InfoAut
Immagine di copertina per il post

Frequenze pandemiche: per sbrogliare la matassa dell’attualità

||||

Covid-19, pandemia, sars-cov-2, salute, lotte, scienziati, cura, territori, sanità, esperti, contagio.

La costellazione di parole che compongono lo spazio in cui ci muoviamo da mesi è affollata e spesso confusa.Dentro quella che viene definita la seconda ondata la complessità aumenta, i punti di orientamento diminuiscono e la crisi si approfondisce. I grandi dogmi dell’epoca pre Covid sfocano, dimostrando di non essere mai oggettivi, ma di parte, agiti: scienza, economia, società, occidente.

Abbiamo provato a raccogliere alcuni contributi radiofonici che costantemente provano a sbrogliare la matassa dell’attualità.

 

Congiunzioni #10 – Epidemia Colposa – [22 Ottobre]

Ci troviamo in un momento in cui non c’è nemmeno stato il tempo di indicare le responsabilità del disastro della gestione dell’emergenza covid che già siamo catapultati in un nuovo girone di follia tra ordinanze su base regionale, nessuna limitazione per le attività produttive ma regole inventate per eliminare tutto ciò che è socialità e relazioni sociali al di fuori del lavoro.

Per non cadere nella trappola dell’emergenzialità ancora una volta pensiamo sia fondamentale rintracciare tutti i fili di ciò che è stata la gestione della pandemia per quelle regioni più colpite, come la lombardia, così come sottolineare e dare centralità a quelle esperienze cittadine in cui le persone non vogliono dimenticare e si sono organizzate per lottare per una sanità che tuteli davvero il diritto alla salute per tutti e tutte e perchè non è accettabile che gli interessi di confindustria si giochino sulla pelle delle persone.

Nella puntata di oggi sentiamo due storie di reti territoritoriali che nel corso degli ultimi mesi hanno costruito tessuti di lotta. Incomiciamo dal coordinamento regionale sanità del Lazio e continuiamo con una diretta con Radio Onda d’Urto per raccontare l’esperienza bresciana.

{mp3remote}https://radioblackout.org/wp-content/uploads/2020/10/congiunzioni-10.mp3{/mp3remote}

 

Congiunzioni #11 –La Salute Prima Cosa – [29 Ottobre]

Oggi volevamo portare un punto di vista riguardo ad una contraddizione che magari non si menziona esplicitamente ma che dall’ultimo dpcm ha portato migliaia di persone in piazza.

Stiamo parlando di questi apparenti inconciliabili: il diritto al lavoro e il diritto alla salute cosa si può dire davanti a gente che scende in piazza perché non solo non arriva più a fine mese, ma non sa nemmeno se la sua attività continuerà ad esistere per i mesi successivi.

Cosa si può dire anche rispetto a dei dati che ci parlano di quasi 40.000 morti dall’inizio della pandemia e che prevedibilmente nei prossimi mesi cresceranno esponenzialmente?

Possiamo dire che una società che lega la sopravvivenza degli individui al lavoro non è una società che ha a cuore la salute di quegli stessi individui, perché l’attività produttiva e di consumo va avanti a prescindere da come le persone stanno, da come se la vivono, dal senso che attribuiscono al loro svegliarsi ogni mattina sulla piazza di napoli, durante la protesta contro l’ultimo dpcm.

Uno striscione che ci ha colpito particolarmente per la sua chiarezza diceva la salute è la prima cosa, ma senza soldi non si fa nulla, questo ci sembra eloquente su cosa ci spaventa: in una vita dedicata a lavorare o a cercare di lavorare, nel momento in cui pezzi di società si fermano, si ha paura di non farcela, di non avere più soldi per campare, di restare da soli o chiusi in casa con una famiglia che non si sopporta, di non avere più spazi di espressione, di sentirsi abbandonati quando si sta male, di sprofondare nei debiti con le restrizioni che l’emergenza pandemica richiede ci sono fasce sempre più ampie di popolazione che si rendono conto di quanto sia ingiusto legare la sopravvivenza al lavoro.

Ci piacerebbe che nelle future piazze non ci fossero cori che richiedono a tutti i costi di riaprire le proprie attività o di tornare a sfacchinare dove lo facevano, ma che chiedono un reddito di base garantito, spazi pubblici e verdi, il tempo per coltivare rapporti anche al di fuori del nucleo famigliare e ovviamente il diritto alla salute, che con tutte queste cose non è affatto in contraddizione.

  • In collegamento con Napoli per capire cos’è successo nelle piazze e cosa sta accadendo negli ospedali.
  • Con Alessandro Ferretti parleremo del contesto piemontese, come viene gestito il tracciamento e il numero di tamponi e quanto è utile – o no ?- il coprifuoco notturno per limitare i contagi
  • Con Non Una di Meno – Torino parleremo di sabato che saremo in piazza contro la circolare anti-aborto della Regione Piemonte
  •  

    {mp3remote}https://cdn.radioblackout.org/wp-content/uploads/2020/10/congiunzioni-11.mp3{/mp3remote}

     

    Congiunzioni #12 – Preludio di Lockdown – [5 Novembre]

    Mancano poche ore all’inizio del secondo lockdown del 2020… noi di Congiuzioni non ci scoraggiamo e trasmettiamo dalla vostra e nostra Radio Blackout.

    Oggi vi leggiamo la lettera della nostra compagna Notav Dana e ne approfittiamo per parlarvi della situazione Covid-19 nelle carceri.

    A seguire una diretta sul fronte degli e delle infermiere con Roberto di NurSind, il Sindacato degli Infermieri.

    {mp3remote}https://radioblackout.org/wp-content/uploads/2020/11/congiunzioni-12.mp3{/mp3remote}

     

     

    Congiunzioni #13 – Errori Di Prospettiva – [5 Novembre]

     

    Mancanza di personale e medici mandati a fare gli infermieri, sovraccarico di lavoro essenziale per la riproduzione dell’ospedale ma diminuite le ore di lavoro.  Non basta aumentare i letti, non basta fare il gioco delle tre carte con il personale bisogna cambiare prospettiva: il covid non è una pandemia e basta, non bastano le misure di contenimento, bisogna rivoluzionare il sistema economico, sociale, di tutela della salute per poter uscire da questa situazione.

    Apriamo la puntata con una diretta insieme a Guido Giustetto, presidente dell’Ordine Medici e Odontoiatri di Torino

    A seguire, voci dalla gestione dell’emergenza sanitaria e non solo.

     

     

    {mp3remote}https://cdn.radioblackout.org/wp-content/uploads/2020/11/congiunzioni-13.mp3{/mp3remote}

     

    IL CONTAGIO (RI-)ANNUNCIATO (CON FRANCESCA NAVA) – VOCI DALL’ANTROPOCENE (anno II #2) 02/11/20

    In apertura di questa seconda puntata abbiamo mandato un po’ di saluti registrati e personali a Dana, da oltre un mese incarcerata alle Vallette per una manifestazione NoTav nell’autunno del 2012, seguiti dalla lettura di un estratto di una sua recente lettera in cui poneva alcune riflessioni urgenti sul ri-diffondersi della pandemia e la sua percezione tra le mura carcerarie, dove distanziamenti e assistenza sono lungi dall’essere garantiti.

    Il nucleo centrale della trasmissione è invece caratterizzato da una lunga intervista con Francesca Nava, giornalista con una decennale esperienza di inchieste televisive, autrice del recentissimo Il focolaio. Da Bergamo al contagio nazionale  di recente pubblicazione presso i tipi di Laterza (qui un’anteprima). Attraverso numerose testimonianze di prima mano di familiari delle vittime, medici ed infermieri, l’autrice conduce una serrata contro-indagine sulle responsabilità politiche che hanno portato al disastro pandemico in Val Seriana, senza dimenticare di ricostruire genealogicamente il processo di smantellamento della Sanità territoriale e preventiva nella regione lombarda. Il libro ha il merito di ridare peso e carne alle voci silenziate – letteralmente soffocate – travolte da un disastro evitabile, che invece si sta riproponendo in queste ore sotto i nostri occhi, nonostante gli allarmi degli addetti ai lavori.

    A chiusura della puntata, la lettura di alcuni estratti del contributo di Afshin Kaveh, ecologista radicale e attivista antispecista, dall’opera collettanea KRISIS. Corpi, Confino e Conflittoche inquadra il fenomeno pandemico da tutt’altre prospettive.

    {mp3remote}https://radioblackout.org/wp-content/uploads/2020/11/Voci_II_2020_02_11.mp3{/mp3remote}

     

    CORONAVIRUS 2.0 (CON M.PINCETTI) – VOCI DALL’ANTROPOCENE (anno II #1) 26/10/20

    Puntuali come un lockdown torniamo per una nuova stagione di Voci dall’Antropocene.

    Ci eravamo lasciati verso metà agosto con una puntata off – fuori stagione – col dott. Remuzzi in cui veniva registrato un affievolirsi netto del contagio e il bilancio di una pandemia che aveva avuto tre differenti fenomenologie al Nord, al Centro e al Sud. Oggi, complice la fine della stagione estiva, la pandemia riparte alla carica con una dinamica più omogenea sul territorio nazionale, mentre iniziano ad emergere proteste spontanee contro i costi sociali ed  economici della (mala)gestione della pandemia.

    Per fare il punto sulla dimensione sanitario-pandemica abbiamo raggiunto  Maurizio Pincetti – nostro ospite fisso la scorsa stagione nel raccontare la storia del servizio sanitario nazionale – medico internista, specialista in endocrinologia, con 36 anni di attività in un ospedale pubblico del milanese, per 11 anni è stato medico di medicina generale dal 1987 si occupa di qualità e rischio delle cure e dell’assistenza sanitaria con attività di ricerva, responsabilità ospedaliera e la partecipazione agli organi direttivi della società scientifica di valutazione della qualità in sanità.

    {mp3remote}https://radioblackout.org/wp-content/uploads/2020/11/Voci_I_2020_26_10.mp3{/mp3remote}

     

     

    L’ETÀ DEI COLLASSI (con F. LI VIGNI) – VOCI DALL’ANTROPOCENE (ANNO II #3) 09/11/20

    Quella che si sta materializzando sotto i nostri occhi è una situazione da incubo: la saturazione, più volte annunciata (quanto esorcizzata), del sistema ospedaliero, stampella unica su cui poggia oggi in maniera quasi esclusiva il Sistema Sanitario Nazionale, a scapito della medicina preventiva e di territorio.

    Due immagini hanno segnato la settimana appena trascorsa la comunicazione sul Coronavirus nel torinese: 1) la fila di ambulanze fuori dall’ospedale Molinette in direzione di altri presidi ospedalieri della regione per mancanza di posti; 2) le decine di malati Covid parcheggiati nei corridoi (alcuni appoggiati a terra) su brandine di fortuna nel presidio ospedaliero di Rivoli. Per farci raccontare quale sia la situazione in quell’ospedale e più in generale sul territorio piemontese, abbiamo raggiunto al telefono Nino Flesia, lavoratore presso quel presidio e delegato rsu-Cgil dell’Asl To3.

    Queste immagini evocano scenari ancora peggiori, accompagnati dalla presa di posizione dell’Ordine dei Medici che invoca un lockdown rigido sull’intero territorio nazionale per scongiurare il rischio di 10.000 morti da piangere nell’inverno infausto che ci attende. Da più parti si evoca il rischio di un’implosione di quell’equilibrio tenue che permette ancora oggi, a fatica, di curare l’enorme afflusso di compromessi della seconda ondata della pandemia.

    Immaginari distopici e paranoici, a lungo nutriti da una branchia particolare della produzione culturale di massa, sembrano diventare possibilità concreta. Su questo background, negli ultimi anni si è venuto a creare uno spazio significativo nel dibattito pubblico d’oltralpe che ha preso il nome di “collassologia”, ampio e contraddittorio serbatoio di discussione in cui rientrano potenzialmente tanto i deliri individualistici dei survivalisti, quanto le esperienze collettiviste dello zadismo, raccogliendo nel suo seno porzioni non indifferenti di ceto medio intellettuale. Punto comune di questa galassia di pensieri e pratiche, la convinzione che il nostro mondo, così com’è, sia destinato al collasso, con tutto ciò che questo implica in termini di uso di disponibilità di risorse e (ri)organizzazione della vita associata.

    In Italia il dibattito sul tema è pressoché inesistente, se si eccettua la proposta coraggiosa del piccolo editore Asterios di Trieste. Con Fabrizio Li Vigni, dottore in sociologia all’EHESS di Parigi e postdottorando all’UPEM d iChamps-sur-Marne nonché autore del pamphlet Il collasso della società termo-industriale, abbiamo sondato alcuni aspetti di questo dibattito a partire dall’evento rivelatore della pandemia Covid.

    {mp3remote}https://radioblackout.org/wp-content/uploads/2020/11/Voci_III_2020_09_11.mp3{/mp3remote}

     

     

     

    COVID 19: DR BURGIO” ORA SUBITO LOCKDOWN CON COMPENSAZIONI REALI PER CHI SARA’ PENALIZZATO E POI ORGANIZZARE IL TERRITORIO COME NON E’ STATO FATTO” – Radio Onda d’Urto

    Subito un lockdown sistematico per stoppare questa crescita epidemica in un mese e non rischiare di trovarci di nuovo come in primavera, con quel numero di morti ed il sistema sanitario in forte sofferenza; compensare, non con elemosine ma in maniera consistente, tutte le persone che saranno colpite da questo provvedimento e poi riorganizzare il territorio ed il sistema sanitario per affrontare la pandemia senza perdere altro tempo. Non possiamo illuderci che ci sarà una vaccino-profilassi efficace su larga scala in tempi brevi”. La diffusione del contagio in tutta Italia, contro cui non si è agito efficacemente preparandosi nei mesi estivi,  non lascia ora altre vie per il dottor Ernesto Burgio, medico ed esperto di epigenetica e biologia molecolare. “Era necessario organizzare il territorio come hanno fatto in Asia, per monitorare giorno per giorno, cioè tracciare i casi e i loro contatti e fare tutto subito perchè quando si arriva a dei trend con decine di migliaia di casi ogni giorno non si riesce più. Non bisognava far entrare il virus nelle strutture sanitarie con la facilità con cui sta rientrando perchè adesso siamo daccapo. Da marzo queste due strategie non abbiamo saputo applicarle. Adesso saremo  costretti a fermare di nuovo gran parte delle attività, cosa non necessaria quando si fa per tempo la strategia che hanno utilizzato nei paesi asiatici” Ascolta o scarica

    {mp3remote}https://www.radiondadurto.org/wp-content/uploads/2020/11/Burgio-su-necessita-di-lockdown-e-vaccino-Covid-intero.mp3{/mp3remote}

     

    COVID 19: DOTT. BURGIO “LA MEDICINA TERRITORIALE NON E’ ANCORA STATA RAFFORZATA ABBASTANZA: TRACCIAMENTO, CORRIDOI ALTERNATIVI E DIAGNOSI PRECOCISSIMA” – Radio Onda d’Urto

    La medicina territoriale non è ancora stata rafforzata abbastanza.” Per affrontare un possibile aumento dei contagi nel nostro paese non si sta facendo tutto il possibile. E’ il parere del dott. Ernesto Burgio, medico, esperto di epigenetica e biologia molecolare: “Serve sviluppare due strategie, che sono tipiche del territorio: 1) tracciare, quando si hanno piccoli cluster, i contatti antecedenti, quindi isolare subito i casi e i loro contatti; 2) creare corridoi alternativi che significa, e questo non è stato fatto, evitare che il virus dilaghi negli ospedali e negli altri luoghi di cura. Inoltre servono strumenti di diagnosi precocissima, per esempio sulla saliva, anche se possono essere meno certi come risultati.” Ma cosa si intende per corridoi alternativi e come crearli? Per il dott Burgio in momenti di crisi “si può immaginare che possano essere usati gli ospedali militari che sono sottoutilizzati e che potrebbero diventare luoghi di triage, dove convogliare i casi sospetti invece che finiscano nei pronto soccorso” Nell’intervista integrale abbiamo anche chiesto al dott Burgio se il virus ha subito variazioni e a che punto si è con il vaccino ed i farmaci specifici  Ascolta o scarica

     

    {mp3remote}https://www.radiondadurto.org/wp-content/uploads/2020/10/Burgio-su-fase-nuova-pandemia-Covid-1.mp3{/mp3remote}

     

     

     

     

     

     

     

     

    Ti è piaciuto questo articolo? Infoaut è un network indipendente che si basa sul lavoro volontario e militante di molte persone. Puoi darci una mano diffondendo i nostri articoli, approfondimenti e reportage ad un pubblico il più vasto possibile e supportarci iscrivendoti al nostro canale telegram, o seguendo le nostre pagine social di facebook, instagram e youtube.

    pubblicato il in Bisognidi redazioneTag correlati:

    CORONAVIRUSradioSECONDA ONDATA

    Articoli correlati

    Immagine di copertina per il post
    Bisogni

    Un rito meneghino per l’edilizia

    Sul quotidiano del giorno 7 novembre, compare un suo ultimo aggiornamento sotto il titolo “Il Salva-città. Un emendamento di FdI, chiesto dal sindaco Sala, ferma i pm e dà carta bianca per il futuro”.

    Immagine di copertina per il post
    Bisogni

    La parabola della salute in Italia

    È un potente monito in difesa del Servizio sanitario nazionale quello che viene dall’ultimo libro di Chiara Giorgi, Salute per tutti. Storia della sanità in Italia dal dopoguerra a oggi (Laterza, 2024). di Francesco Pallante, da Volere la Luna Un monito che non si limita al pur fondamentale ambito del diritto alla salute, ma denuncia […]

    Immagine di copertina per il post
    Bisogni

    Cuba: blackout ed embargo

    Cuba attraversa la sua maggiore crisi energetica, con la pratica totalità dell’isola e con 10 su 11 milioni di abitanti privati di elettricità.

    Immagine di copertina per il post
    Bisogni

    Movimento No Base: Fermarla è possibile. Prepariamoci a difendere la nostra terra!

    Da mesi le iniziative e le mobilitazioni contro il progetto strategico di mega hub militare sul territorio pisano si moltiplicano in un contesto di escalation bellica in cui il Governo intende andare avanti per la realizzazione del progetto di base militare.

    Immagine di copertina per il post
    Bisogni

    Sanità: dalle inchieste torinesi al G7 Salute di Ancona

    Due approfondimenti che riguardano la crisi sanitaria per come viene messa in atto dalle istituzioni locali e nazionali.

    Immagine di copertina per il post
    Bisogni

    Alberto non c’è più, ma la lotta è ancora qui!

    Alberto non c’è più, ma la lotta è ancora qui.

    Immagine di copertina per il post
    Bisogni

    Comunicato del cs Rivolta di Marghera sulla manifestazione di sabato 28 ottobre

    Sabato 28 settembre una straordinaria ed imponente manifestazione ha attraversato le vie di Mestre per ricordare Jack e stringersi forte alla sua famiglia e a Sebastiano. Oltre 10000 persone, forse di più, si sono riprese le vie della città, una città che ha risposto nel migliore dei modi alle vergognose dichiarazioni di Brugnaro e dei suoi assessori. Comitati, associazioni, centri sociali, collettivi studenteschi con la rete “riprendiamoci la città” e una marea di cittadine e cittadini, hanno trasformato una parola d’ordine in una pratica collettiva.

    Immagine di copertina per il post
    Bisogni

    Per Jack, per noi, per tutt*. Riprendiamoci la città, sabato la manifestazione a Mestre.

    Mestre (VE). “Per Jack. Per noi. Per tutt*”. Manifestazione in ricordo di Giacomo, compagno 26enne del centro sociale Rivolta ucciso venerdì a Mestre mentre – con un altro compagno poi rimasto ferito – cercava di difendere una donna da una rapina. Il 38enne aggressore si trova in carcere.

    Immagine di copertina per il post
    Bisogni

    MESTRE: UN COMPAGNO UCCISO E UNO FERITO NEL TENTATIVO DI DIFENDERE UNA DONNA VITTIMA DI RAPINA

    La scorsa notte un compagno è stato ucciso ed un altro ferito a Mestre nel tentativo di sventare una rapina nei confronti di una donna. Come redazione di Infoaut esprimiamo la nostra solidarietà e vicinanza nel dolore ai compagni e alle compagne di Mestre.

    Immagine di copertina per il post
    Bisogni

    Cosentine in lotta per il diritto alla salute

    Il collettivo Fem.In Cosentine in lotta nasce nel 2019 e da allora si occupa del tema dell’accesso alla sanità pubblica, del diritto alla salute, con uno sguardo di genere.

    Immagine di copertina per il post
    Bisogni

    Lecco: Condannato delegato sindacale per aver denunciato i guasti della malasanità

    Il Tribunale di Lecco ha condannato a 8 mesi di reclusione Francesco Scorzelli delegato sindacale dell’ USB Unione Sindacale Di Base. Aveva denunciato su Facebook e non solo all’inizio della pandemia di Covid-19 la disastrosa situazione della Sanità lombarda – nello specifico della ASST di Lecco – accusando l’operato di una dirigenza manifestamente e volutamente […]

    Immagine di copertina per il post
    Bisogni

    Il virus della disuguaglianza

    Il rapporto Oxfam: cresce in Italia e nel mondo la concentrazione delle ricchezze, aumenta il numero dei poveri Da PopOff Quotidiano di Checchino Antonini La pandemia, spiega la Ong Oxfam, «ha aggravato le condizioni economiche delle famiglie italiane e rischia di ampliare a breve e medio termine i divari economici e sociali preesistenti. Nel primo […]

    Immagine di copertina per il post
    Bisogni

    CARCERE E COVID: AUMENTA IL NUMERO DI DETENUTI POSITIVI. SOVRAFFOLLAMENTO AL 114%

    Nelle carceri, secondo i dati aggiornati a ieri dal report ministeriale gestione Coronavirus, siamo a circa 4.300 positivi tra personale penitenziario (1.646) e detenuti (2.625) rispetto ai 2.300 complessivi del 7 gennaio quando i detenuti positivi erano 1500. Secondo l’associazione Antigone “la variante Omicron ha portato ad un’impennata dei contagi anche in carcere, dove la […]

    Immagine di copertina per il post
    Bisogni

    +/ UN INVITO/+ /IL/SISTEMA/E/L/IMMUNITÀ/

    Riprendiamo, con un po’ di ritardo, questo interessante scritto di Azione Antifascista Roma Est, che sebbene venga da un substrato teorico leggermente dissimile al nostro, ci pare convincente nell’analisi dei fenomeni pandemici, mantenendo i livelli di complessità con cui ci troviamo ad interfacciarci. Il testo è frutto di un’inchiesta sul campo come si può notare […]

    Immagine di copertina per il post
    Bisogni

    Napoli: la salute non è un privilegio

    Blitz degli attivisti all’Ordine dei Farmacisti di Napoli in via Toledo contro la speculazione sulla pandemia che prosegue da due anni sulla pelle dei cittadini. A partire dai test antigenici che in Inghilterra, Germania e Francia sono gratuiti, mentre qui vengono fissati a qualsivoglia prezzo. Con l’ultimo decreto del governo, le ASL hanno appaltato in […]

    Immagine di copertina per il post
    Formazione

    Analisi dei dati per oltrepassare la polarizzazione scuola si o scuola no

    La riapertura delle scuole da due giorni a questa parte ha significato il venire alla ribalta di una nuova forma di polarizzazione nel dibattito pubblico rispetto alla pandemia: i difensori dell’apertura vs i difensori della chiusura. In realtà non si tratta di prendere una posizione ma di andare a leggere i dati reali che compongono […]

    Immagine di copertina per il post
    Bisogni

    Insostenibilità e inazione davanti a Omicron

    Premesse Partendo dal presupposto che la responsabilità dell’attuale stato pandemico è da imputare alla governance globale che ha come sola priorità non porre limiti gli interessi del capitalismo, come rapporto che regola il sistema mondiale, e che quindi si rifiuta qualsiasi tentativo di scaricare la responsabilità su un livello individuale, di seguito alcune considerazioni sulle […]

    Immagine di copertina per il post
    Formazione

    COVID-19: SCIOPERO STUDENTESCO PER CHIEDERE LA DAD FINO AL 31 GENNAIO

    Lunedì 10, studenti in sciopero nelle scuole superiori nell’alto milanese e in provincia di Varese tra Rho, Parabiago, Legnano, Busto Arsizio , Castellanza e Saronno. La ragione è dovuta all’atteggiamento del governo, perchè, “nonostante l’elevato numero di contagi, ha deciso di riaprire le scuole, con nuove direttive che non ci fanno sentire sicuri” sostengono gli […]

    Immagine di copertina per il post
    Bisogni

    Lettera aperta di un dipendente pubblico sullo smart working

    Riceviamo e pubblichiamo la lettera aperta proveniente dal sindacato di base Cub Pubblico Impiego Chi si aspettava, a torto, il ritorno allo smart working come misura per contrastare i contagi potrà ricredersi leggendo la circolare sul lavoro agile firmata, nella serata del 5 Gennaio, dai ministri Brunetta e Orlando. La circolare dissipa ogni dubbio sulla […]

    Immagine di copertina per il post
    Editoriali

    Quarta ondata: la barbarie del governo dei “migliori”

    Due milioni di positivi al Covid, la curva dei contagi in ascesa con il picco previsto intorno a febbraio, strutture ospedaliere sotto stress e trasporti, scuole e servizi essenziali di fatto ridotti per mancanza di personale. Questo è il bilancio della gestione (o non gestione meglio) della pandemia da parte di un governo dei migliori […]