. Vance – Elegia americana) Qualsiasi cosa si pensi del candidato vicepresidente repubblicano, è cosa certa che il suo testo qui recensito non potrebbe […]

Immagine di copertina per il post
Culture

Kamo, Lenin e il “partito dell’insurrezione”

Emilio Quadrelli, L’altro bolscevismo. Lenin, l’uomo di Kamo, DeriveApprodi, Bologna 2024

Immagine di copertina per il post
Culture

Prefazione di Premières Secousses, il libro di Soulèvements de la Terre

Abbiamo tradotto la prefazione del libro dei Soulèvements de la Terre dal titolo Premières Secousses, uscito ad aprile per le edizioni La Fabrique.

Immagine di copertina per il post
Culture

Festa di Radio Onda d’Urto – Il programma

Da mercoledì 7 a sabato 24 agosto 2024 in via Serenissima a Brescia 18 serate di concerti, dibattiti, djset, presentazioni di libri, enogastronomia, spazio per bambine-i…

Immagine di copertina per il post
Culture

Marx: scomodo e attuale, anche nella vecchiaia

Marcello Musto, professore di Sociologia presso la York University di Toronto, può essere considerato tra i maggiori, se non il maggiore tra gli stessi, studiosi contemporanei di Karl Marx.

Immagine di copertina per il post
Culture

Immaginari di crisi. Da Mad Max a Furiosa

Per quanto diversi siano i film della saga, ad accomunarli è certamente la messa in scena di un “immaginario di crisi” variato nei diversi episodi in base al cambiare dei tempi, dei motivi, delle modalità e degli sguardi con cui si guarda con inquietudine al presente ed al futuro più prossimo.

Immagine di copertina per il post
Culture

Le monde est à nous

Rap e seconde generazioni: dare voce ai senza voce

Immagine di copertina per il post
Antifascismo & Nuove Destre

Il significato conteso del 25 aprile di fronte al genocidio. Spinte e possibilità.

Le iniziative ufficiali del 24 e 25 aprile di quest’anno sono state la dimostrazione della separatezza che intercorre tra il sinistro antifascismo istituzionale e quello quotidiano di chi non si rifugia in un’identità stantia priva di sostanza e attinenza alla realtà.

Immagine di copertina per il post
Approfondimenti

La crisi nel centro: la Germania nell’epoca dei torbidi. Intervista a Lorenzo Monfregola

La Germania, perno geopolitico d’Europa, epicentro industriale e capitalistico del continente, sta attraversando senza dubbio un passaggio di crisi.

Immagine di copertina per il post
Crisi Climatica

Marcia popolare No Tav: venerdì 8 dicembre Susa-Venaus.

Da sempre l’8 dicembre per il Movimento No Tav è un momento di ricordo della grande giornata di lotta e resistenza del 2005 ma è soprattutto uno sguardo che dal passato volge al futuro per continuare la battaglia contro il progetto del treno ad alta velocità Torino Lione.

Immagine di copertina per il post
Bisogni

In Italia cresce la povertà assoluta

Il Report sulla povertà nel 2022 presentato dall’Istat il 25 ottobre scorso è esplicito. Basta leggere i titoli e gli abstract. Uno per tutti: Povertà assoluta in aumento in Italia per famiglie e individui.

Immagine di copertina per il post
Approfondimenti

Israele: crolla il mito dei servizi di intelligence più efficaci del Pianeta

In Palestina dopo 56 anni di occupazione militare, colonizzazione, sterminio di civili e Apartheid in occasione del 50° anniversario della guerra dello Yom Kippur, Hamas reagisce con gli stessi strumenti utilizzati per decenni dagli israeliani per sottometterli.

Immagine di copertina per il post
Formazione

2-3 ottobre, governo e Meloni non siete i benvenuti!

Riprendiamo il comunicato studentesco sulla due giorni di mobilitazione tenutasi a Torino in concomitanza con il Festival delle Regioni. Ieri il corteo partito dalle scuole superiori ha contestato il ministro dell’Istruzione Valditara, mentre oggi la manifestazione ha contestato l’arrivo della premier Giorgia Meloni, per la prima volta in città, ed è stata più volte caricata brutalmente dalla polizia che ha causato diversi feriti tra i manifestanti.

Immagine di copertina per il post
Approfondimenti

Diario della crisi – Gli spettri del debito cinese

In questa estate infuocata, una possibile tempesta (non solo meteorologica) potrebbe abbattersi sul sistema finanziario globale.

Immagine di copertina per il post
Bisogni

Istat: l’Italia è sempre meno un paese per giovani

Gli indicatori del benessere dei giovani, in Italia, sono ai livelli più bassi in Europa e, nel 2022, quasi un ragazzo su due tra 18 e 34 anni ha almeno un segnale di deprivazione, 4 milioni e 870 mila persone.

Immagine di copertina per il post
Conflitti Globali

Il governo Meloni ci ruba il futuro.

Di seguito pubblichiamo l’appello dell’ Unione Sindacale di Base per la manifestazione nazionale che si terrà a Roma il 24 giugno.

Immagine di copertina per il post
Approfondimenti

Diario della crisi – Dalla gestione della crisi al sistema di guerra

In questa decima puntata del Diario della crisi – progetto nato dalla collaborazione tra Effimera, Machina-DeriveApprodi ed El Salto – Stefano Lucarelli riflette sull’inopportuno susseguirsi di crisi che, spiazzando ed eliminando le cause e dunque le possibilità d’intervenire sulle conseguenze di quelle precedenti, fanno sì che gli effetti di queste ultime si accumulino e si […]