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‘Difendiamo l’ospedale Valdese’. 1000 persone in corteo

Torino_Molto partecipato il corteo partito dall’ospedale Valdese, un migliaio di persone hanno invaso le vie del quartiere San Salvario riuscendo a bloccare il traffico per tutta la mattinata.

Molte le ragioni che vanno contro la decisione di chiusura presa dal presidente della regione Cota, che cerca con questa operazione di anticipare il disegno di Monti di privatizzazione della sanità pubblica. Un’eccellenza piemontese il presidio ospedaliero Valdese che non ha nessuna ragione di essere chiuso, che da anni è al servizio della comunità torinese nela prevenzione e cura del cancro al seno.

La regione con questa operazione cerca di salvare l’immagine di una giunta che ormai allo sbaraglio ha come obiettivo soltanto quello di mantenere i propri privilegi e lauti compensi. A questo proposito va ricordato che il suddetto ospedale fu acquistato dalla regione al simbolico prezzo di 1 euro dalla comunità valdese. La chiusura e la sua dismissione con immediata vendita ai privati, altro non è che l’ennesima azione di speculazione sulla sanità pubblica a scapito di pazienti e lavoratori.

In questi giorni il sindaco Fassino si è speso molto a favore del presidio ospedaliero attraverso proclami e interviste rilasciate ai giornali ma che nel concreto nulla ha fatto per cercar di bloccare l’imminente chiusura dell’ospedale (che dovrebbe avvenire il 31 dicembre). Anche le varie visite di facciata e promosse fatte da Fassino al personale dell’ospedale Valdese durante la sua campagna elettorale si sono concretizzate, una volta conquistata la poltrona da sindaco, in inerzia politica.

Stesso comportamento quello dei sindacati confederali che anche questa volta si sono mobilitati solo grazie alle pressioni continue del personale ospedaliero e dei pazienti, decidendo di scendere in piazza ormai a partita chiusa.

Nonostante manchi una volontà politica di incidere sul destino dell’ospedale da parte del sindaco e dei sindacati, personale e pazienti continuano la mobilitazione con un’occupazione il 14 dicembre: una giornata di assistenza e cura gratuita all’interno del presidio ospedaliero.

La presa in carico dei lavoratori e delle lavoratrici del Valdese nel garantire la continuità delle cure ai propri pazienti supera la paura della perdita del posto di lavoro;  la prima intervista ad una lavoratrice denuncia che con la chiusura dell’ospedale si allungheranno le liste di attese, procurando un grande disagio alle pazienti. La seconda lavoratrice intervistata, racconta dell’efficienza dell’ospedale Valdese.

Ascolta l’interviste durante il corteo:

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Ascolta lavoratrice rsu aslto1:

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