InfoAut
Immagine di copertina per il post

Fatti di Pistoia, un’assoluzione e cinque condanne


Dopo una lunga giornata di dibattimento, intorno alle 19 è arrivata la sentenza sui fatti di Pistoia. Assolto il livornese Alessandro Orfano, condannati a due anni per danneggiamento aggravato (con sospensione della pena) gli altri imputati, Alessandro Della Malva e Juri Bartolozzi e gli altri livornesi Vittorio Colombo, Selvaggio Casella ed Elisabetta Cipolli. La richiesta del pm era di ben altra portata, e prevedeva 9 anni di reclusione, in quanto puntava alla riabilitazione del reato di devastazione e saccheggio. Un’ipotesi totalmente estranea alla realtà del processo, che non è stata minimamente presa in considerazione dai giudici. Il Pm nella propria requisitoria ha anche espresso la propria idea di ordine pubblico e di devastazione che avrebbe fatto impallidire anche qualche nostalgico del ventennio.

Una sentenza difficile da commentare al momento perchè le motivazioni verranno depositate solo fra 15 giorni, tuttavia appare subito una sentenza con molte contraddizioni e che dunque segue l’andamento di questo anno di udienze.

Nella giornata conclusiva però non poteva mancare l’ultimo colpo di scena, cioè la suocera di uno dei testimoni dell’accusa, il pizzaiolo Romondia, che ha fatto recapitare una lettera al giudice in cui dice di sapere che il genero non ha visto niente quel giorno e che è andato a fare i riconoscimenti solo perchè pressato da quelli di Casa Pound. La signora è stata poi chiamata a testimoniare dal giudice e ha ribadito che il genero le aveva detto di non aver visto nulla. La testimonianza poi, nonostante le numerose domande del giudice, si è fermata lì perchè la signora ha affermato che non poteva dire altro perchè avrebbe avuto ripercussioni in famiglia. Ma nella sostanza ha confermato quello scritto nella lettera. Si è trattato solo dell’ultimo colpo di scena, l’ennesimo in un processo in cui i testimoni dell’accusa sono stati di volta in volta screditati e dove loro stessi si sono contraddetti più volte.

L’impressione per chi ha seguito il processo dall’esterno è che questa sia stata una sentenza cerchiobottista che ha cercato di tenere un equilibrio fra le montature della questura di Pistoia, le forzature di un Pm che per far proseguire le misure cautelative ha giocato tutto sulla devastazione e saccheggio e le mille contraddizioni dei teste. Insomma, appare palese che non ci sono elementi a carico dei 6 imputati ma siccome qualcuno è stato a fare il danno allora qualcuno doveva essere condannato altrimenti si sarebbe screditato e deligittimato il lavoro delle autorità locali. Alla città di Pistoia servivano dei responsabili e il giudice gliel’ha dati ammorbidendo però il tutto con la minor condanna possibile, probabilmente cosciente di aver condannato degli innocenti.

Emergono subito due quesiti che non hanno per ora risposta: se un testimone è credibile e attendibile lo è in generale. E se non lo è, non lo è per tutti. Perchè un imputato è stato assolto e gli altri no? Perchè durante tutto il processo i testimoni chiave hanno dichiarato di non aver visto donne e invece l’unica donna imputata è stata condannata? Probabilmetne quando leggeremo le motivazioni ci saranno le risposte a queste domande e anche a molte altre.

Queste, come detto, sono solo impressioni. Nei prossimi giorni approfondiremo la lettura di questa sentenza attendendo poi le motivazioni fra due settimane. In ogni caso appare certo il ricorso in appello, visto che gli imputati oggi condannati puntano, come dichiarato fin da principio, al riconoscimento della loro totale estraneità ai fatti.

da Senzasoste.it

Ti è piaciuto questo articolo? Infoaut è un network indipendente che si basa sul lavoro volontario e militante di molte persone. Puoi darci una mano diffondendo i nostri articoli, approfondimenti e reportage ad un pubblico il più vasto possibile e supportarci iscrivendoti al nostro canale telegram, o seguendo le nostre pagine social di facebook, instagram e youtube.

pubblicato il in Bisognidi redazioneTag correlati:

antifacondannepistoia

Articoli correlati

Immagine di copertina per il post
Bisogni

Caro bollette: “inefficace il decreto varato dal governo per contenere i costi di gas e energia” dovuti in gran parte ancora da dinamiche speculative

I prezzi all’ingrosso dell’energia elettrica e del gas continuano a crescere, creando forti difficoltà alle famiglie.

Immagine di copertina per il post
Bisogni

Quarticciolo: in migliaia in piazza per difendere e cambiare il quartiere

Ieri si è svolto a Roma il corteo popolare “Cambiamo davvero il Quarticciolo”. La manifestazione, partecipata da migliaia di persone è stata una risposta alla decisione del governo di applicare anche al quartiere romano il cosiddetto “Decreto Caivano”. Abitanti della borgata, progetti sociali, parrocchia, realtà cittadine, movimenti sociali si sono incontrati nelle scorse settimane per […]

Immagine di copertina per il post
Bisogni

Cambiamo davvero Quarticciolo!

Sabato 1 marzo un corteo popolare attraverserà il quartiere di Quarticciolo a Roma per ribadire l’importanza di difendere un’esperienza reale e dal basso che si contrappone all’abbandono e alla retorica delle istituzioni.

Immagine di copertina per il post
Bisogni

MA NON SIETE STANCHI CHE VENGA RIPORTATA SOLO LA VOCE DELL’ACCUSA?

Pubblichiamo il comunicato delle famiglie dello Spazio popolare Neruda: MA NON SIETE STANCHI CHE VENGA RIPORTATA SOLO LA VOCE DELL’ACCUSA? Certamente sì: per questo, alla Signora Bulian, autrice del servizio di Quarta Repubblica andato in onda il 27/01,che ci ha posto questa domanda, abbiamo dato i nostri riferimenti per contribuire al suo lavoro. Questo nonostante […]

Immagine di copertina per il post
Bisogni

Serbia: le proteste contro il governo costringono alle dimissioni il premier Vučević

Il 1° novembre scorso una pensilina della stazione ferroviaria di Novi Sad è crollata, provocando la morte di 15 persone.

Immagine di copertina per il post
Bisogni

Argentina: Famiglie allevatrici del nord neuquino: pilastri della sovranità alimentare, ostaggi di un’economia che li maltratta

In pochi luoghi del mondo si mantiene la transumanza, pratica ancestrale di produttori e animali che si spostano cambiando campi secondo il periodo dell’anno. I contadini del nord neuquino sono un emblema di questa vita e protagonisti della sovranità alimentare. Ma affrontano l’abbandono governativo, l’avanzata dei possidenti sulle terre e l’assenza di prezzi giusti.

Immagine di copertina per il post
Bisogni

Napoli: operai GLS, prima licenziati poi caricati e sgomberati dalla polizia. La conferenza stampa di denuncia

Conferenza stampa di denuncia da parte dei lavoratori GLS di Napoli sostenuti dal sindacato di classe Si Cobas, a seguito delle cariche e dello sgombero del presidio avvenute mercoledì ai danni del picchetto al magazzino GLS di Gianturco.

Immagine di copertina per il post
Bisogni

Lo chiamavano Tepepa, ti ricorderemo così

Ieri ci ha lasciato a 86 anni Tepepa, tra i più noti e longevi rapinatori di banche del torinese. Ennio Sinigallia, questo il suo vero nome, ha passato oltre metà della sua vita in carcere. Il suo ultimo arresto è avvenuto quando Tepepa era ormai ultraottantenne, una vera e propria vendetta nei confronti di uno […]

Immagine di copertina per il post
Bisogni

Difendiamo Quarticciolo dal modello Caivano

Il 23 dicembre scorso il governo ha approvato un decreto che individua sei periferie in Italia in cui esportare il modello Caivano. Sono stati stanziati 180 milioni di euro in tre anni ed è previsto un commissario straordinario a cui è affidato il compito di individuare gli interventi strutturali necessari in determinati quartieri: sgomberi, polizia […]

Immagine di copertina per il post
Bisogni

Addio a Gianfranco Manfredi, cantautore del ’77

Questa notte se ne è andato Gianfranco Manfredi cantautore, sceneggiatore e voce musicale del movimento del ’77. La sua “Ma chi ha detto che non c’è” ha interpretato lo spirito di quegli anni e rimane una delle canzoni fondamentali del canzoniere dei ribelli. Manfredi è stato anche un prolifico autore nel mondo del fumetto firmando […]

Immagine di copertina per il post
Antifascismo & Nuove Destre

CORTEO FREE ALL ANTIFAS

1 MARZO, ORE 15, PIAZZA MISSORI MILANO L’estrema destra avanza come esercito di fanteria dell’imperialsimo, noi ci facciamo trovare nelle strade. Sabato 1 marzo attraverseremo le strade di Milano, in solidarietà a Gino e a tutti gli/le antifa.Fuori Gino dalle galere francesi, fuori Maja dalle prigioni di Orban. Fuori gli/le antifa dalle carceri tedesche.Scendiamo in […]

Immagine di copertina per il post
Antifascismo & Nuove Destre

Gino Libero! Free All Antifas

Abbiamo appreso che questa settimana il nostro amico e compagno Gino è stato arrestato in Francia, a Parigi, con un mandato d´arresto europeo.

Immagine di copertina per il post
Antifascismo & Nuove Destre

Bologna: migliaia di antifascisti/e in piazza contro Casapound e la Rete dei Patrioti

AGGIORNAMENTO LUNEDì 11 POMERIGGIO – Una ricostruzione delle manifestazioni di sabato 10 novembre, le valutazioni politiche e le mobilitazioni in programma per questa ultima settimana di campagna elettorale in Emilia Romagna, dove domenica 17 e lunedì 18 novembre si voterà per rinnovare Presidente e Consiglio regionale, con Federico della redazione emiliano-romagnola di Radio Onda d’Urto. Ascolta o […]

Immagine di copertina per il post
Editoriali

Ilaria Salis: un voto che (per una volta) serve

Se la campagna per la sua liberazione passa attraverso le urne andremo a cercare dove diavolo è finita la tessera elettorale e faremo la nostra parte.

Immagine di copertina per il post
Antifascismo & Nuove Destre

Milano: fascisti imbrattano la facciata del COA T28. Domenica 17 settembre iniziativa antifascista in Via dei Transiti

Nella notte tra sabato 9 e domenica 10 settembre alcuni fascisti hanno imbrattato la facciata del Centro Occupato Autogestito T28 di via dei Transiti a Milano.

Immagine di copertina per il post
Antifascismo & Nuove Destre

Germania: cariche e scontri a Lipsia nel corso di una manifestazione antifascista

Citta militarizzata e corteo vietato a Lipsia in occasione di una chiamata antifascista convocata dopo la condanna a Lina a 5 anni e tre mesi implicata nel processo Antifa Ost.

Immagine di copertina per il post
Antifascismo & Nuove Destre

In qualche modo, da qualche parte. Antifa a Budapest

Lo scorso 11 febbraio una compagna italiana e un compagno tedesco  sono stati arrestati in Ungheria. Da allora si trovano nel carcere di Budapest in condizioni piuttosto difficili e con scarsissimi contatti con familiari e avvocati.

Immagine di copertina per il post
Divise & Potere

Puniscono il dissenso, seminano rivoluzioni. Note su condanne, carcere e misure restrittive

Prendiamo parola a caldo sulle notizie di questo martedì di febbraio. In primo grado di giudizio, un collegio di giudici del Tribunale di Pisa ha deciso di condannare a pene di un anno e 8 mesi e un anno e 10 mesi, nove persone tra le cinquecento che presero parte alla manifestazione (di 5 anni fa) di contestazione al leader della Lega Nord Matteo Salvini.

Immagine di copertina per il post
Antifascismo & Nuove Destre

Reconquest a Marsiglia: la polizia reprime una manifestazione antifascista e difende l’estrema destra

Durante una manifestazione contro l’apertura di una sede di Reconquest a Marsiglia, almeno una persona è stata aggredita e tre persone arrestate dalla polizia.

Immagine di copertina per il post
Antifascismo & Nuove Destre

Milano: La polizia protegge i fascisti e picchia gli antifascisti

Il corteo antifa è partito da piazza Fontana, a pochi giorni dall’anniversario che ricorda l’attentato di matrice fascista che il 12 dicembre 1969 uccise 17 persone.
Assieme alla comunità curda, alla comunità iraniana, a Non Una Di Meno Milano e a diverse realtà sociali, i/le manifestanti hanno attraversato il centro di Milano cantando slogan e cori.