InfoAut
Immagine di copertina per il post

Fuga di massa dal cie di Trapani

A questa strategia collettiva praticata all’interno del CIE è seguita una fuga (questa appena accennata dagli stessi media di prima) in cui i migranti hanno reagito alle manganellate delle forze del dis-ordine, che invano tentavano di riportarli dentro, resistendo alle cariche degli inseguitori e riuscendo a far perdere le loro tracce.

Non si è fatta attendere la recriminazione minacciosa del Siulp, il sindacato di polizia, nelle parole del segretario provinciale Antonio Cusumano: “mi auguro che il governo intervenga prima che a Trapani ci scappi il morto. La situazione è insostenibile. Ci vogliono molti più agenti, ma anche strutture adeguate (…) le fughe, in queste condizioni, sono diventate inevitabili”…insomma: o ci date più soldi e risorse, o potremmo cominciare a sparare sulla folla.

Se queste minacce siano credibili o meno non possiamo ancora saperlo, ma certo di fronte a parole del genere gli sforzi di Manganelli e polizia di rifarsi la faccia e di far passare la retorica delle mele marce assumono chiaramente la dimensione (di mera retorica appunto) a cui devono essere relegati.

Di quei settanta tunisini intanto i giornali ci hanno raccontato che si sono perse le tracce, per ironia della sorte, proprio nel giorno in cui il Prof. Riccardi, Ministro (senza portafoglio ma del governo di forbici e tagli) per la cooperazione internazionale e dell’integrazione, era in visita presso la prefettura di Palermo proprio per discutere delle richieste di asilo politico, e della grave situazione dei migranti detenuti nel Cie di Milo.

Che dire: la soluzione alla grave situazione i detenuti nel lager di Milo l’hanno trovata per conto loro insieme alla libertà che gli viene negata quotidianamente dai vari status giuridici che li tengono in una costante situazione di precarietà e dalle strutture-lager costruite per rendere questa situazione un privilegio.

Quel che ci auguriamo è che dinamiche di autorganizzazione come quella che ha visto protagonisti i fuggiaschi di Milo possano soltanto moltiplicarsi e diffondersi. Non che le fughe e i clandestini non siano previsti e ben accetti dalla strategia di inclusione differenziale che anima le politiche anti-immigrazione e i centri di detenzione in Italia e in Europa, ma la sensazione è che episodi del genere, oltre a costituire esempi concreti di lotta e organizzazione vincenti, contribuiscano alla diffusione di una nuova narrazione.

Una narrazione fatta proprio di lotta, di autodeterminazione e di conquista della libertà che scavalca tutto: dalle vane promesse e dai ricatti per un permesso di soggiorno alle barriere fisiche costituite dalle recinzioni e dagli sbirri posti a difenderle…più che compatire la condizione a cui la fortezza europa cerca di relegare i migranti, c’è da ammirare la determinazione più volte messa in campo in maniera autonoma per scardinarla.

Ti è piaciuto questo articolo? Infoaut è un network indipendente che si basa sul lavoro volontario e militante di molte persone. Puoi darci una mano diffondendo i nostri articoli, approfondimenti e reportage ad un pubblico il più vasto possibile e supportarci iscrivendoti al nostro canale telegram, o seguendo le nostre pagine social di facebook, instagram e youtube.

pubblicato il in Bisognidi redazioneTag correlati:

cieevasionemigrantitrapani

Articoli correlati

Immagine di copertina per il post
Bisogni

Tubercolosi al Neruda: no alle speculazioni sulla malattia

Riprendiamo il comunicato del Comitato per il diritto alla tutela della salute e alle cure del Piemonte sulla vicenda che vede coinvolto lo Spazio Popolare Neruda.

Immagine di copertina per il post
Bisogni

Intelligenza artificiale: l’umanità è diventata obsoleta per i padroni?

La distopia è già qui. Negli Stati Uniti, negli ultimi giorni, una pubblicità che sembra uscita da un film di fantascienza è apparsa ovunque.

Immagine di copertina per il post
Bisogni

Manovra 2026: La “responsabile” Meloni, atto terzo. 

Prima di dilungarci nel merito dell’allocazione dei miserrimi 18 miliardi previsti, quattro aggettivi possono sintetizzarne il contenuto. Una manovra “responsabile”, pavida, iniqua e belligerante. 

Immagine di copertina per il post
Bisogni

Difendere i padroni. Un commento sulla norma affitti brevi, l’organizzazione delle lotte e l’inasprirsi dei conflitti abitativi a Bologna

Due dirette sulla questione abitativa in Italia, tra le mistificazioni del dibattito pubblico sugli affitti brevi e l’inasprimento del conflitto sulla casa a Bologna.

Immagine di copertina per il post
Bisogni

Torino: lo Spazio Popolare Neruda sotto attacco: la risposta di chi abita e vive lo spazio per la tutela della salute collettiva

Da ieri i quotidiani locali a Torino hanno alimentato la bufera in merito allo Spazio Popolare Neruda dove si è verificato un caso di tubercolosi al quale è seguita un’attenta gestione per la tutela della salute collettiva, sia della comunità che vive e attraversa lo spazio, sia del quartiere e di chi lo anima con le più varie attività. 

Immagine di copertina per il post
Bisogni

Il problema è il Neruda o l’assenza di prevenzione?

Questa mattina è uscita la notizia su “La Stampa” e altre testate locali riguardo alla presenza di alcuni casi di tubercolosi all’interno dello Spazio Popolare Neruda.

Immagine di copertina per il post
Bisogni

Chi paga il “miracolo economico” (che poi è la solita austerità) del Governo Meloni

Il prelievo fiscale è salito dal 2024 al 2025 dal 41,4% al 42,6% del Pil, toccando un picco da record a danno di milioni di contribuenti con redditi medio bassi

Immagine di copertina per il post
Bisogni

Fuori dalla metropoli. Quaderno di lavoro su lotta per la casa e capitale immobiliare

Una lettura necessaria per ragionare sulla militanza e le lotte sociali fuori dai grandi conglomerati urbani.

Immagine di copertina per il post
Conflitti Globali

2025. Los Angeles. California

Il 6 giugno, agenti dell’ICE hanno condotto blitz in vari punti della città: Fashion District, Home Depot e una grossa azienda tessile. Oltre cento arresti. da Nodo Solidale Le strade hanno risposto: molotov, blocchi di cemento, barricate e auto in fiamme. I manifestantihanno resistito con determinazione, trasformando la città in un campo di battaglia contro […]

Immagine di copertina per il post
Divise & Potere

Il Consiglio dei Ministri approva il decreto sicurezza

Blitz del governo, approvato il decreto Sicurezza, varato dal governo Meloni nel Consiglio dei ministri di ieri sera.

Immagine di copertina per il post
Conflitti Globali

Lettere dal nuovo incubo americano

USA. Persone migranti, non importa se regolari o meno, vengono rastrellate per strada, sequestrate da uomini dal volto coperto e senza divise o distintivi, e sbattute in pulmini neri per poi scomparire nei centri di detenzionea dell’ICE (U.S. Immigration and Customs Enforcement).

Immagine di copertina per il post
Divise & Potere

Governo Meloni: tra propaganda e decreti

La decisione del governo italiano di collaborare con l’Albania per la gestione dei migranti si inserisce in un processo di esternalizzazione delle frontiere, oltre che di chiusura delle frontiere, che da decenni va avanti concorrendo a una vera e propria guerra contro i migranti.

Immagine di copertina per il post
Intersezionalità

Per Anàs, morto in mare e per tutte le altre vittime dei confini

Lo scorso 9 agosto la comunità lametina si è stretta attorno alla piccola bara bianca contenente i resti di Anàs, bimbo di sei anni annegato in un naufragio e ritrovato nel nostro mare.

Immagine di copertina per il post
Intersezionalità

Trieste: in Via Gioia uno spazio di accoglienza negato a due passi dal Silos

A Trieste, città di frontiera che non si riconosce tale, vogliamo mostrare che trovare uno spazio dove accogliere le persone migranti è possibile.

Immagine di copertina per il post
Divise & Potere

L’accusa si basa su testimoni compromessi – Il processo Iuventa si sgretola!

L’audizione ha contribuito a far emergere i secondi fini e la assoluta mancanza di credibilità dei testimoni su cui l’accusa ha costruito l’intero caso.

Immagine di copertina per il post
Intersezionalità

Firme false e assistenza inesistente per i reclusi: la Procura indaga sul Cpr di Milano

Il primo dicembre la Guardia di Finanza ha perquisito la struttura per acquisire documentazione. Il reato ipotizzato per l’ente gestore Martinina è frode in atto pubblico. Un’inchiesta di Altreconomia aveva svelato le “false promesse” della società alla prefettura di Milano