Milano: corteo Noexpo e con Kobane che resiste
Movimenti e comitati territoriali come i Notav, Notav terzovalico, Nofico (rete di associazioni che si oppone al mega parco del cibo che verrà realizzato in collaborazione con Eataly a Bologna), No grandi navi, Nomuos, Nocanal e Notriv si sono alternati negli interventi dal microfono del camioncino che apriva il corteo ribadendo la propria contrarietà alle grandi opere inutili, contro lo sperpero di denaro pubblico, per una tutela del territorio attraverso le opere di ripristino e di messa in sicurezza del territorio per impedire disastri creati dal maltempo, ultimo quello di Genova.
Comun denominatore degli interventi: la speculazione delle grandi lobbies ed élite politiche che vorrebbero fare sulla pelle dei cittadini attraverso la devastazione del territorio a scapito di grandi profitti. Nel percorrere i viali centrali milanesi, sanzionate banche e agenzie interinali.
Ingente lo schieramento delle forze dell’ordine che chiudeva le vie di accesso al centro cittadino, elicottero che scrutava dall’alto quanto succedeva durante la manifestazione. Passati davanti all’ExpoGate, sorta di vetrina cittadina dell’Expo, il corteo si è concluso in Piazza Cadorna con interventi e rilancio di iniziative, fra cui il 16 ottobre – data dello sciopero sociale metropolitano – il 17 e 18 ottobre – giornate di mobilitazione torinese contro il vertice europeo dell’ipocrisia – e l’assemblea che il giorno dopo il corteo – oggi, domenica 12 ottobre – è stata indetta con tutte le realtà presenti al corteo per costruire insieme la mobilitazione contro l’apertura di Expo del 1 maggio 2015.
Alla fine del corteo, una parte consistente di manifestanti si è recato davanti al consolato Turco per raggiungere il presidio indetto dalla comunità curda in solidarietà ai compagni combattenti che in queste ore continuano a resistere e difendere Kobane dall’avanzata dell’ Is, contro il governo di Erdogan per la sua ambiguità e passività in questa guerra. Slogan e interventi per la liberazione del Kurdistan, per l’autodeterminazione del popolo curdo e la liberazione di Ocalan.
La manifestazione Noexpo si inserisce all’interno delle mobilitazioni dell’autunno, con le quali dare un segnale forte al governo Renzi di indisponibilità sociale verso le politiche di austerità, in difesa del territorio, contro le grandi opere e contro la restaurazione di un mondo del lavoro che produce maggiore precarietà, flessibilità e una vita al limite della sopravvivenza per tutti e tutte.
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