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La speculazione sulla casa va in montagna?

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Condividiamo di seguito la riflessione di Prendocasa Torino su un fenomeno che specialmente durante la pandemia ha iniziato a farsi più diffuso e che oggi vede degli incentivi statali a supportarlo. Il problema di vivibilità del modello urbano nei decenni a venire è tutt’altro che fantasioso ed il progressivo spopolamento delle aree interne ha sicuramente rappresentato un fenomeno tutt’altro che fecondo, con ogni lente lo si guardi. Eppure in generale gli investimenti rimangono orientati a rilanciare la valorizzazione dei profitti nelle metropoli e nelle grandi città. Dunque cosa ci dicono questi nuovi bonus? Si tratta probabilmente della riapertura di un mercato sussidiario che ha l’obbiettivo di estrarre valore dai bisogni sociali nuovi che sono emersi dalla pandemia e dalle trasformazioni delle grandi città. Cosa significherà questo per la montagna? Chi avrà la possibilità di usufruire di questi bonus? Che relazione con la crisi climatica?

…OVVERO LA FINANZIARIZZAZIONE DEL MERCATO DELLA CASA SI SPOSTA IN MONTAGNA

Più di 10 milioni stanziati, per “sostenere” chi vuole comprare casa in montagna con finanziamenti tra i 10 e i40 mila euro. In 2 giorni sono state mandate più di 130 domande.
La pandemia e la crisi climatica sono i giganteschi drammi del nostro tempo, che hanno avuto conseguenze sociali molto pesanti, come ad esempio l’ondata di sfratti partiti questo autunno (in conseguenza a perdita di lavoro e impoverimento collettivo).

Di fronte a problemi di questo tipo governi di diversi livelli non hanno la minima intenzione di invertire la tendenza produttiva, ma anzi spostarla in altri settori.
Un esempio per noi lampante è questa operazione, mascherata da “progetto per ripopolare le montagne”.
Sappiamo, che a causa del riscaldamento globale, le città saranno sempre più difficilmente abitabili, e vedremo migrazioni dalle città alle montagne, le quali saranno sempre meno accessibili.
Le montagne, quindi, stanno diventando il nuovo terreno per l’operazione di finanziarizzazione dell’abitare.

Chi ha l’occhio lungo, e un discreto budget di partenza, si può accaparrare, a prezzi agevolati, un posto in cui vivere decentemente in futuro..
La finanziarizzazione del mercato dea casa non solo ha reso sempre più povere e ricattabili le fasce di popolazione che non potevano permettersi l’acquisto della casa, ma ha completamente trasformato il concetto di abitazione da qualcosa di necessario per vivere, a un bene su cui investire e fare profitto.
Per ora, al centro di questo processo ci sono stati principalmente i territori urbani o di importanza turistica… A quanto pare assisteremo all’estendersi di questo terreno.

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