InfoAut
Immagine di copertina per il post

Occupazioni, barricate e scontri: 3 giorni di resistenza contro Salvini a Bologna!

Poco cambiava se già il giorno prima la Questura aveva negato a Salvini l’accesso alla piazza storica del movimento antagonista bolognese, contemporaneamente scattava infatti l’occupazione da parte del C.U.A. della Facoltà di Lettere e Filosofia. Si è subito rilanciata la necessità di non transigere sull’autogestione della piazza anche per prepararsi al possibile approdo di Salvini in altre zone della città, e lo si è fatto tenendo viva la piazza per tutta la notte di ieri con una acampada solidale a base di tende, musica di tante crew bolognesi, interventi al microfono e la partecipazione di centinaia di studenti, studentesse e compagni e compagne delle realtà antifasciste e autorganizzate della città.

E quando oggi alle 17 è giunta la notizia che Salvini avrebbe preso possesso di piazza Maggiore, immediata è stata la reazione di chi presidiava la piazza. Centinaia di persone sono partite alla volta delle Due Torri, snodo obbligato per raggiungere la piazza ed evitare eventuali provocazioni o sgomberi della piazza barricata; ad attenderli, ad altezza di piazza Rossini, la celere che non ha esitato a attaccare il corteo che avanzava. Le cariche molto dure sono state contrastate dai cordoni, che hnno impedito come sempre la dispersione del corteo, e da fuochi d’artificio e petardi.

La tenuta della piazza ha permesso che i fermi venissero immediatamente rilasciati, con i partecipanti alla giornata di lotta che hanno accolto tra gli applausi il ritorno dei compagni e delle compagne del CUA bloccati dalle forze dell’ordine. La piazza si è a quel punto sciolta rilanciando su un ulteriore momento di autogestione per questa sera alla Facoltà di Lettere Occupata. 

Nel frattempo come al solito Bologna dimostrava la sua irriducibilità alla presenza leghista, inscenando altri momenti di contrapposizione. Un gruppetto di studenti è stato allontanato dalle minacce dei celerini all’altezza del Crescentone e chiuso in Piazza Re Enzo, mentre una mezz’oretta dopo le cariche di via Zamboni, numerosi bolognesi spontaneamente si dirigevano in piazza Maggiore per contestare il comizio di Salvini, protetto durante la sua sceneggiata da imbavagliato da dieci defender della polizia.

Intonati più volte i cori “Tout le monde deteste la police” e “Odio la Lega”, ad ulteriore riprova dell’indigeribilità della Lega in città, e dopo l’8 Novembre e la resistenza di Ponte Stalingrado, dopo la cacciata di Salvini da via De Maria, dopo gli scontri fuori da Ingegneria, si può dire che un anno politico di difesa di Bologna dalla barbarie leghista ha raggiunto l’obiettivo politico di rinsaldare l’ostilità al leghismo in città parallelamente alla crescita dell’incisività del movimento cittadino!

 

Di seguito il comunicato del C.U.A. sulla giornata di oggi:

 

BARRICATE E RESISTENZA AD OLTRANZA: PROMESSA MANTENUTA!

Lo avevamo annunciato. Ad un attacco come quello portato avanti su piazza Verdi dal leader leghista, Matteo Salvini, bisognava difendersi con ogni mezzo. Bisognava alzare le barricate e lo abbiamo fatto. Ieri, primo giugno, a partire dalle 18.00 centinaia di studenti e studentesse, giovani e meno giovani hanno occupato piazza Verdi. Mentre tanti artisti, anche spontaneamente, hanno dato vita ad una serata di musica contro Salvini, gli ingressi della piazza sono stati barricati con grosse balle di fieno, nonostante la questura, grazie alla forte e reattiva mobilitazione annunciata, avesse negato l’autorizzazione all’Almirante dei giorni nostri. Al grido di “noi l’antifascismo e l’antirazzismo non lo deleghiamo e non ci fidiamo” le barricate hanno preso forma. Perchè noi, a differenza di tanti altri in questa città, siamo quello che diciamo.
La serata è continuata tra musica, socialità, fuochi d’artificio per festeggiare quella che già era una prima importante vittoria. La piazza è rimasta gremita fino a tardi e in tanti e tante hanno deciso di montare le tende e passare lì la notte. Anche in questo caso esattamente come avevamo promesso.

La mattinata di oggi si è poi aperta con una colazione resistente man mano che la piazza tornava a riempirsi. Le ore successive sono trascorse nel tempo dell’attesa. Un’attesa carica di gioia. Un’attesa che ha visto Salvini essere impossibilitato ad annunciare la piazza del suo comizio. Perchè dall’8 novembre con la resistenza di massa su ponte Stalingrado, alle forti contestazioni universitarie del 5 maggio, passando per la “Muraglia popolare” degli occupanti di via Mario de Maria, questa città una cosa l’ha detta in maniera chiara: Salvini a Bologna è costretto a muoversi come un topo di fogna.

Soltanto dopo le 17 è arrivato l’annuncio che Salvini avrebbe fatto la sua comparsata in piazza Maggiore. E’ in quel momento che centinaia di persone hanno deciso di portare la barricata della dignità anche fuori da Piazza Verdi organizzando e praticando una grande spinta collettiva. Con le prime fila composta da tanti giovani ci si è mossi da piazza Verdi su via Zamboni per provare a raggiungere lo schifoso razzista. A pochi passi dalle due torri è arrivato il blocco delle forze dell’ordine.

Dinanzi a quel blocco le prime file composte soprattutto da studenti e studentesse, con determinazione e tenacia, attrezzati con gommoni a rappresentare la resistenza di migliaia di migranti che attraversano (spesso perdendo la vita) il Mediterraneo e rompono le barriere della fortezza Europa, hanno deciso di spingere in avanti. Quelle vite e quelle resistenza a cui abbiamo voluto dedicare la “Carta delle libertà e della dignità di piazza Verdi”.

Lanciando il cuore oltre l’ostacolo non abbiamo accettato i divieti della questura. Le forze dell’ordine hanno risposto con una violenta carica che, nonostante 5 fermi, non ha fiaccato la resistenza che con fuochi d’artificio, petardi, altri mezzi di fortuna e soprattutto cordoni ha permesso al corteo di non disperdersi.

 

Compatti siamo tornati in piazza e senza farci intimorire abbiamo preteso a gran voce, dalle nostre barricate, l’immediata liberazione degli studenti e delle studentesse fermat*! Poco dopo, con le minacce di una piazza per nulla domata e pronta a dare battaglia, abbiamo potuto riabbracciare i nostri compagni e le nostre compagne al grido di “tout le monde déteste la police!”.

Le immagini delle barricate di piazza Verdi e di un corteo che resiste e non si lascia intimorire, e non si disperde, nonostante le violenze di un’apparato repressivo frustrato dalla sua incapacità di riuscire ad attaccare in modo incisivo le lotte sociali di questa città ci parlano non solo di un anticorpo consolidato alle derive razziste e fasciste, ma anche della possibilità di nuove e sempre più importanti momenti di lotta e conflitto da costruire. Una piazza capace di meticciarsi tra territori, culture politiche e forme di vita differenti a cui repelle la ricerca forsennata di autorappresentazione, ciak, click e like e che non accetta la chiusura nell’autoreferenzialità, ma che pone con forza le basi di un sempre maggiore allargamento e consolidamento sociale in una traiettoria antagonista.

Due giornate di resistenza ad oltranza che hanno visto la partecipazione, l’entusiamo e la determinazione di centinaia di giovani di tutta la Zona Universitaria, e di compagni e compagne di collettivi, centri sociali e comitati di tutta la città, che salutiamo a pugno chiuso e con il sorriso, forti per aver realizzato insieme un importante passo in avanti collettivamente. Giornate che ancora una volta hanno messo in luce come Salvini e la sua propaganda che alimenta la guerra tra poveri in questa città siano un corpo estreneo.

Alla prossima barricata! Alla prossima contestazione! Alla prossima resistenza!

Collettivo Universitario Autonomo Bologna

Ti è piaciuto questo articolo? Infoaut è un network indipendente che si basa sul lavoro volontario e militante di molte persone. Puoi darci una mano diffondendo i nostri articoli, approfondimenti e reportage ad un pubblico il più vasto possibile e supportarci iscrivendoti al nostro canale telegram, o seguendo le nostre pagine social di facebook, instagram e youtube.

pubblicato il in Approfondimentidi redazioneTag correlati:

Articoli correlati

Immagine di copertina per il post
Approfondimenti

Trump all’attacco dell’America Latina con la scusa della “guerra alla droga”

La tensione nei Caraibi ed in America Latina si fa sempre più alta. Alcune note per comprendere quanto sta succedendo.

Immagine di copertina per il post
Approfondimenti

Gaza, un futuro di controllo della AI che ci riguarda

Se andiamo a leggere i piani di controllo dell’ordine pubblico prefigurati per la nuova amministrazione di Gaza, vediamo come questi convergano sulla previsione di un modello di sicurezza basato sull’integrazione di Intelligenza Artificiale (IA), robotica avanzata e sorveglianza aerea.

Immagine di copertina per il post
Approfondimenti

Un opuscolo su riarmo, genocidio e logistica della guerra

Ripubblichiamo un opuscolo realizzato dall’assemblea cittadina torinese STOP RIARMO.

Immagine di copertina per il post
Approfondimenti

Colonialismo accelerato: un piano contro la Palestina

Qual è la logica del piano Trump su Gaza? La costruzione di spazio meticolosamente controllato e depoliticizzato, cioè pacificato, per la circolazione, il consumo e la produzione del capitale.

Immagine di copertina per il post
Approfondimenti

Il bluff dell’ intelligenza artificiale

Perché la bolla speculativa è solo la punta dell’iceberg di un piano per consolidare il potere.

Immagine di copertina per il post
Approfondimenti

L’ottavo fronte: la Cupola di Ferro Digitale di Israele e la battaglia narrativa

Mentre i suoi militari bombardano Gaza, nonostante l’accordo per un cessate il fuoco, Tel Aviv lancia un’offensiva parallela su internet volta a mettere a tacere le narrazioni della Resistenza, manipolare le percezioni globali e riprogettare la memoria digitale dei suoi Crimini di Guerra.

Immagine di copertina per il post
Approfondimenti

Ecocidio, imperialismo e liberazione della Palestina/1

La devastazione di Gaza non è solo genocidio, ma anche ecocidio: la distruzione deliberata di un intero tessuto sociale ed ecologico.

Immagine di copertina per il post
Approfondimenti

Perché Trump vuole “salvare” Milei

Swap multimilionario del Tesoro Usa in cambio dell’impegno a cacciare la Cina dall’Argentina. Sospetti di fuga di fondi speculativi.

Immagine di copertina per il post
Approfondimenti

Perché la Silicon Valley sostiene Trump

Nei racconti della Silicon Valley scritti da sé medesima, tutti disponibili in rete o in libreria, si legge di un capitalismo eccezionale, guidato da uomini fuori dal comune.

Immagine di copertina per il post
Approfondimenti

Lo storico israeliano Avi Shlaim ha abbandonato il sionismo molto tempo fa. Ora è al fianco di Hamas

Shlaim, dell’Università di Oxford, sostiene che Hamas incarna la resistenza palestinese e si allontana persino dai suoi colleghi più radicali.

Immagine di copertina per il post
Conflitti Globali

Cosa c’entra la base del Tuscania al CISAM con il genocidio in corso in Sudan?

In Sudan si consuma un massacro che il mondo continua a ignorare.

Immagine di copertina per il post
Bisogni

Tubercolosi al Neruda: no alle speculazioni sulla malattia

Riprendiamo il comunicato del Comitato per il diritto alla tutela della salute e alle cure del Piemonte sulla vicenda che vede coinvolto lo Spazio Popolare Neruda.

Immagine di copertina per il post
Conflitti Globali

Argentina: Milei-Trump hanno vinto e si sono tenuti la colonia

Il governo libertario ha imposto la paura della debacle e ha vinto nelle elezioni legislative.

Immagine di copertina per il post
Crisi Climatica

Il treno che non arriva mai: altri otto anni di propaganda e devastazione

Telt festeggia dieci anni e annuncia, ancora una volta, che la Torino-Lione “sarà pronta fra otto anni”.

Immagine di copertina per il post
Conflitti Globali

Palestina libera, Taranto libera

Riceviamo e pubblichiamo da Taranto per la Palestina: Il porto di Taranto non è complice di genocidio: i nostri mari sono luoghi di liberazione! Domani, la nostra comunità e il nostro territorio torneranno in piazza per ribadire la solidarietà politica alla resistenza palestinese. Taranto rifiuta di essere zona di guerra e complice del genocidio: non […]

Immagine di copertina per il post
Bisogni

Intelligenza artificiale: l’umanità è diventata obsoleta per i padroni?

La distopia è già qui. Negli Stati Uniti, negli ultimi giorni, una pubblicità che sembra uscita da un film di fantascienza è apparsa ovunque.

Immagine di copertina per il post
Conflitti Globali

Gaza è Rio de Janeiro. Gaza è il mondo intero

Non ci sono parole sufficienti per descrivere l’orrore che ci provoca il massacro di oltre 130 giovani neri, poveri, uccisi dalla polizia di Rio de Janeiro, con la scusa di combattere il narcotraffico.

Immagine di copertina per il post
Conflitti Globali

I “potenti attacchi” su Gaza ordinati da Netanyahu hanno ucciso 100 palestinesi

I palestinesi uccisi ieri dai raid aerei israeliani sono un centinaio, tra cui 24 bambini, decine i feriti.

Immagine di copertina per il post
Conflitti Globali

Monza: martedì 4 novembre corteo “contro la guerra e chi la produce”

Martedì 4 novembre a Monza la Rete Lotte Sociali Monza e Brianza e i Collettivi studenteschi di Monza hanno organizzato un corteo “Contro la guerra e chi la produce “.

Immagine di copertina per il post
Formazione

Occupazioni a Torino: cronaca di un mese senza precedenti.

Una cronaca dalle occupazioni e autogestioni delle scuole torinesi del mese di ottobre.