InfoAut
Immagine di copertina per il post

Roma. Assemblea pubblica, teatro e musica della campagna ‘Stralciamo le multe’

||||

Giovedi 13 Giugno al Nuovo Cinema Palazzo a Roma si terrà l’assemblea pubblica della campagna ‘Il blocco stradale non può essere reato. Stralciamo le multe’. Musica e teatro accompagneranno la serata a seguito del momento assembleare. Riportiamo il testo e il programma della giornata.

STRALCIAMO LE MULTE! Il blocco stradale non può essere reato (qui l’evento Facebook)

> h 18 ASSEMBLEA PUBBLICA CON:

– Valentina Caldarone, A Buon Diritto
– Cesare Antetomaso, Giuristi Democratici
– Tatiana Montella, avvocatessa di movimento
– Attivisti del movimento per il diritto all’abitare
– Attiviste di Non Una Di Meno – Roma
– Sindacalisti delle lotte nella logistica, SI Cobas Roma e USB Logistica

> a seguire INCURSIONI TEATRALI di Scena Bandita con un reading migrante
> a seguire GuitarSolo Jazz con Antonio Carboni

> h 21.30 Madama Cie di e con attricecontro
[ spettacolo teatrale di e con Alessandra Magrini che ripercorre e attualizza le avventure di Lady Oscar. Ironia e dramma si fondono per attraversare il decreto sicurezza, la reclusione migranti e i viaggi di speranza che ancora finiscono in tragedia.]

Cibo e bar a prezzi popolari a sostegno della campagna “Il blocco stradale NON può essere reato. Stralciamo le multe”

“Il blocco stradale NON può essere reato. Stralciamo le multe!” è la campagna nata in solidarietà di coloro i quali si sono visti recapitare un’ammenda salatissima (2600 euro) per aver partecipato al corteo solidale dopo lo sgombero, nell’agosto del 2015, dello studentato occupato Degage. Una fattispecie giuridica e amministrativa che, el corso degli anni, militanti, attivisti, operai della logistica, disoccupati di tutta Italia si sono visti piovere addosso per blocchi stradali, manifestazioni non autorizzate, picchetti anti-sfratto, mobilitazioni per il diritto all’abitare e per tante altre lotte che hanno animato le piazze del nostro paese contro l’austerity.

Su questo tema riteniamo sia importante riflettere collettivamente in maniera ampia e costruttiva con l’obiettivo di comprendere come le istituzioni in difesa di un modello di sviluppo in crisi permanente abbia preso le misure delle lotte che hanno – seppur in maniera insufficiente – messo in discussione i tagli al welfare, l’indebitamento come possibilità di riproduzione sociale, l’aumento della violenza e il restringimento della libertà di scelta delle donne e di tutte le soggettività non binarie, la stagnazione dei salari, la distruzione dei territori in cui viviamo.

Chiunque provi ad inceppare un meccanismo fatto di precarizzazione, atomizzazione, incattivimento della società e richiesta di sicurezza a tutti i costi; chiunque si trovi nella condizione di essere all’ultimo gradino della scala sociale e si ribelli alla disuguaglianza imperante può essere soggetto a provvedimenti creati ad hoc per polarizzare la società, per creare marginalità e renderla punibile. Il Decreto Sicurezza, i fogli di via, le espulsioni, il daspo per le manifestazioni sportive prima e il daspo urbano oggi, la pericolositá sociale e la sorveglianza speciale sono tutti provvedimenti che hanno come obiettivo quello di diffondere e rendere di massa una certa legalità – non il diritto – ai fini della difesa dell’ordine di chi governa. L’elemento di novità rispetto al passato sembra, infatti, essere l’ampliamento del raggio di queste misure non solo a chi, consapevole di un percorso di lotta partecipa a momenti di piazza e di protesta, ma a tutti coloro – e questi potrebbero essere tanti date le condizioni sociali in cui ci troviamo – che potrebbero potenzialmente rivoltarsi, scioperare e bloccare strade, flussi, reti.

Non si può infatti non pensare all’efficacia dei picchetti durante gli scioperi degli operai della logistica, ai blocchi stradali dei gillet gialli francesi, allo sciopero del latte dei pastori sardi attraverso il blocco delle principali arterie dell’isola con annesso controllo dei camion che trasportavano animali, latte e latticini.

Non si può non pensare quando guardiamo alle misure come le multe e a tutti i provvedimenti che questi governi stanno mettendo in campo che siano preventive rispetto alla possibilità di un conflitto sociale. Per questo motivo, vorremmo discutere di questi temi guardando a noi, in solidarietà con chi ha ricevuto queste ammende, ma con un occhio rivolto in avanti verso quegli spazi di conflitto aperti che si tende preventivamente a criminalizzare tanto da arrivare a punire con sanzioni pecuniarie ma anche condanne penali pesantissime chi si permette di usare il proprio corpo in contrapposizione alla violenza quotidiana, scientifica e costante di chi ci vuole pronti a subire; tanto da arrivare ad allontanare dal centro delle città-vetrine chiunque sia considerato sgradito; tanto da penalizzare chiunque si opponga alle nuove regole di disciplinamento sociale volte esclusivamente a creare una popolazione pronta ad accettare nuovi limiti, nuovi confini, nuovi livelli di sopportazione della disuguaglianza.

Di tutto questo vorremmo discutere e confrontarci anche grazie al contributo dei relatori che abbiamo scelto di coinvolgere e delle esperienze di chi su livelli diversi ha toccato con mano questi processi ancora in corso.

 

[iframe src=”https://www.facebook.com/plugins/video.php?href=https%3A%2F%2Fwww.facebook.com%2Fstralciamolemulte%2Fvideos%2F2394057087481069%2F&show_text=0&width=560″ width=”560″ height=”315″ style=”border:none;overflow:hidden” scrolling=”no” frameborder=”0″ allowTransparency=”true” allowFullScreen=”true” ]

Ti è piaciuto questo articolo? Infoaut è un network indipendente che si basa sul lavoro volontario e militante di molte persone. Puoi darci una mano diffondendo i nostri articoli, approfondimenti e reportage ad un pubblico il più vasto possibile e supportarci iscrivendoti al nostro canale telegram, o seguendo le nostre pagine social di facebook, instagram e youtube.

pubblicato il in Approfondimentidi redazioneTag correlati:

Articoli correlati

Immagine di copertina per il post
Approfondimenti

Bulgaria: cade il governo dopo le proteste. Quali scenari?

Giovedì il primo ministro della Bulgaria Rosen Zhelyazkov ha annunciato le sue dimissioni.

Immagine di copertina per il post
Approfondimenti

L’importante non è partecipare

Penso tuttavia che il punto cruciale, l’oggetto della nostra critica, debba essere la democrazia nel suo pieno sviluppo: la democrazia politica moderna.

Immagine di copertina per il post
Approfondimenti

Ecomarxismo e Prometeo liberato

Nel Prometeo incatenato di Eschilo, Prometeo è una figura rivoluzionaria.

Immagine di copertina per il post
Approfondimenti

I tatuaggi di Pete Hegseth, l’America Latina e la guerra che viene

Mentre scriviamo queste righe il Presidente degli Stati Uniti dichiara unilateralmente chiuso lo spazio aereo sopra il Venezuela.

Immagine di copertina per il post
Approfondimenti

Ex Ilva: il riarmo divora la politica industriale (e la transizione ecologica)

Tutti i nodi vengono al pettine. Il governo sovranista con la sua manovrina accantona risorse per acquistare armi e manda alle ortiche quasiasi politica industriale.

Immagine di copertina per il post
Approfondimenti

Restare a galla insieme in un mondo difficile: Bilancio 2024 delle questioni del lavoro in Cina (Parte 2). 

Proseguiamo la traduzione in lingua italiana di questi preziosi contributi sul contesto delle lotte in Cina nel 2024, tradotti in inglese dal collettivo Chuang.  Consapevoli delle profonde differenze tra il nostro contesto e quello cinese, a sua volta molto difficile da restituire come un intero, alcuni dati e considerazioni che vengono avanzati nel testo sembrano […]

Immagine di copertina per il post
Approfondimenti

Rompere la pace dentro territori, fabbrica e università della guerra

Partiamo da qui, da questa inquietudine mai risolta e sempre irriducibile che accompagna la forma di vita militante, l’unica postura da cui tentare di agguantare Kairòs, il tempo delle opportunità che possiamo cogliere solo se ci mettiamo in gioco. 

Immagine di copertina per il post
Approfondimenti

Teoria del partito

I prezzi sono più alti. Le estati sono più calde. Il vento è più forte, i salari più bassi, e gli incendi divampano più facilmente.

Immagine di copertina per il post
Approfondimenti

Il Segretario di tutte le guerre

a visione che Hegseth porta dentro l’amministrazione Trump è quella di un’America che può tornare «grande» solo riconoscendo la guerra come sua condizione naturale.

Immagine di copertina per il post
Culture

Emilio Quadrelli, un comunista eretico contro la guerra

Non vi può essere alcun dubbio che tutto il percorso intellettuale e politico di Emilio Quadrelli, scomparso nel 2024, si situi interamente nella scia dell’eresia.

Immagine di copertina per il post
Conflitti Globali

La Regione Sardegna apre all’ampliamento della fabbrica di bombe RWM

La fabbrica RWM da anni attiva in Sardegna in una porzione di territorio, il Sulcis, di proprietà della tedesca Rheinmetall, vedrà molto probabilmente il via libera per il suo ampliamento.

Immagine di copertina per il post
Crisi Climatica

Il Tav, I media e I voltagabbana

Nessun movimento di opposizione ha mai avuto in Italia la capacità di dare una continuità trentennale alle ragioni della propria lotta, e la recente e partecipata manifestazione dell’8 dicembre, ventennale dall’epico sgombero popolare nel 2005 del cantiere nella piana di Venaus, ne è la dimostrazione.

Immagine di copertina per il post
Culture

Le guerre del Nord e il futuro degli equilibri geopolitici ed economici mondiali

A ben guardare, però, lo scontro apertosi ormai da anni, per il controllo delle rotte artiche e delle materie prime custodite dal mare di ghiaccio che corrisponde al nome di Artico ricorda per più di un motivo la saga della corsa all’oro del Grande Nord che l’autore americano narrò oppure utilizzò come sfondo in molti dei suoi romanzi e racconti.

Immagine di copertina per il post
Conflitti Globali

Il fumo di Gaza oscura le fiamme della Cisgiordania: il Progetto Coloniale reso permanente

Mentre gli occhi internazionali sono puntati su Gaza, Tel Aviv sta portando avanti la sua più aggressiva campagna di Pulizia Etnica e furto di terre nella Cisgiordania Occupata dal 1948.

Immagine di copertina per il post
Conflitti Globali

Ucraina, prof Carpi: “Gli accordi veri saranno saranno sugli interessi riguardanti la futura ricostruzione”

“Ho poca fiducia che l’Europa possa effettivamente svolgere un ruolo di mediazione; gli europei stanno procedendo in ordine abbastanza sparso.

Immagine di copertina per il post
Confluenza

Appello ai comitati, associazioni e cittadini che stanno lottando contro la speculazione energetica in atto sul territorio italiano

Condividiamo e supportiamo le attivazioni che si stanno concretizzando a livello nazionale rispetto al nuovo dl Aree Idonee, ne condividiamo le preoccupazioni e la necessità di mobilitarsi in maniera trasversale per bloccare il decreto e per costruire un terreno capace di lottare insieme a difesa dei territori.