Da Prendocasa Palermo: liberi tutti!
Pubblichiamo a seguire il comunicato del comitato “Prendocasa Palermo” sui gravissimi fatti avvenuti stamane nelle città di Roma e Napoli, dove dalle relative questure vengono emesse più di quaranta misure cautelari.
Oggi pomeriggio alle 17:00, davanti il palazzo della Prefettura in via Cavour, presidio per il diritto alla casa e in solidarietà ai compagn* arrestati.
Il 31 ottobre c’eravamo tutti! Lottare per la casa non è reato
Con le assurde e tendenziose accuse di adunata sediziosa, rapina, violenza, resistenza e lesioni aggravate in danno di pubblici ufficiali, danneggiamenti aggravati la Questura di Roma ha compiuto una manovra repressiva nei confronti dei movimenti di lotta per la casa e delle soggettività antagoniste che hanno dato vita alle giornate di sollevazione generale contro lo spreco delle grandi opere e per il reddito del 18-19 ottobre e che hanno assediato la Conferenza Stato-Regioni sulla questione abitativa del 31 ottobre. A questa si aggiunge nella stessa mattinata, l’operazione della Questura di Napoli contro i movimento Precari Bros: perquisizioni e fermi motivati, paradossalmente, dal tentativo di costoro di riaffermare collettivamente i propri diritti. Questo tentativo, da oggi, viene accomunato all’ “estorsione” da parte di magistrati e forze di polizia.Giunti pochi giorni dopo l’imponente assemblea nazionale che ha rilanciato l’agernda di lotta di primavera indicendo una manifestazione nazionale contro le politiche di austerity il prossimo 12 aprile, queste misure repressive ci appaiono come chiare misure politiche volte a colpire e a contrastare quei processi di riappropriazione e attacco alle politiche di austerity negli ultimi mesi al centro delle politiche antagoniste territoriali, di cui l’occupazione delle case è solo una delle risposte immediate a bisogni urgenti e diritti negati.
Non faremo mai un passo indietro sulla strada delle lotte, felici di sapere che la sollevazione e i movimenti sociali incutono timore tra le schiere di chi ha generato la crisi e crede di poterla gestire con austerità, precarietà e repressione.In quelle giornate costruite da centri sociali, movimenti per il diritto all’abitare, No Tav, sindacalismo conflittuale, lavoratori in lotta, lotte ambientali, ambiti del precariato giovanile, universitari e studenti medi abbiamo affermato a gran voce che l’unica vera risposta alla crisi è riappropriarsi di quelle fette di reddito che ci vengono negate, a partire dall’occupazione delle case.Poco c’importa se la risposta delle istituzioni è ancora ben salda sui falsi concetti della legalità, noi crediamo invece nella legittimità della nostra lotta e delle nostre pratiche e nel diritto a resistere nei nostri territori ad una crisi che non accenna a finire. Ai processi disgregatori di gentrificazione, di emigrazione, di precarietà e di sacrifici rilanceremo sempre processi di organizzazione, di riappropriazione, di sollevazione e di lotta.
Il Comitato di Lotta Prendocasa Palermo esprime solidarietà a Paolo, Luca e agli compagni che tra Roma e Napoli si trovano arrestati, agli arresti domiciliari e all’obbligo di firma
Una sola grande opera: casa e reddito per tutti!
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