Ancora arresti a Roma, ancora vicini alla Lega
Ancora arresti a Roma e ancora per corruzione.
Questa volta sono stati arrestati 6 agenti della polizia e una dipendente della Procura corrotti dall’imprenditore Carlo D’Auguano anche lui finito in manette.
Le accuse per i funzionari pubblici sono di corruzione per atti contrari ai doveri di ufficio, corruzione per l’esercizio della funzione, accesso abusivo al sistema informatico e rivelazione di segreti di ufficio.
Ma chi erano questi funzionari?
Simona Amadio, cancelliera della Procura della Repubblica di Milano prima e di Roma al momento dell’arresto, candidata alle ultime elezioni amministrative del 2016 nella Capitale con “Noi con Salvini”.
Il suo compagno, Angelo Nalci, poliziotto assegnato al servizio scorte avvezzo all’abuso di sostanza dopanti. Tre agenti del reparto volanti e due agenti del commissariato di Fidene.
La combriccola forniva a D’Aguanno, monitorato per i suoi affari con la Camorra, informazioni sulle indagini a suo carico in cambio di denaro, quote societarie del gruppo dell’imprenditore e auto a prezzi di favore.
Insomma, un classico caso di corruzione come se ne sentono da anni. Salvini però, il nostro ministro degli Interni amante dell’ordine pubblico, sta dimostrando, giorno dopo giorno, che gli piace assai sguazzare in quella Roma ladrona da lui tanto insultata. Prima i soldi dai Parnasi e poi tra le sue fila, funzionari corrotti di bassa lega. Bassissima Lega.
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