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La macchina dell’Expo ha un buco nella gomma…

A completare il quadro le attenzioni del “pubblico” sembrano essere molto limitate e i proclami trionfalistici sui biglietti venduti (alle agenzie) non corrispondono minimamente a quelli comprati (dai clienti).

Ma sarebbe un grande errore limitare le problematicità di Expo alla corruzione e alle inefficienze, che potrebbero quindi essere risolte con una miglior governance. Il nodo fondamentale è riuscire a leggere Expo 2015 come un evento nel quale si condensano tutte le linee direttrici del modello di sviluppo che propone Matteo Renzi per l’Italia: non un evento isolato ma la forma più avanzata di ciò che attende il paese. Si tratta di una grande opera particolarmente insidiosa perché gioca su scivolamenti linguistici proficui per la controparte: si crea lavoro (ma non è pagato), si vendono biglietti (ma non sono comprati) si vende food (ma non è mangiato).

Ne abbiamo parlato con Abo del laboratorio Off topic

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