Guernica: colpiti Hera e Comune per chiedere la Luce allo spazio
È dall’occupazione dell’ ex cinema scala che è iniziato il braccio di ferro con l’azienda erogante l’elettricità con partecipazione comunale, Hera, e il Guernica, un braccio di ferro che permane e non trova soluzioni.
Per sbloccare questo empas, oggi i compagni del S.A.O. Guernica hanno messo in piedi due iniziative di basso profilo ma che hanno fatto molto clamore. La prima nel primo pomeriggio davanti alla sede di Hera dove una decina di compagni, accompagnati dall’assordante rumore del generatore, attuale fonte di erogazione di luce allo spazio, hanno messo in piedi un presidio con volantinaggio. A questa iniziativa la dirigenza hera ha risposto in male modo chiedendo l’intervento della digos locale e rifiutando più e più volte la richiesta del Guernica di un incontro per capire le motivazioni della mancata concessione della luce.
A questa si è aggiunta l’iniziativa serale che ha visto un intervento nel consiglio comunale con striscioni e l’invasione di fantasmi per ribadire che il Guernica è diventato un punto centrale per la città ma non per la politica modenese che continua a ignorare un progetto sociale ora mai ben saldo e importante per le centinaia e centinaia di persone che tutte le settimane attraversano lo spazio, per gli artisti e ragazzi che chiedono di poter mettere in piedi iniziative che altrimenti in città non troverebbero spazio. Questa “invasione” e apparizione di fantasmi ha messo in crisi il consiglio comunale che per l’ennesima volta di fronte a domande e richieste non ha fatto altro che chiamare la forza pubblica come se avessero paura di chi porta reali problemi in città e da risposte alla gente che si rivolge allo spazio occupato. Il tutto è stato contornato con il solito generatore a tener compagnia fuori dal consiglio ai compagni che stavano volantinando fuori dal comune.
A margine dell’iniziativa c’è anche stato un momento di tensione dove gli urbani hanno tentato di prendere i documenti di alcuni compagni cercando di dare travisamento a quelli mascherati. Dopo una diatriba con toni anche elevati il tutto si è poi tranquillizzato. Chissà se per rispondere alle richieste dei compagni del Guernica arriveranno altre multe.
E’ evidente come la questione dell’erogazione della luce non sia più un fatto tecnico ma puramente politico, emerso con la crescita politica del Guernica, difatti non si capisce come nelle prime occupazioni la luce veniva regolarmente erogata mentre ora no ed è sempre più evidente come il comune si trovi in difficoltà rispetto al progetto che il Guernica sta portando in città.
Questo però non scoraggia i compagni del Guernica difatti le iniziative e i progetti vanno avanti sempre con più entusiasmo con la convinzione che prima o poi la battaglia per la luce verrà vinta perché prima o poi la politica modenese si dovrà piegare di fronte a un progetto sociale che trova sempre più consenso tra la gente comune, i giovani, gli studenti, lavoratori, precari e gli artisti modenesi.
Pubblichiamo il volantino distribuito oggi dal Guernica:
Due anni di occupazioni, un progetto sociale, politico culturale che ogni giorno si amplia, trova consensi e permette a molti soggetti di poter esprimere la propria arte, il proprio pensiero e la propria cultura. Un progetto che ha spezzato in due la monotonia della città di Modena e che ha cominciato a dare risposte a tutti i soggetti che non ne trovavano dalla politica modenese.
Nonostante questo sia alla luce del sole e ben chiaro a tutti, continua il braccio di ferro da parte dell’azienda che eroga energia alla città di Modena. Hera, di cui la maggioranza delle azioni sono detenute dal comune di Modena, da un anno non concede più l’allaccio elettrico al Guernica .
Questo è un fatto più unico che raro, perché su tutto il territorio nazionale, tutti gli spazi occupati, non necessariamente assegnati, hanno l’allaccio straordinario della luce elettrica, che oltre a permettere di mettere in sicurezza il posto da la possibilità a tutti i laboratori di poter lavorare con quella tranquillità necessaria per mettere in piedi in maniera definitiva e definita tutti i progetti che lentamente stanno nascendo all’interno dello Spazio Antagonista Occupato Guernica.
La scelta di non concedere la luce al Guernica è molto stana e va di pari passo con la crescita politica e sociale del Guernica difatti non si spiega il perchè nella prima occupazione alla ex ford la luce è stata erogata e pagata regolarmente, all’ ex molinari è stata erogata per un breve periodo e regolarmete pagata mentre a partire dalla occupazione dell’ ex cinema scala e quella attuale inspiegabilmente non viene più concessa
Questo fa capire che il non voler darci la luce sia proprio un problema politico e non amministrativo. A nostro parere il S.A.O. Guernica da proprio quelle risposte che molti personaggi delle istituzioni cittadine promettono ma non attuano. Ma non solo chi ostinatamente continua a non accettare le nostre richieste all’allacciamento della luce sono gli stessi che non si fanno scrupoli a tagliare la luce alla gente di Modena, che sempre per cause non dipendenti da loro, crisi, licenziamenti, casse integrazioni, non possono permettersi di pagare le bollette o ritardano i pagamenti di qualche giorno. Questa è la vera faccia di questa giunta e di questo ente che si fa bella nelle grandi opere che dissemina per la provincia, ma non guarda in faccia a nessuno nemmeno chi colpito dalla crisi si deve porre davanti a delle scelte.
Ma allora come mai gruppi di teatro vengono chiedere a noi di mettere in piedi i loro spettacoli all’interno dello spazio, perché le decine e decine di gruppi musicali locali come gli stessi dj vengono a chiedere allo spazio di poter suonare. Perché se non sei affiliato ai locali legati ai detentori del 51%delle azioni Hera non hai spazio. Sapere che queste tematiche escono solo quando ne parla un personaggio famoso come l’ex bassista di Ligabue è un fatto preoccupante, perché noi del Guernica lo ribadiamo da oltre 2 anni come ribadiamo che non si possono sgomberare e reprimere progetti sociali come il nostro, soprattutto in un periodo di forte crisi sociale, dove uno spazio occupato permette alla gente di tornare a pensare, riflettere, mettersi in campo e dare vita alle proprie passioni senza obblighi di tessere o chissa quale altro strumento.
E’ ora che la politica modenese si prenda la responsabilità di riconoscer un progetto sociale che per la città di Modena è un valore aggiunto, senza preoccuparsi di chissà quali pareri, perché di fronte ai progetti che il S.A.O. Guernica mette in piedi non esistono se e ma! Non esiste il problema della legalità, non stanno in piedi le numerose parole spese contro di noi.E’ ora che si prendano la responsabilità di dare risposte serie alla gente della città in merito ai tagli della luce dovuti a una crisi che non trova via di soluzione e nella quale la governance modenese è complice, pensando esclusivamente ai loro interessi.
S.A.O. Guernica
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